Tra il coraggio e la paura

CAPITOLO 2

Domenica 14 marzo 2021 17:10

Oggi c'è una giornata molto bella,anche se fa un po freddo.
Sono fuori,ho fatto un aperitivo con delle mie amiche e nonostante abbia già mangiato ho ancora fame,cosa rara perché per un lungo periodo,l'idea della fame non mi sfiorava neanche minimamente. Quando sento che ho fame ne approfitto e mangio subito prima che possa scomparirmi quel pensiero. Oggi sono uscita dopo tanto tempo che non lo facevo,c'é stato un periodo in cui non uscivo più,mi isolavo un po da tutti anche se odio stare sola,perché mi fa paura la solitudine,ma sentivo qualcosa dentro di me che mi diceva che avevo bisogno di un po di tempo a casa per starmene per i fatti miei. Probabilmente non uscivo anche perché non mi andava di mangiare insieme ad altre persone (esclusi i miei famigliari), e sentire quelle frasi che sembrano niente ma invece sono tutto. "Oddio ma mangi pochissimo"
"Ma sei magrissima" e puntualmente dopo quella frase fanno quella cosa odiosa,ovvero misurarti il polso per vedere quanto è grande....
ho sempre odiato chi lo facesse, perché nel momento in cui facevano quella cosa odiosa a me si riempivano gli occhi di lacrime. Odiavo parlarne perché ogni volta che ci provavo arrivava puntualmente la frase fatta "ma mangia no?" Si certo,aspettavo questa frase per mangiare... L'anoressia a volte viene presa con troppa superficialità,si pensa che la soluzione sia solo mangiare,ma a volte non è così,in alcuni momenti mi sentivo in una sorta di limbo come se qualcosa mi stesse divorando dentro,e io non capivo come fermarlo sentivo che mi stavo lasciando andare,che stavo sempre di più andando giù di peso. Poi però dopo che mia sorella mi ha fatto aprire gli occhi,facendomi capire che non stavo reagendo,che stavo mangiando sempre meno, ho capito. Ho capito che non volevo arrivare a mangiare attraverso dei tubi,ho capito che non potevo permettere che accadesse. E giorno per giorno mi sono fatta forza ed ho iniziato a fare colazione, a pranzare anche se mi veniva nausea continuavo perché non volevo far vincere il buco nero che mi sentivo dentro.