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Lui mi guardò e mi sfilai il casco in modo che anche lui potesse riconoscermi , fece un passo indietro con una faccia strabiliata .
<<Brutto stronzo >> lo guardai malissimo e lui mi sorrise innocentemente avvicinandosi pian piano 
<<Sor... >> posai i il casco sotto il sedile e lo guardai male arretrando , non l'avrei di certo perdonato così velocemente e lui lo sapeva bene.

<<Non ti azzardare a chiamarmi così>> ero arrabbiata terribilmente con lui , e ne era consapevole .


<<Vi conoscete? >> esclamò El con un pizzico di gelosia nella voce, la guardai scuotendo la testa , lo sguardo deluso che avevo la fece vacillare mentre mio fratello mi guardava come un pesce lesso.


<<Ti ricordi che poco fa ti avevo raccontato del celebroleso di mio fratello,  che era venuto qui e io nonostante l'ho cercato per mesi non l'ho trovato e che poi  era  stato lui ad avermi contattata per dirmi di stargli lontano e non cercarlo più perché ormai lui si era rifatto una vita e non aveva più bisogno di me visto che ero un peso ?>> lei annui confusa dalla mia confessione 

<<Ti presento Maximus Lucas Kropavich, mio fratello >> la prima cosa che fece lei fu dagli un ceffone, e poi dargli un bacio su dove gli aveva dato un ceffone, al dire il vero in quel momento non capí il suo gesto, ma quel testone di mio fratello parve capire e le sorrise con l'amore puro negli occhi .
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<Quindi ora tu sei un... >> lui annui e si grattò la testa

<<lo sono sempre stato, ma questa è un altra cosa ora entriamo. >> spinse Elaisa davanti a lui e gli diede la sua giacca mettendola sulle sue spalle a forza , mi lanciò un occhiata 

<<Copriti, e anche tu non ti sembra di essere troppo scoperta >> lo guardai con sufficienza.
<<Non hai fatto il fratello per sette anni, non credo che tu voglia ricominciare adesso Maximus.>>lo freddai, lui abbassò gli occhi consapevole e stette in silenzio.


Entrammo nel grande locale e ci dirigemmo verso un tavolo nel privé del locale dove quattro ragazzi  stavano seduti a schiamazzare e ridere sorseggiando qualcosa di estremamente alcolico. 

Mio fratello si sedette  elegante come un elefante sopra un divanetto, El mi afferrò la mano e mi tirò a sedere vicino a loro con un sorriso che andava da un orecchio all'altro e versò qualcosa in due bicchieri vuoti per poi porgermene uno 

Le altre persone, tre ragazzi e una ragazza mi fissarono curiosi di sapere chi fossi, un ragazzo prese l'iniziativa e fece battere il suo bicchiere contro il mio 

<<E tu bellezza chi sei? >> io guardai il biondino che aveva parlato
<<Nicole Polina Kropavich piacere di conoscervi>>
<<Sei la sorella di ...>>indicó mio fratello
<<La verità? Sfortunamente si>> tutti risero tranne mio fratello che mise il broncio e mi guardò male , distolsi lo sguardo per impedirmi di sorridergli , nonostante tutto era mio fratello e gli volevo un bene dell'anima, ma gli avrei fatto sudare il perdono.
<<Io sono Miguel Morales il piacere è mio  bambolina >>disse ammiccando 
<<Io sono Alexandre Jameson >> esclamò il moretto dagli occhi dorati accanto a lui 
<<E io Tristan Smith >> sorrisi a tutti loro e io e El esclamammo insieme
<<Allora, che si beve? >> mio fratello come il solito si intromise cercando di fare il capo della situazione come il suo solito.
<<Nulla voi non...>> Tirai via quella che era la mia miglior amica e corsimo al piano di sotto, buttandoci in pista, cominciando a ballare insieme, lo sguardo di alcuni ragazzi si posarono su di noi, ma il tatuaggio che partiva dalla spalla alla mano di El faceva capire che era già occupata proteggendola da persone indiscrete , alcuni la guardavano e poi dirigevano lo sguardo su mio fratello che ci fissava  come un falco dall'inizio della pista e si allontanavano velocemente impauriti. 

Improvvisamente la musica venne abbassata e qualcuno entrò nel locale , ma la calca di gente mi impediva di vedere il nuovo arrivato che stava scatenando tutto questo clamore, ma tutto quello che vedevo era la calca di persone schiacciate e sudate.
Mi girai e continuai a ballare  incurante sulle note di "Comentale di Ozuna"  ma due mani mi afferrarono i fianchi, un tizio dai capelli biondi ghignava, lo guardai schifata e cercai di allontanarmi 
<<Mollami>> ringhiai fra le labbra , lui rise 
<< diventiamoci bambolina >> alzai un sopracciglio e cominciai a strattonarlo 
<<Mollami prima che ti arrivi un pugno >> esclamai arrabbiata 
<<Da te principessa? >>mio fratello si stava avvicinando minaccioso accompagnato da un dio greco al suo fianco 
<<Si>> gli tirai rapidamente un pugno in faccia, facendolo cadere a terra e sputare il suo sangue insieme a qualche dente , lui sputò il sangue sui miei piedi e io gli mollai un ulteriore calcio nei denti 

<<Brutta puttana>> ghignai e scossi la testa mentre lui si tirava a fatica su e cercava di afferrarmi , non riuscendoci.


<<Non sono tua madre tesoro>> i suoi occhi si tinsero di giallo, era un lupo , sorrisi stafottente difronte al pericolo  non mi tiravo mai indietro , 

<<Pensi di intimorimi cagnolino? Attento perchè potresti ritrovarti molto male solo a sfiorarmi con le tue luride mani da cane bastardo >>sapevo che probabilmente mi avrebbe sbranato, ma non avrei mostrato la mia paura per nessuna ragione al mondo , nemmeno per un lupo,quando provò a lanciarsi su di me, prima che io potessi muovere solo un muscolo per difendermi ,venne bloccato dal dio greco che era insieme a mio fratello,  che dopo averlo preso dal collo bastó una sola occhiata per rimandarlo al suo posto.
Poi si girò verso di me e temetti di svenire, capelli neri , occhi verdi/azzurri e una spruzzata di lentiggini leggerissime sotto gli occhi e sul naso, mi sorrise, e io mi bloccai e corsi verso mio fratello,nascondendomi  dietro di lui, non sapevo a cosa era dovuta quella reazione, forse all'esagerata bellezza o all'enorme altezza,  era la sua stazza che mi faceva provare un certo timore per lui , la sua bellezza disarmante mi faceva stringere la bocca dello stomaco e mi faceva tremare come una foglia ,lui non ne sembrò molto felice.

Si avvicinò a noi e mio fratello si spostò di poco abbracciando da dietro El, lasciandomi in balia del dio greco , che si stava pericolosamente avvicinando a me, mi voltai verso mio fratello arrabbiata come non mai 

<<Brutto coglione decelebrato, me la paghi prima o poi  >> ringhiai contro mio fratello, il dio greco rise e temetti di svenire per la seconda volta in una sera, aveva una risata melodiosa e roca, una ventata mi fece arrivare il suo profumo al naso e lo inspirai, vaniglia, pioggia e bosco,spalancai gli occhi e un improvviso calore allo stomaco mi fece alzare la testa per guardarlo negli occhi, in cui mi persi, lui ringhiò qualcosa, che ovviamente non capí essendo incantata a guardare i suoi occhi meravigliosi, mi afferrò dalla vita e mi strinse a se come se fossi qualcosa di prezioso pronto a frantumarsi, pensai subito di spostarmi, ma con la stessa velocità in cui era arrivato questo pensiero nella mia mente , se ne era andato, sostituito da un alto che mi suggeriva di stare ancora stretta a lui e al suo marmoreo petto, coperto solo con una camicia bianca leggera in pieno autunno ma caldo come una stufa.
Ma in quel momento successe qualcosa che mi fece svenire. La testa prese a girare vorticosamente e gli occhi a diventare pesanti, successe tutto in fretta...
Delle voci e poi il buio.

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