Midoriya è cambiato, non è più un ragazzo debole e spaventato. Soprattutto non è più spaventato da Kacchan.
Cosa succederà quando Midoriya inizierà a fare veramente caso alla presenza del rivale, prima oscurata dalla troppa paura? E cosa ne penserà...
Le vacanze sono iniziate da circa una settimana ed io non ho più visto Deku da quando l'ho lasciato solo nella sua camera.
Ma perché ci sto ancora pensando?
Nervoso, tiro un'altra serie di pugni al sacco da boxe che ho appeso al soffitto. È da giorni che mi alleno quasi ininterrottamente per cercare di scacciare i pensieri che mi attanagliano la mente. Al contrario, invece che affievolirsi hanno solo finito per risultare più vividi, e adesso ricordo con chiarezza ogni singolo dettaglio di quella sera.
Anche di quanto mi stesse piacendo.
Un gancio destro tirato con troppa furia dà il colpo di grazia alla catena già in tensione, che si spezza facendo ricadere il sacco sul pavimento in un tonfo sordo. Altri tonfi, più leggeri e veloci, si susseguono per i gradini delle scale, prima che la porta di camera mia venga spalancata, rivelando la figura di una donna dai capelli biondi con addosso una vestaglia da casa:
《Katsuki cosa diavolo stai facendo? È da giorni ti sento picchiare quel sacco, vuoi darti una calmata?!》
Mi volto ad osservarla: mia madre sta digrignando i denti in un'espressione di disappunto, mentre con un piede sta battendo ritmicamente a terra, provocando un ticchettio ovattato a causa delle pantofole.
《Sì, certo, come vuoi...》
Non sono dell'umore giusto per litigare, a dire la verità non sono dell'umore giusto per fare nulla, ma se mi fermassi sono certo che rinizierei a pensare a cose spiacevoli. Mi chino per raccogliere il sacco, liberandolo con calma dai pochi anelli di catena che gli sono rimasti attaccati.
《Katsuki... Va tutto bene?》
Svogliatamente, distolgo lo sguardo dall'oggetto che ho tra le mani per rivolgerlo di nuovo verso mia mamma, che adesso mi sta guardando con la stessa espressione preoccupata che avrebbe nei confronti di un bambino di cinque anni.
È così fottutamente evidente?
Quella domanda posta su due piedi mi ha colto alla sprovvista, e mi ritrovo a disagio nel fornire una risposta evasiva.
《Sì, io... Va tutto bene, ora sparisci!》
Lei puntualmente ignora il mio ordine e si mette a sedere sul letto.
《Di solito sbraiti come un matto anche quando sei a casa, è strano vederti così pensieroso... È per caso un problema di cuore?》 Aggiunge, con un piccolo sogghigno.
Vorrei gridarle di andarsene e lasciarmi in pace, ma non riesco a dire nulla e finisco per rimanere in silenzio.
《Aaah, come immaginavo si tratta di una ragazza-》 《Un ragazzo》
Le mie labbra pronunciano queste parole ancor prima che io riesca a capacitarmene.
《Si tratta... Di un ragazzo》
Sono girato di spalle e non posso vederla, ma dallo scricchiolio delle molle ho capito che si è girata ad osservarmi.
《Oh...》
Improvvisamente tutte le emozioni tenute sopite durante quest'ultima settimana riemergono in un'unica detonazione esplosiva.
《È tutto quello che ti viene da dire, vecchiaccia?!》
Mi sono voltato verso di lei, furente. Al contrario di tutte le mie aspettative mi sta guardando con un sorriso affabile, chiaramente ristabilita dalla sorpresa iniziale.
《Katsuki, tesoro, sono tua madre, per me non ci sono problemi se hai baciato un ragazzo o una ragazza. Per una volta segui il tuo cuore, non il tuo orgoglio!》
《Io non ho mai detto di aver bacia-》
A salvarmi da quell'assurda conversazione è un'incessante serie di squilli acuti, che notificano l'arrivo di una raffica di messaggi spediti uno dietro l'altro. L'attenzione di mia madre si rivolge istantaneamente verso il telefono.
《È questo il ragazzo di cui parlavi? Un certo Kirish-》 《NO! Hai finito di farti i cazzi miei? Mollalo e sparisci!》
Gli strappo violentemente l'apparecchio di mano, prima di "accompagnarla" fuori dalla camera e chiuderle la porta in faccia.
"Che figlio ingrato!" È il suo unico commento prima di tornarsene al piano di sotto.
Finalmente solo, inizio a leggere i messaggi di Kirishima, che nel frattempo stanno continuando ad arrivare.
Kirishima💪🏼💯: Bro, vieni a fare un giro?
Stiamo andando al Karaoke!
Scommetto che hai passato tutta la settimana ad allenarti come un matto, ahah!
Dai, non farti pregare, ne hai bisogno anche tu!
Non vengo.
Eccoti, finalmente!
Muoviti, ti stiamo aspettando!
Cos'è che non capisci di "Non vengo"?
C'è anche Midoriya.
Rimango qualche secondo ad osservare lo schermo del telefono, indeciso se rispondere o meno. Una nuova notifica mi priva della scelta.
Kirishima💪🏼💯:
A proposito di questo, l'ultima volta mi sono dimenticato di farti vedere quanto sembravi felice.
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L'Immagine mi paralizza sul posto, rendendomi incapace di una qualsiasi reazione. Con la stessa lentezza con cui la neve si scioglie al sole dai miei occhi iniziano a sgorgare copiose gocce d'acqua salata, che mi scorrono sul viso per poi ricadere gravemente sul tappeto.
Merda.
Ecco perché non volevo assolutamente pensarci, perché con tutte le mie forze stavo evitando di dar voce a questo sentimento.
Ho voglia di vederlo, cazzo.
Dando un'ultimo sguardo al telefono prendo una decisione improvvisa e allungo il braccio verso lo schienale della sedia, afferrando la giacca al volo.
King exploding murder💥💢: Non muoverti da lì, sto venendo ad ammazzarti.
Angolo me Ringrazio caldamente il mio Piccolo Genio (alias Noemi), che mi ha aiutato nella stesura di questo capitolo, senza di lei non sarebbe di certo venuto così bene. Finalmente abbiamo un Katsuki più consapevole, era ora!!! Ci vediamo al prossimo capitolo, il Karaoke vi aspetta! Grazie ancora di tutti commenti e scusate se non rispondo a tutti, ma ogni attimo libero cerco di dedicarlo al proseguimento dei capitoli, però ogni apprezzamento mi sprona ad aggiornare al più presto, cercherò di mantenere le aspettative 🤗