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Pov Ares

È mattina, e il mio manager mi ha detto che oggi ho il primo incontro del campionato, è stasera a New York.

E: mhhh buongiorno.

Io: Buongiorno biondino.

Sorride stiracchiandosi per poi andare in bagno.

Sono agitato per stasera, ho già partecipato ai campionati, ma questo è Nazionale. Dovrò farne minimo sei e vincerli per andare in finale, poi saremo due coppie di avversari e i due che vinceranno potranno andare alle finali, chi vince si aggiudica il titolo, e un posto nelle mondiali.

Torna con addosso un pantalone cargo verde militare e le dottor Martines ai  piedi, è a petto nudo che si sistema i capelli.

Solo ora mi accorgo di quanto la sua pelle sia immacolata, diafana e... Quasi a dire luminosa.

E: Maschione basta guardarmi, non credo tu lo faccia per tutta la giornata, vero?

Rido per poi alzarmi, vado a farmi una doccia, non so se portare Enea con me... Sarebbe sotto i riflettori e se a Los Angeles giungerebbe voce di me e lui, sarebbe usato per farmi del male. So anche però, che lui conosce questa vita alla perfezione, quindi oltre a proteggerlo, lui deve decidere per sé.

Mi metto un jeans con la catena di lato e mi sistemo i capelli, porto con me il cellulare e una maglietta.

Chiamo Daniel.

Io: Daniel.

D: Ciao Ares, hai letto il messaggio?

Io:  si si l'ho Letto, devi prenotarmi un posto in prima fila, con due file dietro vuote.

D: Ares non so se sia possibile.

Io: tu lo renderai possibile...

La scena che si presenta davanti a me, mi fa bloccare sul posto.

Io: Ti richiamo ciao.

Mi appoggio allo stipite della porta, vedo Mamma sorridente che parla con Enea, ha anche lui un sorriso smagliante, stanno facendo colazione mentre parlano di me, e di molte altre cose.

Io: Buongiorno, devo dirvi una cosa.

Mi guardano mentre io mi accomodo sulla sedia.

Io: stasera c'è il primo incontro del campionato Nazionale, ho ricevuto il messaggio stamattina, è a New York alle 21:00.

M: veniamo anche noi.

Io: Mamma tu...

M: si tesoro, vengo anch'io.

Faccio spallucce per poi bere il mio frullato, mia mamma ci saluta per andare a lavoro e Enea mi guarda fisso... Non capisco, ho qualcosa in faccia?

Mi controllo e non ho nulla... Ho fatto qualcosa? Che io sappia no.

Io: Cosa c'è?

E: Non pensi di aver dimenticato qualcosa?

Come se i miei occhi ne fossero attratti, guardo le sue labbra... Capito tutto.

Lo bacio mangiando letteralmente le sue labbra, le mordo, le tiro... Sono ciliegie in piena estate.

Lui mi morde il labbro inferiore e Sorrido, adoro come lui combaci con me alla perfezione.

E: Stasera mi provocherai come hai fatto quando ci siamo conosciuti?

Mi alzo dalla sedia e lo prendo in braccio per farlo sedere sul tavolo.

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