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La pausa pranzo finii in fretta e ben presto mi ritrovai per la via verso casa, andavo a passo svelto perché volevo evitare di scontrarmi con il signorino ciclato quando dietro di me mi chiamò una voce.
Mi girai e vidi il biondo e il rosso camminare vicini, l'ultimo mi stava salutando con la mano. Mi fermai per farli avvicinare a me.

"Yo (t/n), anche tu abiti da queste parti? Sai oggi sono a casa di Bakugou per i compiti."

"Oh, si... beh siamo vicini di casa.... purtroppo"

Dissi l'ultima parte sussurrando quasi a me stessa.

"Tsk. Che rottura che siete voi due? Dovete parlare ancora per molto?"

"Oh beh è meglio di camminare totalmente in silenzio, no?"

Disse Kirishima prima rivolgendosi al cicalato e dopo verso di me con un sorriso e schiacciando un'occhio. Sentii le guance un po' calde e guardai di lato.
"Sto... arrossendo? Davvero (t/n)? Andiamo!"
Guardai nuovamente il rosso per rivolgergli un sorriso.
Camminammo piano mentre parlavano del più e del meno. A differenza dalle mie aspettative il nostro caro Bakugou si aggiungeva alla discussione molto frequentemente... e mi faceva molto piacere! "Certo qualche malo ceffone ogni tanto l'avrei lanciato volentieri ma... vabbè dovrò conviverci per un bel po sto cercando di stare simpatica a tutti... più o meno."
Finalmente arrivammo a casa, bakugou era già praticamente entrato e invece io e Kirishima stavamo ancora parlottando tra di noi e scherzando. Si rivelò sin da subito un ragazzo amabile veramente... mentre parlavamo sembrava che il tempo e lo spazio si fossero fermati, infatti ci volle un'esplosione del biondo per riportarci alla realtà.
Piano con la mano salutai un'ultima volta il rosso rivolgendogli un tenero sorriso prima di chiudermi in casa... qualche passo e poi sentii il freddo pavimento sulle mie guance. Classico.
Come al solito la mia piccola sorellina mi saltò letteralmente addosso facendomi finire con la faccia sul pavimento. Un grande tonfo si provocò e un padre selvatico apparve dalla cucina.

"Ma si può sapere che sta succ- oh! Bentornata (T/n)!! Vedo che tu Miriam non hai perso l'abitudine di saltare addosso a tua sorella una volta che è a casa!"

Disse mentre rideva in sincro con la piccola peste.

"iihihihihihih! Non smetterò mai di farlo!"

Sbottò la piccola abbracciandomi forte mentre sul mio volto c'era solo un'espressione addolorata per la botta appena presa. Con le mani cercai di staccarmela ma arrivò mio padre che la sollevò in aria.

"Ehi!! Mettimi giù!!"

"No no no... ora.. sei libera figliuola!"

Ridacchiai al nomignolo e mi alzai per andare ad abbracciare il mio vecchio.
Iniziò a farmi milioni di domande e con lui Miriam, come se dopo oggi non ne avessi abbastanza di domande e domande... sigh.
Dopo esserci sistemati sul divano risposi a tutte le loro insicurezze, ero stanca e molto.

"Papi, io vado a dormire... sono davvero stanca oggi sono stata travolta dalle novità così tanto che ho bisogno di almeno 14 ore prima di domani"

Dissi facendo un casto sorriso. Sapevo che la mia sorellina ne avrebbe approfittato per usare la play ma a me in quel momento non importava. L'unica cosa di cui mi stavo preoccupando era di buttarmi sotto le coperte il prima possibile.

"Oh! Va bene hai perfettamente ragione, più tardi ti porto qualcosa per cenare e quando hai voglia o ti sveglierai mangi, va bene?"

Annui con un sorriso, a volte mio padre poteva essere davvero carino con me, altre volte ci urlavamo contro le peggio parolaccie ma alla fine, ci amiamo, il resto non conta.
Salii in camera mia tralasciando completamente che la casa era infestata da lenzuoli bianchi... erano semplicemente l'immobiliare che era arrivato e tutti i mobili eran ricoperti da questi temi bianchi. Lasciai stare il disordine, buttai nel mezzo della stanza il mio zaino e mi fiondai in bagno.
Dopo qualche minuto che mi sembrò un eternità uscii dal bagno, avevo una tutona enorme a unicorno morbidosa; nella mia stanza c'era piuttosto freddo. In pochi secondi ero già sotto le coperte del mio futon. Guardavo lo scorcio tra le tende della porta che dava sul mio terrazzo la gioca luce color arancio che si fondeva con l'azzurro scuro della notte, per qualche ragione rividi quel sorriso e tra i miei pensieri e il ticchettio dell'orologio appeso alla parete mi addormentai...






































































Ahah













































Tanto cadrai.







































Sei troppo debole.

{A love of stone}- Kirishima Eijirou x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora