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La, la la la la la la fammi vedere
La, la la la la la la fammi godere
-rewind-

-toji...fushiguro? sta scherzando spero...-
-assolutamente no. toji ha molto potenziale e voglio metterlo in risalto in qualche modo.-
-e perche' proprio a me? ci sono ballerine e ballerini disponibili, non deve darmi un altro partner,come ho detto ho gia' sukuna...-
-non credo che per te sia un problema. toji mi ha gia' detto che vi conoscete e che siete buoni amici...quindi non ci vedo alcun problema. oggi pomeriggio va ad allenarti con lui.-

gojo usci' dalla stanza senza pensare o risponder al vecchio che apparentemente, sembrava aver raggiunto qualche tipo di scopo o qualcosa del genere. gojo ando' in sala e quel pomeriggio da toji.

-ciao gojo! allora dobbiamo cercare di finire la coreografia...-
-toji, stammi bene a sentire. io ho gia' un partner, e non oso sapere che cosa hai fatto o detto per diventare il mio secondo partner.-
-io non ho fatto un bel niente. il vecchio mi ha convocato circa due settimane fa e mi aveva detto che aveva l'idea di assegnarmi un partner decente per me. ha detto che, per la bravura che ho, mi serviva qualcuno che risaltasse la mia bellezza e il modo di danzare. siamo amici gojo, non mi dire che ti vergogni a ballare con me...-
-la coreografia che dovro' provare e riprovare con te parla dell'eros greco...parla dell'amore!-
-e tu mi stai dicendo che non posso farla con te per via di sukuna, giusto?-
-beh...si.-
-non devi fartene un problema. abbiamo un rapporto professionale e anche se la coreografia e' leggermente molesta, lo ammetto...possiamo farla se manteniamo un rapporto completamente professionale...-
-mh, hai ragione, da una parte...ah, non posso farci niente, ormai sono qui, proviamo...-

gojo prese la traccia musicale, attacco' il cellulare allo stereo e iniziarono a ballare.
eros, l'eros della filosofia, quello descritto dalla maggior parte dei filosofi. eros, quel sentimento che si instaurava tra uomini intellettuali e intelligenti, cosa che alle donne non era concessa. quel sentimento basato su quella bellissima tensione che si creava nei discorsi filosofici.
eros. amore.

gojo aveva principalmente movimenti gentili e leggiadri, che si contrapponevano a quelli dell'altro, molto piu decisi. toji interpretava il maestro, la figura da cui prendere esempio, ascoltare e sentire il maestro era fondamentale per la crescita del filosofo, suo allievo, interpretato da gojo.
le prese erano ancora abbordabili, mente la seconda parte della coreografia aveva uno sfondo sessuale non indifferente.
un punto in particolare era abbastanza imbarazzante.

toji doveva prendere la mano di gojo e farlo girare, mentre questo abbassava il busto per formare un angolo a novanta, poi alzava la gamba dietro, e toji lo sollevava per l'inguine. si doveva fermare mentre toji lo teneva sul busto e gojo, letteralmente sottosopra, doveva avvicinare solo le punte dei piedi per formare un rombo con le sue gambe e la faccia di toji era nel centro del rombo formato. successivamente, gojo con uno scatto riapriva le gambe e toji lo faceva girare un po' cosi che gojo facesse un panche, mentre toji scendeva e si inginocchiava davanti a lui. 

~la posa sarebbe questa qua, solo che questa e' presa dal lago dei cigni

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~la posa sarebbe questa qua, solo che questa e' presa dal lago dei cigni. e' una posa classica, ma si fanno anche nel neoclassico pose del genere~

successivamente toji si alzava mentre gojo raddrizzava solo il busto,facendo scendere leggermente la gamba dietro, per poi passare a una parte piu' sopportabile. 

sukuna quando senti' la musica volgere al termine, entro' nella sala abbastanza incazzato.
-ma guarda, coreografia devo dire perfetta...-
-sukuna!? sta lontano da goj--
-toji, e' ok. allora...sukuna, lui si chiama toji fushiguro, il fratello maggiore di megumi e mio migliore amico. stamattina il direttore mi ha convocato per dirmi che vuole che io balli anche con lui...-
-per me non ci sono problemi, basta che manteniate un rapporto professionale...ok?-
-se pensi che me lo voglia scopare, sta calmo. io non voglio scopare nessuno, all'infuori di te.-
-gojo! ma che...-
-toji, io e sukuna abbiamo fatto pace. diciamo che quello che c'era non e' mai scomparso...-
-ah, capisco. beh sono felice per voi! gojo, la riproviamo?-
-ah...se proprio vuoi ok, ma solo un altra volta, poi mi devo allenare con sukuna.-
-ok! voglio vedere anche come la fate voi due...magari capisco come devo fare delle cose.-
-va bene...allora ti facciamo vedere e poi la riproviamo assieme ok?-
-si, va bene...-

sukuna butto' la borsa da un lato della sala e si mise al centro assieme a gojo.
-toji, mi fai il favore di accendere tu la musica?-
-si...-

la fece partire. la differenza si vedeva subito. la fiducia tra i due ballerini, il loro modo di guardarsi e mangiarsi con gli occhi, le mani di sukuna che anche se sfioravano il petto di gojo, sembrava che bramassero quel tocco. lo sguardo che seguiva i movimenti, ma soprattutto, lo sguardo di sukuna: pieno di voglia, quella voglia che toji non aveva ancora nei confronti di gojo.
la stessa parte perversa di prima, fatta da sukuna e gojo, appariva diversa. sembrava davvero che tra di loro ci fosse quel legame amoroso che descrivevano i filosofi. non stavano solo danzando.
infatti, fino a quel momento, toji aveva fatto degli assoli.
era il re del palco, ma non aveva mai avuto la sua regina, mentre gojo e sukuna sembravano i sovrani di un regno a cui toji non faceva parte.

voglio essere come sukuna e faro' ogni cosa per diventarlo...ogni cosa. penso' toji.
ogni cosa per lui significava ogni cosa. aveva seguito gojo per stargli vicino come i vecchi tempi, e sicuramente ora che aveva la possibilita' di ballare assieme a lui, quella possibilita' non se la sarebbe mai lasciata scappare.

ballare con gojo avrebbe portato fama, soldi e nuove opportunita'. sukuna aveva avuto la sua parte della torta, ora toccava a toji mangiarne un po', anche solo un assaggio sarebbe bastato...alla fine anche lui era un ballerino.
non aveva niente che gli mancava, anzi, una cosa gli mancava.
l'amore per gojo. anche se in breve tempo, avrebbe dovuto almeno provare a sentire cosa volesse dire innamorarsi di un ragazzo e soprattutto di uno come gojo, protetto dal re delle tenebre venuto dall'inferno, sukuna.
doveva migliore ancora, e ce l'avrebbe fatta, anzi, doveva farcela.

-allora? com'era, novellino?- chiese con tono altezzoso sukuna.
-bellissima...io non sono capace a farla cosi'...-
-imparerai ma...- sukuna si avvicino' all'orecchio di toji mentre gojo era andato a prendere la borraccia per bere. -...avvicinati a lui con quel tipo di intenzioni, e giuro che non ne esci vivo.-
cosi toji rise in modo gentile e finto, poi disse -quali intenzioni?-
-bene, vedo che hai capito...ma te lo ripeto: prova a baciarlo o a scoparlo e ti giuro che ti faccio fuori- lo sguardo di sukuna, pieno di rabbia e di disgusto verso toji guardava quest'ultimo, che ricambio' con uno sguardo altrettanto spaventoso dicendo -si, ho capito-

da quel giorno, iniziarono i veri problemi.

𝓒𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓯𝓪𝓿𝓸𝓵𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora