Dopo aver girato un pò in centro, entriamo in pizzeria per poter mettere qualcosa sotto i denti.
"Come prendi la pizza?" mi chiede Cal.
"Semplice, non ho tanta fame."
"Okay..ci porti due semplici,grazie." dice rivolgendosi al cameriere. "Allora, mi racconti un pò di te?" mi chiede.
"Di me?.. Cosa devo dirti?"
"Non lo so..tipo cosa hai fatto quando sono andato via?"
"Quando mi hanno detto che eri morto .. Beh ho fatto 6 mesi di terapia perché non riuscivo a riprendermi. Poi dopo un anno non ne ho parlato con nessuno facendomene un'abitudine .. I nostri genitori non parlavano mai di te e non mi permettevano mai di venire al cimitero..era tristissimo." sento che tra poco potrei iniziare a piangere.
"Sarà stato davvero difficile. Mi dispiace..è tutta colpa mia." abbassa la testa.
Prendo la sua mano e gliela stringo, come può pensare che sia colpa sua?
"Non è affatto colpa tua,ora mangia e ne riparliamo poi.. Cambiamo argomento." dico vedendo arrivare le pizze.
"Di cosa vuoi parlarmi sorellina?"
"Mh..tipo .. Com'è Harry? Io non me lo ricordo."
"Oh Harry." nasce un sorriso sul suo volto "è davvero un grande amico! Mi è sempre stato accanto..fino a che non sono andato via e ho perso rapporti con tutti. Ma non è cambiato affatto, è sempre quel bambino dolce dagli occhi smeraldo." e fa una risatina.
"Bambino dolce dagli occhi smeraldo?" faccio una faccia confusa.
"Così lo chiamava una bambina del quartiere!" detto questo scoppia a ridere e sento un paio di occhi addosso.
Mi giro per vedere chi sta guardando e faccio un gesto per far capire cosa hanno da guardare.
"Sarà stata innamorata di Harry allora."
"Oh si, era davvero un rubacuori. Anche le ragazze piú grandi si innamoravano di lui, sai era abbastanza alto per la sua età e veniva preso per un ragazza più grande."
"Wow, davvero Cal non riesco a ricordarlo."
"Comunque sia, è fortissimo.. Ricordo ancora i suoi pugni quanto facevano male." fa una smorfia dolorosa
"Sai mi farebbe piacere essergli amica, sembra uno a posto."
"Siete già amici, ma Ash.. Dovrete essere solo amici." stavolta non ride e diventa serio.
"Certo Cal"
"Mangia ora, che dopo andiamo al college."
"Okai.." finita la conversazione inizio a mangiare la prima fetta di pizza.
Ero appena tornata a scuola quando vedo mio padre fuori l'entrata. Avevo in mente di evitarlo tipo per..sempre?
Appena mi vede corre verso di me, ma come fare protettivo Cal mi si mette davanti e mio padre si ferma di colpo. Mio padre assume un'aria seria mentre quella di Cal sembrerebbe quasi infuriata. Con una mano tiene la mia e l'altra stretta in un pugno.
"Calum."
"Papà."
I due si scambiano sguardi poco felici e credo che questa giornata non finirà mai.
N/A
Merdaaaaaa yeph
Odio tutto quello che scrivo, fantastico direi no?
Capitolo merdosissimo e cortissimo.
Scusate se vi faccio leggere stronzate..credo proprio che eliminerò la storia.
Magari mi metto a scrivere qualcos'altro di più decente.Byee.✋❤
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•She's mine.|| h.s.
FanfictionAshley Evans, 19 anni, vive a Seattle con i suoi genitori. Si è appena iscritta alla SPU (Seattle Pacific University). La sua passione è l'arte, ma il padre, essendo il preside della SPU, ha costretto Ashley a farle frequentare la sua scuola. Incont...