Capitolo 1

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Come stavo dicendo da ogni sogno ci si sveglia e diciamo che il mio risveglio non è proprio dei migliori.
Sono sul divano quando il mio cellulare inizia a squillare a più non posso, dato che non sono reperibile né in clinica né tanto meno in ospedale poteva essere solo mia madre...e invece no! Quando mai qualcosa va come dovrebbe.
«Pronto, dottoressa Bianchi»
«Dottoressa, so che è a casa influenzata, ma deve correre subito qui in clinica»
«Mi scusi, ma non credo proprio di essere nelle condizioni di venire»
«Dottoressa lei non ha capito. Deve venire qui ora e senza protestare...è l'unica che può fare questo intervento»
«Arrivò in venti minuti»
Va bene, devo proprio andare, non ho mai ricevuto una chiamata così insistente quindi devo correre.
Doccia veloce e mi sono subito fiondata in auto, dopo poco meno di dieci minuti di strada sono già dentro la clinica per capire cosa sia successo.
La prima cosa che faccio è andare dalla receptionist Pamela per capire cosa sia tutta questa urgenza con cui sono stata chiamata.
«Pamela, mi puoi spiegare cos'è accaduto di tanto grave per favore?»
«Dottoressa non posso risponderle io, vada dal dottor Marchesi ci penserà lui»
«Okay grazie, a dopo»
E senza sentire neanche la sua risposta mi sono fiondata nell'ufficio di Marchesi, per chi non lo sapesse Marchesi è il proprietario della clinica oltre ad essere un luminare.
Senza neanche bussare entro dentro e risparmiando i soliti convenievoli mi dirigo alla scrivania
«Giuse si può sapere cosa sta succedendo e cos'è tutta questa angoscia?» si, con lui siamo sempre stati abituati a darci del tu, in realtà non so bene il perché, ma non mi ha mai permesso di dargli del tu
« Marghe, c'è un'operazione da fare e devi farla per forza tu»
«Perché? Ci sono molti altri chirurghi qui»
«Ma serve la migliore, diciamo che il caso è abbastanza complicato ed anche il paziente...si è recato qui d'urgenza perché gli hanno detto che sei la migliore di Roma e non possiamo permetterci di scontentarlo. Capito?»
«Non molto, ma okay...posso sapere quale intervento devo svolgere ed anche chi è questo paziente tanto importante per favore?»
«Si, certo...per quanto riguarda l'operazione si tratta di eliminare una lieve ostruzione nella parte destra del cuore, il paziente è andato in arresto cardiaco, ma i paramedici dell'ambulanza l'hanno rianimato e quando gli hanno detto dell'operazione chirurgica gli hanno consigliato di venire qui per farsi operare da te.
Per quanto riguarda il nome del paziente...diciamo che non c'è bisogno che te lo dica lo riconoscerai appena ti capiterà davanti...comunque questa è la cartella, la sala operatoria sarà pronta tra quindici minuti, lui è già sotto anestesia, ma il figlio è in sala di attesa che aspetta informazioni»
«Okay, ora leggo la cartella e mi dirigo dal figlio per dargli informazioni sull'intervento...a dopo»
Stavo uscendo quando la voce di Giuseppe ha richiamato la mia attenzione «Dimenticavo di dirti che sono americani: non parlano bene l'italiano» bene, ci mancava solo questa, mi toccherà rispolverare il mio tanto amato inglese...per fortuna alle superiori feci l'anno all'estero negli States altrimenti ora sarebbe un problema.
Leggo velocemente la cartella mentre mi dirigo verso un ragazzo seduto su una delle poltrone all'ingresso...lo vedo teso, spaventato, ha la testa tra le mani ed i gomiti sulle ginocchia, faccio un bel respiro e mi avvicino a lui che appena si accorge della mia presenza alza lo sguardo verso di me mostrandomi un paio di occhi gonfi e ancora pieni di lacrime. Mi avvicino ancora un po' «Ciao, sono la dottoressa Bianchi, mi occuperò dell'operazione di suo padre, volevo tranquillizzarla, ho visto le analisi suo padre si rimetterà presto»
Non emette neanche un suono, ma mi guarda con occhi carichi di speranza e già solo questo mi rincuora...la parte che preferisco del mio lavoro è salvare le vite e vedere lo sguardo di speranza negli occhi dei famigliari.
«Io ora vado da suo padre, appena termino l'intervento le faccio avere notizie» così dicendo mi dirigo nella stanza, almeno per vedere chi è questo tanto importante paziente che non poteva fare a meno di me...una volta entrata nella stanza dopo essermi avvicinata al letto perdo un battito come minimo...sto rischiando di dover subire anch'io un intervento al cuore...non posso crederci.
Okay, ora però faccio capire anche a voi, altrimenti non avrebbe senso scrivere, ricordate quale film stavo guardando prima della chiamata? Spero per voi di si è spero anche ricordiate di quale team sono...bene ora che avete ricordato queste due informazioni possiamo sclerare insieme...si avete capito bene, dovrò operare il mio eroe preferito, si non sto scherzando è proprio qui davanti ai miei occhi e infine, si posso assicurarvi che non sono sotto effetto di stupefacenti.
Qui nel letto, proprio davanti ai miei occhi che dorme beato per via dell'anestesia c'è l'unico e ineguagliabile Robert Downey Jr.

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Spazio autrice:
Ragazze e ragazzi, eccoci qui con il secondo capitolo, anche questa volta il ruolo di Robert è abbastanza marginale, ma dal prossimo capitolo non lo sarà più...questi capitoli sono solo per introdurre la storia, che altrimenti non avrebbe senso.

I dialoghi con il figlio sono ovviamente in inglese, ma per facilitarvi la lettura li ho riportati in italiano.

Come sempre fatemi sapere se vi piace e cosa ne pensate.
Kiss,kiss

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