Afrodisiaco alla Nitroglicerina

Verità

Izuku's pov

《A*$#'io ti a%o, Deku...》

Di nuovo!

Io e Kacchan non abbiamo più riparlato di quello che è successo ieri sera, ma stamattina quando mi sono svegliato lui mi stava abbracciando nel sonno, con in faccia un sorriso da ebete.

Questo significa che è tutto ok, no?

In più è da tutto il giorno che mi tratta in maniera estremamente gentile.

Certo, mi chiama ancora Deku e si rivolge a me con la stessa dolcezza di uno scaricatore di porto, però ho notato che ogni tanto mi lancia dei fugaci sorrisi seducenti. Questi sorrisi hanno qualcosa di particolare, quasi malizioso, come se fosse a conoscenza qualcosa che io non so.

Ho anche una strana sensazione -chiamiamolo pure sesto senso- che questo suo atteggiamento abbia a che fare con il pensiero che mi perseguita da tutta la mattina, ma che puntualmente non riesco a focalizzare.

Eppure so di per certo che sia qualcosa di estremamente importante.

Ancora una volta (forse la quinta durante quest'ora) il mio sguardo si incrocia con quello vagante di Kacchan, che si sofferma ad osservarmi per un po' prima di rivolgermi un altro dei suoi sorrisi letali.

Aaaaah, al diavolo il sesto senso! Qualunque cosa sia, non me ne può importare di meno!

◇◇◇

《Era da un po' che non passavamo una serata tutti insieme al dormitorio!》

Un Kirishima selvatico prende parte alla conversazione, facendosi prepotentemente spazio su uno dei divanetti.

《Invece la tua voce irritante non mi era mancata affatto, porcospino!》

《Neanche il tuo carattere affabile, se è per questo...》

《Chiudi il becco, bastardo a metà!》

《Pfffahahaha!》

Per quanto ci stessi provando non sono riuscito a trattenere una risata.

《Scusate ma eravate troppo seri per non-ahahahahah!》

A questo punto mi sarei aspettato una risposta cinica o un insulto, invece, quando alzo gli occhi mi ritrovo davanti un Kacchan profondamente imbarazzato.

Gli altri stanno facendo finta di nulla, ma a tutti è comparso un sorrisetto beffardo e le ragazze si stanno adocchiando con uno sguardo di reciproca comprensione.

Ancora una volta, da un recesso della mia mente sento squillare un campanello d'allarme.

I miei tentativi di rievocare quel ricordo sfumano nel momento in cui Kirishima, alzandosi dal divano, si rivolge a tutti con il suo solito tono concitato.

《Visto che in questo periodo ne sono successe delle belle e finalmente ci ritroviamo tutti insieme, che ne direste di...》

《...giocare a Obbligo o Verità?》

La proposta viene accolta con entusiasmo dalla maggiore, costringendo gli altri a prenderne parte senza possibilità di opporsi.

《Visto che siamo tutti d'accordo iniziamo! Momo, a te l'onore!》

《Niente di più facile!》

Detto questo, la ragazza si porta una mano sotto la maglia del pigiama, e quando la tira fuori mostra sul palmo aperto un dado da venti facce -una per ogni studente della 1°A- ricordando nelle movenze un abile prestigiatore.