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Sono salita in macchina con Alec e ci stiamo dirigendo al suo appartamento.
Sono ancora super gasata, in macchina c'è la musica a tutto volume e io che mi dimeno come una pazza. Il mio salvatore se la ride da 10 minuti per la mia goffaggine.
Siamo quasi arrivati, spengo lo stereo e mi guardo un attimo attorno. Se questo lo chiamano appartamento il mio è un sottoscala praticamente. Non è gigante però non si può chiamare appartamento, è più una villetta.
Provo a camminare ma inciampo sui miei stessi piedi, così Alec decide di prendermi in braccio e portarmi almeno fino alla porta di casa.
Per quei due minuti di tragitto sono stata con il viso nel suo collo a bearmi del suo profumo.
Entriamo in casa e gli chiedo subito dov'è la camera perché ho bisogno di togliermi questo vestito di dosso. Mi accompagna alla stanza e mi da una tuta e una maglia larga.
Io: Hey lo so che è tardi, ma posso farmi una doccia?
A: certo, nessun problema.
Mi accompagna al bagno, imposta l'acqua calda e mi da degli asciugamani.

Inizio a spogliarmi ma immersa nei pensieri non mi accorgo che Alec non è uscito dal bagno e mi sta fissando da capo a piedi.
A: dio, sei fantastica
Si avvicina a me, inizia a baciarmi lentamente il collo poi le spalle e poi la schiena. Lascia dei baci umidi che a contatto con il suo respiro mi provocano dei brividi.

Mi gira di scatto e mi fa scontrare con il muro della doccia, si spoglia ed entra anche lui. L'acqua scorre su di noi, le nostre labbra sono vicinissime, i corpi sono praticamente uno solo, le sue mani toccano ogni centimetro di me, soffermandosi di più in alcuni punti. Non resisto, sento il suo respiro pesante, il suo sguardo va prima sugli occhi e poi sulle labbra. Annullo la distanza fra di noi e lo bacio, iniziamo a toccarci, baciarci leccarci e palparci tutti.

Mi bacia i capezzoli e con una mano scende giù. Io sono in preda al piacere, non faccio niente emetto solo gemiti continui. Mette due dita dentro di me e inizia a baciarmi il collo, sento che succhia in diversi punti. Non smette di darmi piacere con le dita e io ho il respiro corto.
Io: vai più veloce ti prego sto per venire
A: subito piccola
Inizia a darmi più piacere e quando sto quasi per venire toglie le dita, mi guarda per un attimo, mi gira di faccia al muro e mi penetra .
E porca troia se sto godendo.
Scopa da dio questo ragazzo.
Menomale che prendo la pillola altrimenti a sto punto sarei già mamma di non so quanti bambini.

Mi scopa a pecora per venti minuti, poi decido di cambiare posizione. Spengo l'acqua e lo trascino in camera. Lo faccio straiare sul letto e mi metto sopra, lui impazzisce, mi stringe forte i fianchi e mi aiuta con i movimenti del bacino.
Io: lo sento tutto, porca troia...
Appena sente quella frase ribalta la situazione e mi fa stendere di pancia sul letto col culo alzato. Una mano la tiene sul mio collo per farmi stare giù e l'altra mi da gli schiaffi sul culo.
Inizia a spingere fortissimo e dopo un po' viene insieme a me.

Ci straiamo sul letto, abbiamo entrambi il fiato corto. Non proferiamo parola, ci guardiamo e sorridiamo. Indosso la sua maglia e vado a finire la doccia che non ho praticamente mai iniziato. Dopo essermi asciugata indosso la maglia che mi aveva dato prima e lo raggiungo in camera.
A: è stato stupendo prima, tu sei stupenda
Io: grazie, e comunque è vero è stato bellissimo
Ci addormentiamo sul letto accoccolati.

Solo Sesso? Forse Qualcosa Di Più! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora