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Sono a casa e ho deciso di farmi il bagno visto che ho tempo per rilassarmi.
Sono a mollo nell'acqua da mezz'ora con la musica e canto a squarciagola le mie canzoni preferite.

Finita la mia oretta di relax mi dirigo in camera e dopo aver indossato le prime cose che mi capitano davanti mi siedo alla scrivania e inizio a studiare.

Arriva finalmente sera e scendo un cucina per mangiare qualcosa. Come sempre non c'è un cazzo nel frigo così corro in camera a cambiarmi, metto il leggings di pelle una maglietta e una felpa per non sentire freddo e mi dirigo in macchina.
Durante il tragitto per radio capita una canzone molto lenta e triste e in automatico mi porta alla mente Marcus...

Con Alec sto da dio ma inevitabilmente penso al fratello. E non voglio farlo soffrire perché so cosa si prova, quindi dovrei parlargli.
Prendo il telefono e gli mando un messaggio, gli scrivo che ho la macchina e che se può dopo ci possiamo fumare una sigaretta insieme perché vorrei parlargli.

Io: porca troia, perché cazzo non posso fare come in The Vampire Diaries che schiaccio l'interruttore e spengo i sentimenti? Ovvio che non posso, diventerei troia e stronza più di quanto io non lo sia già.

Persa nei pensieri mi dimentico di decidere dove andare a mangiare così il primo locale che vedo mi fermo.
È un pub dove fanno anche panini, non è uno di quelli brutti e piccoli dove vanno solo camionisti. Entro e ad accogliermi c'è una ragazza sulla trentina che mi chiede come può esseremi d'aiuto.

Io: ciao, guarda vorrei sedermi per mangiare qualcosa.

Mi accompagna ad un tavolino nell'altra stanza e mi porge il menù, ritorna al bancone e serve gli altri clienti.
Leggo i panini e ne scelgo uno così vado dalla ragazza, le porgo il menù e le dò l'ordinazione.
Prima di tornare a sedermi vado al bagno e mi lavo le mani.

Tornata al tavolo, apro il telefono e inizio a cazzeggiare sui vari social aspettando che il mio panino sia pronto.
Scrivo a mamma che sono fuori a mangiare, e leggo la risposta di Al, dice di incontrarci al parco vicino casa mia come finisco di mangiare.
Ovviamente gli rispondo che lo avrei avvisato come fossi uscita dal locale e poi finalmente arriva la cena, ringrazio la ragazza e inizio a divorare il panino e le patatine.

Vado al bancone pago la cena e mi dirigo fuori dal locale.
Prima di entrare in macchina mi accendo una sigaretta e penso a cosa dire ad Al.

Lo avviso che mi sto avviando e così faccio, dopo 10 minuti arrivo al parco ma di lui nemmeno l'ombra.
Esco dalla macchina e mi siedo su una panchina, provo a chiamarlo ma risponde la segreteria.

È tardi ed è tutto buio, ci sono solo due lampioni che illuminano a malapena mezzo parco. Ho un po' di ansia perciò mi guardo sempre in torno e lascio il telefono sulle chiamate così in caso succeda qualcosa riesco a cliccare e a chiamare qualcuno.
Dopo 5 minuti sento qualcuno mettermi una mano sulla spalla.
Terrorizzata, balzo dalla panchina e inizio a urlare. Il presunto assassino si mette avanti al mio viso e  mi tappa la bocca, apro gli occhi ed è quel figlio di puttana di Al

Io: sei morto
Al: scusa non pensavo di spaventarti
Io: no ma tranquillo, ero solo da sola in mezzo a un parco abbandonato al buio e tu non rispondevi al cazzo del  telefono
Al: dovevi vedere la tua faccia... Hahahahaha

Mi avvicino a lui e gli tiro uno schiaffo sul braccio

Io: bastardo che non sei altro, ho perso 10 anni di vita per colpa tua
Al: e dai, non esagerare non è successo nulla
Io: dillo al mio cuore che sta vagando per la città dopo essere uscito dal mio corpo

Al scoppia in una fragorosa risata e mi abbraccia.
Ci sediamo sulla panchina dove stavo per morire e gli passo una sigaretta. Iniziamo a fumare e se poco fa avevo paura ora ho l'ansia.

Al: di cosa volevi parlarmi baby?

Alzo gli occhi al celo e lo guardo sorridendo. Dai suoi occhi traspare gentilezza e sincerità, devo mettere le cose in chiaro.

Io: ho bisogno di parlarti di una cosa, spero solo che questo non cambi il bene che provi per me.
Questi giorni con te sono stati meravigliosi, e dico davvero, mi fai stare bene.
Mi fai sorridere, mi tratti bene, e non mi fai sentire una cosa usa e getta.
Proprio per questo mi sento in dovere di dirti la verità, non so se tu vuoi qualcosa di più oppure rimanere come siamo ora, però purtroppo in testa ho un'altra persona che, nonostante abbia fatto schifo nei miei confronti, non riesco a toglierla dai miei pensieri.

Al: Mel, tranquilla davvero. Non avevo intenzione di iniziare una relazione con te perché so di non riuscire ad impegnarmi seriamente in qualcosa.
Quindi non ti sentire in colpa, a me va benissimo il rapporto scopamici che abbiamo adesso, davvero ho bisogno di te in questo senso, ma non per soddisfare le mie voglie perché sei la mia schiavetta, ma perché con te mi trovo bene, senza imbarazzo senza pregiudizi e sei davvero un'ottima amica. Quindi non ti fare nessun tipo di problema, scusami tu se ti ho dato magari false "aspettative"

Io: oddio Al grazie a dio, pensavo di perderti e invece la pensiamo esattamente allo stesso modo

Faccio un grosso respiro di sollievo e lo abbraccio. Lui ricambia e mi stringe forte.
Sciogliamo l'abbraccio e siamo a due centimetri di distanza l'uno dall'altro. Lo guardo negli occhi e mi avvicino per baciarlo.
Lui fa lo stesso e iniziamo a limonare come se fossimo in astinenza da non so quanto tempo.

Io: questo è quello che mi piace del nostro rapporto, non riusciremo mai ad avere una relazione ma ci attraiamo come se ne avessimo una.

Cerca di dire qualcosa ma lo blocco all'istante ficcandogli la lingua in bocca. Continuiamo a baciarci per un po' e poi ci spostiamo in macchina.
Abbasso i sedili anteriori e dopo aver controllato che non cj fosse nessuno in giro, ci spogliano e iniziamo di nuovo a baciarci.
Fuori è praticamente tutto buio, di due lampioni solo uno si è salvato ma non riesce a illuminare nemmeno lo spazio sotto di lui, quindi anche se ci dovesse essere qualcuno non ci vedrà mai.

Al mi fa stendere sui sedili posteriori e inizia a baciarmi tutto il corpo, stuzzicando il clitoride con le dita. Cerco di trattenere i gemiti perché anche se non ci vedono in caso ci sentono e vorrei evitare incontri spiacevoli.



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