12 -volevo parlarti-

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Pov's Deku

Ho mandato dei messaggi ad Hawks dato che non si è fatto vedere e ora sono di nuovo sulla scena dell'ultima volta tra le macerie che ha lasciato dietro di sé Kacchan
Mi hanno informato di tutto quello che hanno scoperto con la scientifica
Tutte cose che già sapevo tra l'altro
Guardo intorno a me e poi decido di aver finito qui.
Starci mi ricorda sempre di più di lui e di quello che mi ha fatto.
Non mi capisco ancora, non volevo lo facesse però... più che non volerlo non lo capisco...
Metto le mani in tasca e quella maschera mi fa rabbrividire un'attimo. Non l'ho presa in mano tutto ieri, infondo avevo lui al mio fianco, nel mio letto.
Ora dove sarà?
Saluto tutti e vado verso il solito bar, o meglio verso il vialetto dove l'ho incontrato dopo anni e rivedere quel cappuccio nero fermo proprio lì davanti mi fa rabbrividire.
Mi stava aspettando
Vado verso di lui ma non mi fermo lì, seguo il vialetto con lui alle mie spalle
-Deku- la sua voce e pesante e io mi fermo stringendo la mascherina
-entra- mi dice solo e mi indica una porta che si apre e guardo bene prima di scendere le scale.
Il ragazzo chiude la porta dietro di sé e io vado avanti verso l'altra ma mi blocco
Che sto facendo
Mi fido così tanto?
-è solo un loft quasi completamente vuoto e inutilizzato- mi informa e apro la porta avendone la conferma. E una stanza gigante e quasi vuota effettivamente
Chiude la porta dietro di noi sta volta a chiave
-non viene mai nessuno, ma non si sa mai- dice poi abbassando il cappuccio e lo guardo in silenzio
Quanto sei cambiato?
Mi avvicino piano e prendo tra le mani quell'orecchino di una croce nera
Mi lascia fare e mi guarda soltanto
-da quando sei cristiano?- chiedo e fa un ghigno
-è uno sfottò, la croce è un segno religioso, nero e come se non portasse la luce che ha secondo quella religione- lo guardo male e mi concentro a toglierlo
Mi lascia fare poi lo prende tra le mani e guarda il mio orecchio
-è un peccato- lo infila in tasca e poi mi guarda e io lo fisso rimanendo in silenzio
-o forse no...- non so cosa fare
-che hai in mente Kacchan?- mi leva la mascherina che indossavo ancora solo per sicurezza e le sue labbra che si posano sulle mie mi fanno rabbrividire
Non mi bacia piano ma con foga e io già non riesco più a riconoscerlo
Lo stacco un attimo richiamandolo inutilmente ed ecco che mi ritrovo con la schiena al muro.
Cazzo...
Che vuoi fare Kacchan?

Pov's Kacchan

La luce viene solo dalle finestre alte rispetto a noi ma e così tanta che mi accorgo della maschera che cade dal giubbotto del ragazzo. Faccio un ghigno e la prendo.
Il verdino che riprende a respirare mi guarda cercando di capire cosa io abbia in mente ma a momenti non lo so nemmeno io.
Piego in due quella maschera che diventa una semplice fascia nera senza gli occhi
-ti vuoi fidare di me?- il ragazzo ci pensa e mi guarda bene
-allora?-
-si Kacchan...- gli poso la maschera piegata sugli occhi e la lego dietro la sua testa per poi tornare a baciarlo togliendomi la felpa
-Kacchan- si stacca
-io volevo parlarti- fa per abbassarsi la maschera che ormai è una benda ma gli fermo la mano con la mia
-non guardarmi, immagina quello che vorresti al posto mio, ma non toglierla- gli dico solo e gli abbasso la mano
-Kacchan...- gli accarezzo la guancia mentre mi fa tenerezza guardarlo
-perché sei diventato così, chi è stato a farti cambiare idea-
-credi che qualcuno possa metterti idee in testa? Credi veramente che qualcuno possa modificare il tuo subconscio?- dico solo e poi mi avvicino al suo orecchio
-sono io che voglio tutto ciò Deku- gli sussurro e lo sento tramare un po' mentre un brivido lo percorre
-e se tu non mi allontani non lo voglio solo io- sussurro per poi lasciargli dei baci dietro l'orecchio, mi prende per la spalla e la stringe leggermente. Da spingermi è arrivato a tirarmi a se mentre gli lascio morsi e gli sfilo la maglia
-Kacchan... fermati-
-il tuo corpo mi dice altro- lo tiro imbraccio a me e si aggrappa con le gambe ai miei fianchi e mi vado a sedere su una delle poche sedie che c'è lì
-ma se vuoi parlare parliamo prima- mi sono portato la felpa per prendere una sigaretta da fumare
La accendo con una piccolissima esplosione e poi blocco Deku che si spaventa
-allora? Parla ti ascolto- inizio a fumare davanti a lui e gli arriva il mio fumo addosso
-da quanto fumi? Prima lo odiavi-
-hai detto bene, prima, sono anni che fumo ormai- gli accarezzo piano il torso mentre fumo e aspetto mi chieda altro
-e...- rabbrividisce ai miei tocchi e non riesce più a ragionare molto bene
-e cosa?-
-e perché sei così?-
-questo me l'hai già chiesto-
-ma tu non mi hai dato una vera spiegazione-
-qualcuno mi ha fatto accorgere di quello che sono veramente, ora sei più contento?- gli fumo in faccia e quando sta per lamentarsi della risposta gli metto tra le labbra il fumo e lo faccio aspirare.
Quando gli tolgo la sigaretta dalle labbra tossisce e poggia le mani sul mio petto per non perdere l'equilibrio. Faccio un altro tiro e lo bacio facendogli passare tutto il fumo in bocca
Mugola lamentandosi e quando mi stacco tossisce ancora così gli tiro la testa sulla mia spalla e lui si aggrappa alla mia maglia
Appena ha finito di tossire si nasconde nel mio collo
-non è giusto che tu hai ancora la maglia- borbotta solo mentre me la solleva un po'
-toglimela- lo faccio spostare e alzo le braccia in modo che anche da bendato riesca a farlo senza problemi, e così anch'io mi ritrovo senza maglia
-hai un altro po di tempo- dico pensando ai tiri che posso ancora fare con la sigaretta
-vuoi chiedermi altro?-
-in questi anni hai mai pensato ai tuoi genitori?- questa frase mi paralizza...
Si che ci ho pensato
Ho pensato a quella vecchia megera che mi urlava contro perché facevo solo cazzate
Ho pensato a mio padre che stava male per colpa delle nostre urla
Ho pensato quanto io gli abbia fatto male ad entrambi e a quanto io ne stessi facendo fingendo di essere morto giungendo alla conclusione che era meglio una cosa che mille una dopo l'altra.
-si- dico solo
-e non hai pensato a quanto tu gli abbia spezzato il cuore-
-e tu sai quante volte l'ho fatto prima di fingermi morto? Meglio una che mille di seguito-
-un dolore grande è peggio di mille piccoli-
-se vuoi te lo faccio provare- dico solo e non mi risponde è ancora bendato e io faccio il penultimo tiro con la sigaretta prima di spegnerla su di lui vicino al capezzolo mentre il ragazzo geme
-è finito il tempo delle chiacchiere- lancio via la sigaretta e prima che parli gli lecco la bruciatura e il ragazzo si ammutolisce.

Not True ||BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora