Mi allontano da lui con molta velocità e ancora in reggiseno corro in bagno. Ovviamente devo rimettere.

Sento una mano prendere i miei capelli e un'altra accarezzarmi la schiena.

Stiamo così per almeno 10 minuti, dopo aver finito mi alzo e vado verso il lavandino per lavarmi il viso e i denti.
Io: non so di chi sia questo spazzolino ma domani ne compro uno nuovo
M: tranquilla ne ho un'altro in valigia
Io: te ne vai?
M: devo tornare nella mia vecchia città a fare dei servizi
Io: dove andrai?
M: sono nato a Milano quindi andrò lì
Io: in Italia? - domando con faccia sconvolta
M: eh si, sono nato lì
Io: wow, ho sempre voluto visitare l'Italia, l'anno prossimo ho in mente di andarci

Esce dal bagno senza dire nulla e va in camera sua. Torna con una maglietta e un pantalone del pigiama.

Io: non serve, posso prendere quelle di Alec
M: per una volta stai zitta e accetta quello che ti offro
Io: va bene

Dopo essermi cambiata e struccata, vado in cucina per prendere un bicchiere di acqua.
E lo trovo lì che prepara qualcosa. Non si è accorti del mio arrivo così rimango un attimo a guardarlo in tutta la sua bellezza.

M: puoi farmi una foto se vuoi, così la puoi guardare per più tempo - interrompe i miei pensieri ridacchiando

Il mio viso diventa rosso come un pomodoro così per distrarmi vado verso il lavandino per riempirmi un bicchiere di acqua.
Lui fa la stessa cosa e le nostre mani si toccano per un istante. Ci guardiamo senza dire nulla, poi mi sposto e aspetto che faccia prima lui.

M: sul tavolo c'è un bicchiere e una medicina che ti aiuterà per il post sbornia di domani.
Io: grazie Marcus

Prendo il bicchiere che non avevo visto prima e ingoio la medicina.

M: hai fame?
Io: sto morendo dalla fame hahaha
M: perfetto dovrebbe essere pronto a minuti
Io: grazie, e non solo per la cena, per tutto
M: non devi ringraziare, mi dovevo far perdonare in qualche modo

Non rispondo, rimango un attimo sbalordita dalle sue parole. Non ha mai fatto così, forse è pentito davvero

Prendo una sigaretta dalla borsa e vado sul balcone

M: ne offriresti una al tuo prof preferito?
Io: volentieri, domani la porterò al prof di matematica allora

Mi volto per guardare la sua faccia, ma lo ritrovo a pochi centimetri da me.
M: sicura che sia lui? - sussurra sulle sue labbra
Io: assolutamente si

Porta una mano sul mio fianco e fa per avvicinarsi. Rimango immobile e quando credo che stia per succedere qualcosa lui ruba la mia sigaretta e la mette in bocca.

Lo guardo malissimo, vado in stanza e prendo un'altra sigaretta ma noto che il pacchetto che avevo comprato è finito così prendo tabacco, filtri e cartine e vado sul balcone dove lo trovo che aspetta me e il mio accendino.

Io: tieni, io la devo rollare un attimo

Gli porgo l'accendino e inizio a rollare la sigaretta. Purtroppo per me non riesco a fare un accidenti, sono ancora abbastanza brilla.

M: faccio io dammi
Io : sai rollare?
M: te lo mostro

Si avvicina a me e prendi il filtro che avevo tra le labbra con le sue, e poi inizia a rollare la sigaretta.
Rimango ferma lì ad osservarlo, ancora ferma a ripensare alle sue labbra che sfiorano le mie.
Lo guardo leccare la cartina con molta calma guardandomi negli occhi

Io : smettila - dico in un sussurro
M: di fare cosa? Sto solo rollando
Io: lo sai benissimo

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