𝕮𝖆𝖕𝖎𝖙𝖔𝖑𝖔 20

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Molte cose aleggiavano nella mia mente , ero continuamente confusa , ogni volta che mi capitava di ricordare qualcosa mi ritrovavo ancora più persa , perché mi avevano cancellato la memoria ? E se ero una strega cosa centravano le ali? E come un fulmine vidi il piccolo laghetto dei miei ricordi con Lux .
Mi sedetti li in cerca di qualcosa , niente increspava la superficie liscia del lago , mi alzai e camminai fino ad entrare nel lago con tutte le gambe , le ali al contatto con l'acqua mi diedero sollievo, chiusi gli occhi e lasciai cullare dal rumore dell'acqua che scorreva dalla piccola cascata.
La mia vita era cambiata in così poco e mi sentivo così persa , come se fossi in un eterno limbo , mi sedetti sulla riva del lago e un ricordo di colpì in pieno

Correvo lungo un corridoio con il pavimento lucido ,alle pareti diversi quadri di uomini e donne erano attaccati alle pareti con tanto di targhette ,i miei piedi scalzi provocavano in rumore quasi rassicurante , dietro di me delle urla

<<Principessa torni indietro>> una risata bambinesca uscì dalle mia labbra, per un momento in uno specchio vidi il mio riflesso , delle codine bionde ballavano sulla mia testa e non avevo più di sette anni , la donna che correva dietro di me sembrava stremata

<<Voglio vedere Sin>> urlai , la donna emise un gemito stremato

<<Sa che non può , suo padre non...>> mi fermai di colpo  e mi girai verso di lei con le fiamme nelle mani che si muovevano come se il vento le stesse cullando, indomabili , quasi come il mio animo.

<<IO VOGLIO VEDERE MIO FRATELLO, MIO PADRE NON MI PUÒ DIRE COSA FARE >> la donna deglutì

<<Signorina il eseguisco solo gli ordini >> improvvisamente delle lacrime nacquero dai miei occhi e caddi a terra singhiozzante , perché mi avevano allontanata da lui?

Mio padre mi aveva chiusa nell'ala Nord e non potevo uscire per nessun motivo , e nessuno poteva venire a parlarmi, tranne la schiavitù.

Delle urla fuori da palazzo mi fecero correre verso la finestra più vicina , una donna dai lunghi capelli rossi piangeva addolorata stringendo a sé un bambino con i capelli rossi , lui se ne stava lì a sussurrare qualcosa , non persi tempo , aprì la finestra , aprì le mie ali ignorando le urla della domestica e planai vicino mia madre , fra le sue braccia sostava mio fratello Tenebros , una ferita fatta da una spada gli percorreva l'addome , mi avvicinai a lui toccando il suo viso , lui mi baciò la mano e mi sorrise flebilmente

<<Rubino >> mormorò fra le labbra <<proteggi Sin>> scoppiai a piangere e mi gettai su di lui

<<Lo proteggerai tu , starai bene >> cominciai a scaldare le mani e cominciò a crearsi una nebbiolina rossa, lui scosse la testa

<<Lo puoi fare solo due volte ,conservala ti servirà >> aveva solo due anni in più di noi ed era già così maturo , scossi la testa , non l'avrei lasciato morire , posai le mie mani su di lui spostando mia madre 

<<Guéris ces blessures et guérit esprit, guéris ces blessures et guéris esprit, guéris ces blessures et guéris esprit,>> la nebbia rossa lo avvolse , quando si dissolse lui mi sorrise e mia madre mi abbracciò

<<La mia guerriera >> mi disse mio fratello , Sin corse da noi e guardò tutto con aria meravigliata e mi sorrise fiero.

Mi ripresi , come il solito un mal di testa minacciava di rompere la mia  testa in due per il dolore , sbuffai , un altro tassello si era unito al puzzle che ormai erano i miei ricordi , avevo due fratelli maggiori , Tenebros e  Sin , non potevo essere più confusa , ma in quei giorni ormai era diventata una costante esserlo.

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