Capitolo 7

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♦️1 luglio 2012 ♦️
Jungkook's pov.

"Allora, alla fine questo momento è davvero arrivato!" esclamò Seokjin battendo le mai fragorosamente

"Non posso credere che staremo 2 mesi sensa di te"

"Già se non ci sei tu a urlare dopo aver perso una partita il dormitorio sarà tutto molto più silenzioso" confermò Jimin. Risi, leggermente in imbarazzo spintonandolo scherzosamente.

Quel giorno eravamo tutti all' aereoporto di Seoul per salutarci prima della mia partenza per l'America. Sarei stato via circa fino alla fine della estate e mi sarebbero sicuramente mancati tutti ma Banng si-hyuk, il nostro PD, aveva insistito fermamente sulla sua decisione e non avevo potuto rifiutare.

Oltre ai membri e al maneger Sejin erano venuti con noi anche la maggior parte dello staff dal coreografo al contabile dell'azienda; c'era perfino il vecchio amico dei nostri rapper, Shin Dong-Hyuk, detto anche Supreme boi, Ritornato da poco a lavorare per l'agenzia come uno dei nostri futuri produttori.

"Ragazzi sarà meglio che al mio ritorno non mi aspetti qualche brutta sorpresa" dissi scrutandoli minaccioso.

" Tranquillo al massimo ci mangeremo tutta la tua scorta segreta di biscotti" ribattè ammiccante Hoseok

"Aish avrei dovuto portarla con me" scoppiammo tutti a ridere fragorosamente.

Rimanemmo per parecchio tempo a parlare e scherzare fin quando non arrivò il momento di andare, li salutai uno per uno fino ad arrivare a Taehyung che quel giorno era stranamente taciturno. Ci squadrammo per un secondo poi quasi per istinto mi gettai tra le sue braccia abbracciandolo, il suo profumo di vaniglia pervase completamente il mio CORPO.

"Mi raccomando, non giocare troppe partite senza di me, se dovessi diventare troppo forte poi sarei costretto a barare" tentai di tirarlo su di morale e finalmente , anche se non potevo vederlo, un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra.

"Va bene"

lo lasciai andare dolcemente, afferrai le valigie e mi apprestai ad attraversare il gate dell'aeroporto. Una volta dall'altro lato mi rigira per salutarli un ultima volta con la mano

"Tornerò presto" gridai prima di svoltare l'angolo. Seguii in silenzio il corridoio che portava al primo aereo della mia vita, affiancato da un membro dello staff. Salimmo sul veicolo sistemandoci nei posti assegnati, mi guardai attorno estasiato prestando poca attenzione alle istruzioni dell'Hostess. Guardai fuori dal finestrino la terra iniziare a muoversi sempre più velocemente, e quando finalmente l'aereo prese il volo sentii tanti piccoli brividi percorrermi la schiena. infilai le cuffiette nelle orecchie facendo partire una canzone a caso dalla playlist, salutai un ultima volta con lo sguardo quella grande città che piano piano diventava più lontana e mi preparai ad affrontare quel lungo viaggio verso un paese ingoto.

♦️6 Agosto 2012♦️
Jimin's pov.

"La la la la la la la la "

"Brrbrrbrrbrrbrrbrrbrrb"

"Uuuuuuuuuuuuuuuuu"

"Iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"

"Aish dannazione" mi passai una mano tra i capelli come a cercare di scacciare la frustrazione. Attesi ancora qualche secondo contemplando il libro di matematica ancora intonso davanti a me; era da un ora o più che continuavo a fissare le pagine sperando che i risultati apparissero da soli, troppo preoccupato sul miglioramento della mia voce per poter studiare. Alla fine mi arresi, chiusi il libro e lo lanciai dall'altro lato del divano su cui ero seduto.

Tutti i ragazzi erano in casa tranne Yoongi che era uscito la mattina presto per fare il suo lavoro part-time cone fattorino delle poste. Sarebbe già dovuto rientrare. Guardai fuori dalla finestra dove una leggera pioggerella cadeva delicata sulle strade della metropoli. rumori discutibili provenivano dalla cucina come se qualcuno, forse Namjoon, stesse avendo un incontro di box con delle pentole. scoppiai a ridere all'idea

"Jimin-shi" mi richiamò Taehyung " Come l'hai fatta questa" chiese mostrandomi l'espressione sul quaderno

"C'ho rinunciato"

"Aish se ci rinunci tu allora a me non verrà mai".

Mi guardai intorno con circospezione assicurandomi che fossimo lontani da orecchie indiscrete

" Hai provato a chiedere a Namjoon, lui sicuramente li sa fare" gli sussurrai a pochi centimetri dall'orecchio

" Già Fatto, mi ha risposto che: dobiamo sbrigarcela da soli" Lo scimmiottò "ha anche vietato agli altri Hyung di aiutarci"

"Uffa che palle!" mi dimenai come un bambino capriccioso "Da oggi non gli presterò più il mio shampoo al cocco"

"può sempre scendere a comprarlo"

"Ya, Taehyung-ah si può sapere da che parte stai?"

I miei lamenti furono interrotti dal campanello della porta, mi alzai svogliatamente per andare ad aprire.

"Hyung sei in ritardo che è successo?" chiesi a Yoongi una volta che fù entrato in casa

"Niente di che sono solo stato trattenuto" forzò un sorriso

lo scrutai per qualche secondo, dimenticandomi completamente della porta ancora aperta; c'era chiaramente qualcosa di strano.

"Hyung" lo afferrai per il polso guardandolo dritto negli occhi

"si"

"cosa hai fatto?" chiesi indicando la spalla sinistra che massaggiava energicamente con l'altra, a ogni movimento la sua espressione sembrava diventare più dolorante. attese qualche secondo prima di rispondere, intanto, tutti gli altri membri, avendo sentito la conversazione, si erano affacciati o avvicinati

"Niente sono caduto dalle scale "

"Cosa!? Sei caduto?"

"Si" rispose secco "Non preoccuparti una dormita e starò meglio" mi diede un paio di pacche sulla spalla prima di girare i tacchi e allontanarsi

"Ma Huyng " lo rincorsi, ma non feci in tempo a raggiungerlo che si era già chiuso nel bagno sbattendo la porta. Mi girai verso gli altri in cerca di spiegazioni ma avevano l'aria più confusa della mia. Quel giorno il suo comportamento era stato fin troppo stano ,non che di solito non lo fosse ,ma la sensazione che stesse nascondendo qualcosa continuava a dimorare in me.

♦️MY SAFE PLACE♦️TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora