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Continuo la mia giornata in tutta tranquillità fino a quando non trovo Mindy con un sorriso strafottente sul volto. Mi dirigo a passo spedito verso di lei e la prendo per i capelli.
Io: non ti permettere più a farmi scherzi del genere altrimenti la prossima volta ti ritrovi pelata.
M: certo come no
Ribalta la situazione è inizia a picchiarmi, io però le meno un pugno nello stomaco e lei cade dall'altra parte dolorante, dopo però mi tira un pugno in viso e inizio a perdere sangue dal labbro. Mi alzo, la prendo per i capelli e le meno uno schiaffo in pieno viso. Vorrei continuare ma due braccia possenti mi bloccano.
Vengo portata in una stanza, che scopro solo dopo essere la presidenza.
Marcus: signorina Melody, le sembra questo il modo di comportarsi!
Non finisce la frase che anche Mindy viene portata qui.
Mi: sig. Preside è colpa sua, mi ha attaccata senza motivo
Io: ma stai zitta che quella che mi ha bagnato i vestiti sei tu, e per colpa tua adesso sto andando ingiro mezza nuda.
Vedo lo sguardo di Marcus percorrere il mio corpo con fare malizioso.
Mi: non è vero
Ma: basta, lei andrà a pulire il giardino nei prossimi due giorni, mentre lei, signorina Melody oggi andrà in detenzione e poi mi aiuterà a ordinare le cartelle degli alunni questo pomeriggio.
Io: ma... Ma
Ma: niente ma, signorina, questo non è un comportamento adatto per questo college.

Mindy si dirige fuori dall'ufficio, e quando sto per uscire Marcus posa le mani sui miei fianchi e mi avvicina al suo petto.
Ma: mi hai fatto venire due erezioni nel giro di poche ore, quindi le punizioni che ti ho dato sono il minimo. Ci vediamo questo pomeriggio alle tre qui.
Io: o.. Okay

Fuggo dalle sue possenti braccia e avviso mamma che oggi non tornerò a casa per un progetto.

Arrivano le tre e mi dirigo nella stanza del preside, ma non trovo nessuno. Mi piego per allacciare la scarpa ma sento una presenza dietro di me e il suo profumo prendere il posto dell'ossigeno.

Ma: mhhhh, già piegata per me, è con questa siamo a tre erezioni.
Mi giro verso di lui con un sorriso imbarazzato ma lui sposta subito lo sguardo sulle mie labbra.
Ma: non ti sei nemmeno pulita dal sangue
Mi porto una mano dove sono stata ferita e noto che ancora ne perdo
Io:in realtà non ci ho proprio pensato
Ma: siediti sulla cattedra che io arrivo subito
Faccio come mi dice e poi torna. Mi allarga le gambe e si mette imezzo, con una mano disinfetta la ferita e l'altra va su e giù sulla mia gamba provocandomi brividi lungo tutto il corpo.
Quando ha finito posa i suoi occhi nei miei e li non ci capisco più nulla.

Si avvicina per baciarmi, non so con quale forza ma mi tolgo e vado verso le scartoffie sulla sua scrivania.
Lui per un attimo rimane lì senza fare nulla.

Io: cosa devo fare?
M: dobbiamo sistemare le cartelline degli studenti - risponde non guardandomi negli occhi e con fare rude

Iniziamo a sistemare le cartelline, il pomeriggio passa completamente in silenzio.
Io: dopo questo cosa dobbiamo fare?
M: abbiamo finito puoi andare

Si mette alla scrivania e inizia a scrivere al computer e sempre senza guardarmi mi indica la porta.

Mi incammino in silenzio verso la porta, mi giro un attimo prima di uscire e rivedo quegli occhi meravigliosi puntati nei miei.
Senza dire altro esco da scuola e vado a casa.
Ceno e vado a dormire con mille pensieri in testa.

Mi prende il volto e mi bacia, sento la sua lingua fare pressione sulle mie labbra così le dischiudo e inizia un bacio passionale.
Con le mani mi prende per i glutei e mi fa allacciare le gambe intorno al suo bacino, mi sento così eccitata e non riesco a smettere.
Mi fa stendere sulla cattedra e inizia a spogliarmi, io gli tolgo la camicia e mi blocco al paradiso che mi si presenta, ha tantissimi tatuaggi che lo rendono ancora più sexy, e poi quei muscoli.
Perdo la pazienza e inizio a sbottonargli i pantaloni, lui nel frattempo toglie il mio top e rimango in reggiseno.
Mi toglie i leggins e io faccio lo stesso con i suoi boxer, il suo cazzo è davvero smisurato, inizio a prenderlo in bocca e lui mi toglie il reggiseno e mi stuzzica i capezzoli. Viene nella mia bocca e poi mi posiziona sulla cattedra a gambe aperte e mi penetra in un colpo secco.
Gemo tantissimo e lui per farmi smettere mi bacia con forza, spinge sempre più a fondo e inizia a stuzzicare anche il clitoride, non ho mai goduto così tanto.
Le spinte si fanno sempre più forti e decise fino a quando si blocca in me e viene.

Solo Sesso? Forse Qualcosa Di Più! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora