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(t/n)'s pov:
Da quella fatidica uscita erano passati già alcuni giorni di trambusto in casa, già la vita stava iniziando a farsi monotona ma la scuola era l'unica cosa che non mi annoiava mai.
Come al solito stavo camminando verso l'istituto al fianco con bakugou che da qualche giorno sembrava essere stranamente taciturno, camminava con sguardo basso e le mani nelle tasche, ogni tanto notavo che farfugliava qualcosa.

"ma tutto ok bakugo? Sei stranamente silenzioso e quasi apparentemente depresso stamattina!" enunciai ridendo e giocando con le spalline del mio zaino riflettente, che per l'appunto, rifletteva il sole con striature arcobaleno.
Lui mi lanciò un'occhiata fulminante e non rispose, aggrottai la fronte cercando di raggiungere il suo sguardo basso.
"bakugo? katsuki bakugo ci sei? sto parlando con te oh"
Il ragazzo non risposte nuovamente ma emise un grugnito infastidito e aumentò il passo quasi spingendomi con la spalla.
"Katsuki!" urlai stavolta realmente seccata dal suo comportamento insolito ed entrambi ci fermammo.

"Cosa?" sputò acido girandosi verso di me
"perché mi stai trattando così oggi? si può sapere che ti prende?"
"non sono affari tuoi, ora cammina o saremo in ritardo." Fece presto per andare via ma feci in tempo per bloccargli il braccio e guardarlo seccata.
"no. adesso tu mi dici che cavolo ti prende io-"
"che cavolo prende a voi due!" disse puntandomi i suoi occhi contro seguiti dal suo dito accusatorio sul mio petto.
"fate tutti i carini e dolci, vi scambiate sereni abbracci e smancerie davanti casa tua!" gesticolò lui che sembrò essere quasi sul punto di una crisi nervosa.

Cercai inutilmente di spiegarmi cosa stesse succedendo e a cosa si stesse riferendo il mio amico biondo, ma restai in palata con lo sguardo confuso e in parte affranto, guardandolo.

"cosa cazzo guardi con quella faccia ora eh?"
"io- non capisco a cosa ti riferisci bakugo"
"A TE E CAPELLI DI MERDA CAZZO!" stavolta perse seriamente la ragione, sembrava furioso.

La mia testa in quel momento era solo confusione e mi balenò per un secondo un pensiero angusto:

Bakugo era geloso?

"cosa c'è che non va tra di noi?" gli chiesi secca aggrottando la fronte, non mi piaceva questa scenata, affatto.

"niente, siete fastidiosissimi e fate schifo quando vi comportate da sentimentali manco fosse... fidanzati." sputò acido abbassando la voce.
Io arrossii involontariamente e quando sembrò notarlo allora lui "tsk. lascia stare. non mi interessa cosa fate ma fatelo lontano da casa mia. andiamo." Così iniziò a camminare.

che ci abbia visti da casa sua quella sera? in modo svelto lo raggiunsi e mi misi al suo passo.
"io e Eijiro non siamo fidanzati." dissi piatta guardando avanti, lo sentii abbozzare una risata e scuotere la testa.
"certo.. " disse lui, stavo per controbattere ma parli del diavolo e spuntano le corna.
Una chioma rossa sparata si presentò davanti a noi, il suo solito sorrisone riscaldò il mio volto che divenne roseo immediatamente. Il ragazzo si avvicinò a noi mentre si sistemava la camicia altrettanto rossa.

"Buongiorno amici!" esclamò avvolgendo il collo di entrambi e stringendoci.
"sapete? mi siete mancati aha! ma bakugo che è questa faccia depressa?" chiese lui in modo scherzoso all'amico che però si scostò bruscamente e proseguì la strada per conto suo.
Il rosso si girò verso di me confuso e mi sussurrò
"che ha?"
"non lo so." dissi immediatamente impaurita da quella situazione.
"è incazzato probabilmente" dissi io ancora
"si ok, lui è sempre incazzato, ma oggi in modo strano.. ci deve essere qualcosa che non va.."
disse preoccupato per l'amico guardandolo entrare nella grande struttura. Aggrottai la fronte ancora e sospirai, che prendeva a quel porcospino?

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Quella giornata di scuola passò velocemente, nonostante ciò non riuscivo a pensare preoccupata al biondo, non mi capacitavo di cosa potesse essergli successo.
Per tutto il giorno mi aveva completamente ignorata e quasi evitata, lo stesso vale per Kirishima e ci ritrovammo a pranzare da soli, lo stesso vale per il ritorno a casa dato che lui si allontanò prima di noi.
Io e il ragazzo camminavamo piano fianco a fianco in silenzio, era una bellissima giornata e il sole era forte. Kirishima sospirò e poi guardandomi mi regalò un sorriso dolce.
"mi spiace piccola (t/n)"...
arrossii come al solito alle sue parole e mi forzai di sorridergli.
"sta tranquillo Eijiro.."
"eh no invece!" rispose subito lui mettendosi davanti a me e camminando all'indietro per darmi il volto.
"sembri proprio giù, non sto assolutamente tranquillo!"
Mi sciolsi alla sua dolcezza di un bimbo e gli sorrisi in modo più sincero.
"vedi? questo sì che era un sorriso! mhm.. cosa posso fare per farti sorridere di più?" chiese quasi a se stesso guardandosi in giro.
"ma nulla eijiro sta tranquillo veramente"
"ecco!" rispose subito lui prendendomi delicatamente la mano, a quel contatto sobbalzai.
"stiamo qualche minuto qui che dici?" disse lui portandomi verso una zona di prato con tanti denti di leone. Il mio sorriso si allargò e guardandolo annuii.

Ci ritrovammo sdraiati vicini su questa distesa di fiori, Il rosso era da qualche minuto che smanettava qualcosa con dei fiori, non ci diedi troppo caso e chiusi gli occhi per godermi quel momento, noi, il sole, i fiori... e il suo profumo che mi inebriava per la vicinanza.
Lo sentii alzarsi e mettersi seduto, dopo qualche minuto mi chiamò.
"ehi, mettiti seduta vicino a me" disse lui scuotendomi la gamba. Io aprii subito gli occhi ma lui riprese subito
"non con gli occhi aperti!!! tienili chiusi!"
ridacchiai allegramente a questa richiesta ma lo accontentai.
Mi misi seduta vicino a lui continuando a ridere
"ma che devi fare?"
"aspettaa... mh.. ecco!" Disse infine, ed io sentii subito pressarmi qualcosa in modo delicato sulla testa.
"apri gli occhi" e così feci.
mi guardai dalla telecamera interna del telefono e sopra i miei morbidi capelli cadeva una coroncina di questi fiori gialli che mi contornavano il viso. Il mio sorriso divertito si trasformò in uno dolce e rivolsi il mio sguardo al ragazzo che mi stava osservando attentamente dall'alto.
"ora sì che sei al tuo massimo.." disse con voce melliflua, mi colpì il cuore, anzi, questo batteva all'impazzata.

"Kiri è bellissima.." dissi io con occhi sognanti verso di lui"
"si... ceh, grazie! haha" disse lui arrossendo e mettendosi una mano dietro la nuca.

Rimanemmo così ancora un po' e poco dopo decidemmo insieme di incamminarci verso casa, lui insistì per accompagnarmi.

mentre camminavo non riuscivo a non guardarlo e a non pensare quanto sia bello, soprattutto ora dopo aver preso il sole che era pieno di coloriti.
Le nostre spalle si toccavano mentre mi accompagnò davanti il vialetto, una volta lì mi girai verso di lui sorridendogli.
"grazie..." gli dissi piano e lui non rispose, allargò le braccia.
Accolsi volentieri lo strinsi a me fortemente, le sue braccia mi circondavano e fecero combaciare i nostri corpi per pochi secondi, abbastanza da farmi venire i brividi.
Ci staccammo poco dopo e con un gesto dolce ci salutammo. Mentre con gli occhi seguivo la sua figura allontanarsi il mio sguardo cadde sulla finestra mezza aperta della stanza di bakugo.. e a mia sorpresa lo trovai a scrutarci malamente, ma appena lui mi notò chiuse le tende in modo nervoso, non dopo avermi lanciato nuovamente un'occhiataccia.
sospirai.

"che succede..?"

{A love of stone}- Kirishima Eijirou x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora