one

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mom: "addy, svegliati siamo arrivati"

mi stropiccio gli occhi sbadigliando, apro la portiera della macchina e aiutando anche mio fratello scendiamo da essa.

mom: "allora? come la trovate la nuova casa?"

si, la terza casa che abbiamo cambiato per colpa tua...

she: "mi aspettavo di meglio, sai hai ereditato tutti quei soldi da robert..."

mi guarda sbruffando e poggia le valige a terra che strabordano di vestiti

mi giro per vedere meglio il viale e dalla parte opposta della mia casa vedo un ragazzo in skate con vicino una ragazza, avranno penso la mia età.

il ragazzo è alto e biondo, di più non riesco a vedere, mentre la ragazza è bassina con dei capelli neri, corti fino alle spalle.

il ragazzo si gira e mi squadra dalla testa ai piedi e dopo 2 secondi di sguardi dati da entrambi si gira, poggia il suo skate per terra e va via lungo la strada, mentre la ragazza torna a casa sbattendo la porta

mom: "allora entriamo dai, aiutatemi a prendere le cose"

-

ho appena sistemato tutta la camera, devo dire che è abbastanza ordinata e in tutto questo si è fatto anche abbastanza tardi

mentre mi tolgo la maglia per mettermi la canotta del pigiama sento uno strano rumore provenire dalla finestra, ma lascio stare, sarà il vento, penso

appena mi giro vedo un ragazzo praticamente dentro la mia stanza, ecco cos' era quel rumore...

she: "ma chi cazzo sei?" dico impaurita e subito prendo la prima felpa che mi capita dall' armadio visto che la canotta è abbastanza scollata e fa vedere quel poco seno che ho

he: "oh cazzo scusa" dice lui arretrando di due passi toccandosi i capelli

"ho sbagliato, pensavo fosse camera mia ahaha"

she: "perchè scusa te entri dalla finestra in casa tua?"

he: "sono le 2 di notte, non dovrei uscire a quest' ora, così per non farmi vedere scendo dalla finestra e ci salgo anche"

she: "capisco, lo trovo un buon metodo aha"

addy ma che cazzo fai, è uno sconosciuto, non prendere confidenza, questo si sarà appena fumato due cannoni

"va beh, comunque ora puoi anche andartene (?)"

he: "si scusa, hai ragione... comunque piacere vinnie" dice stendendo la mano verso di me

per un attimo lo guardo dritto negli occhi e vedo il rossore dentro essi, erano talmente rossi che sembravano tutti di un unico colore

alza le sopracciglia come se mi incitasse a dargli la mano e così faccio

she: "io mi chiamo addison"

he: "okok, comunque scusa ancora"

faccio una smorfia per far capire che è tutto ok e lui pian piano scende dalla finestra salutandomi per l' ultima volta con la mano

che tipo strano...

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oggi è domenica, domani inizio scuola

forse e meglio parlavi un po' di me

mia mamma mi ha sempre rovinato tutta la vita e soprattutto tutti i miei piani per la scuola.

mi ha avuto a 16 anni, dopo aver partorito, mia mamma beth e mio padre josh sono andati a vivere da soli, più tardi i miei genitori si lasciarono e io e mia mamma rimanemmo sole per 2 anni. eravamo in stati pietosi, praticamente non stavamo sempre nello stesso posto, eravamo come barbone per la strada e in più eravamo tutte e due molto magre, non so come abbiamo fatto a sopravvivere...
beth conobbe un altro uomo, robert, a me non piaceva, abusava della mamma ma era l' unica persona che poteva farci vivere sotto un tetto e farci avere del cibo, così nacque mio fratello elia.
un giorno robert fece un incidente e morì, così tutti i soldi andarono a mia mamma, e lei, volendo cambiare vita, ci portò qui in new england, così mi son ritrovata a cambiare scuola per la terza volta.

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mom: "addy svegliati" dice mia mamma toccandomi i capelli

le faccio il pollice in su per fargli capire che sarei scesa subito.

dopo aver fatto colazione ed essermi vestita prendo il bus e arrivo a scuola, comunque ho scelto un liceo con corsi di letteratura e psicologia perchè sono indecisa fra queste due materie per scegliere l' università

entro in classe e subito noto la ragazza con i capelli neri corti fino alle spalle di ieri, la guardo e le sorrido, e lei ricambia

mi siedo all' ultimo banco e inizio a tirare fuori i libri, la campanella suona e inizia la prima ora di letteratura

prof: "bene ragazzi, come avrete notato oggi in classe abbiamo una ragazza nuova, addison vuoi presentarti?"

she: "sinceramente non c'è molto da sapere su di me, mi chiamo addison e sono in new england da poco, spero di trovarmi bene con voi e di farmi nuovi amici"

abbiamo passato l' ora a parlare del libro che era da leggere per quest' estate e devo dire che la classe sembra molto accogliente.

appena suona la campana esco dalla scuola e mi dirigo verso la fermata quando sento toccarmi la spalla

avani: "ehy ciao, sono avani, la tua... vicina"

she: "ehyy, piacere addy"

avani: "ti va di andare a casa insieme tanto prendiamo lo stesso bus"

annuisco e prendiamo il bus insieme.

abbiamo parlato molto e ci siamo anche conosciute meglio. lei ha uno stile particolare che mi piace molto, mi ha detto che è solita ad usare le calze a rete e le felpe larghe e che le piace molto il colore nero e quello viola, però non ha detto e ne chiesto niente di suo fratello.

arrivata a casa parlo un po' con mia mamma e mio fratello e corro in camera a finire un libro che mi ha regalato mio padre.

io e mio padre ci sentiamo ancora, via telefono, ogni tanto mi manda libri via posta visto che tutti e due abbiamo questa passione.

my yellow | vinnie hacker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora