Capitolo 7

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                      MARGHERITA

«Dottoressa non ha ancora risposto alla mia domanda» ecco di nuovo la sua voce che riesce a pietrificarmi in un millesimo di secondo e mandarmi in tachicardia con ancora meno; ovviamente non voglio rispondere, lo sta facendo per provocarmi, ma qualcosa mi spinge a tornare sui miei passi ed avvicinarmi di nuovo alla porta della sua stanza.
Mi sento stupida in questo momento? Si, molto, so bene che lo fa per divertirsi e passate il tempo, ma credo di avere una forma abbastanza sadica di masochismo che mi convince ad entrare in quella stanza ancora un altro volta e a fermarmi in piedi alla fine del suo letto con uno sguardo di sfida
«Scusa Robert, non ricordo la domanda» cerco di guadagnare tempo, ma in risposta ottengo solo un ghigno alquanto pronunciato sul suo viso
«Ma come dottoressa? Neanche ricordi quello che ti ho detto questa mattina? A cosa hai dovuto pensare di così importante da dimenticarti di me?» continua imperterrito nel suo folle gioco, ma non ha capito che a me non piace perdere
«Deve essermi proprio passato di mente, questa mattina ero sveglia da quasi ventiquattro ore, quindi non ero propriamente lucida. Se si tratta di una domanda importante puoi sempre rifarmela»
«Sono sempre più convinto che tu non abbia dormito neanche una volta tornata a casa, ma che ti sia tenuta sveglia con qualcuno» sta ammiccando ovviamente, se non si trattasse di lui penserei che sia un pervertito «Comunque la domanda era: la scusa dei controlli e dell'aereo sono solo per tenermi qui con te?»
«Ma come ti viene in mente? Certo che no»
«Allora perché?»
«Te l'ho già detto Robert i controlli sono per la tua salute» dico sbattendomi una mano sulla fronte tra l'esasperazione ed una risata quasi incontenibile: mi farà diventare matta durante questa settimana.
«E dovrei crederti? Secondo me oggi pomeriggio ti sarebbe piaciuto che ci fossi stato io a tenerti sveglia dentro la vasca piuttosto che il tuo amico sconosciuto honey» ma è serio?
«Specificando che non sono affari tuoi oggi ero sola e comunque non avrei voluto la tua compagnia, so che può essere un duro colpo per il tuo ego, ma la realtà è questa» colpito ed affondato vediamo cosa vuole dire adesso
«Va bene eri sola, ma non credo alla seconda parte della tua affermazione; comunque vorrei farmi una doccia mi potresti aiutare ad arrivare in bagno? Ho le gambe ancora intorpidite e i postumi di un'operazione al cuore sai.»
«Io devo andare, ma ora chiamo un infermiere che possa aiutarti» sono appena diventata rossa alla sola idea di lui nella stanza qui accanto mentre si fa la doccia: AIUTO!!!
Ovviamente non sono passata inosservata perchè anche se ho lo sguardo basso riesco a percepire il suo sorriso compiaciuto come se lo avessi davanti: ecco, ora gli ho dato un motivo per ricominciare il gioco..non posso farcela ancora per molto in queste condizioni
«No, no, no, non chiamare nessuno: voglio che sia tu ad accompagnarmi, devi solo aiutarmi ad alzare ed a raggiungere la toilette, non credo sia molto impegnativo per te o non riesci a resistere alla troppa vicinanza?»
«Ookay» annuisco esasperata «Ma poi io vado via perché ho altre cose da fare e ci vediamo domani! Ora dimmi dove posso prenderti i vestiti e gli asciugamani»
«Bene, è tutto lì pronto, Indio aveva preparato tutto per aiutarmi lui, ma poi sei arrivata tu» mi dirigo verso la sedia dove Indio ha lasciato i vestiti e un profumo di sandalo invade le mie narici: allora è vero quello che dicevano sul suo delizioso profumo..bene sono di nuovo rossa devo scacciare dalla mia testa tutti questi pensieri e concentrarmi sul mio lavoro, anche se questo non ne fa parte, ma capita una volta sola nella vita di operare una persona del suo calibro.. vado in bagno e sistemo le sue cose poi torno in camera gli tolgo la flebo e lo aiuto ad alzarsi, lui in tutta risposta si butta con tutto il peso sopra di me procurandomi un brivido non indifferente lungo tutta la colonna vertebrale e questo lo fa divertire perché inizia a muovere l'indice lungo quest'ultima creandomi migliaia di scosse fin quando arriviamo in bagno.
Lo aiuto a sedersi e «Ciao Robert io vado, a domani» ma mentre dico queste parole lo vedo sfilarsi la maglietta con un gesto così sensuale che se ci fossero state altre persone nella stanza avrebbe potuto compiere un omicidio di massa. A quell'immagine mi soffoco con la mia stessa saliva «Oh ciao Dott., sicura di non voler rimanere qui a farmi compagnia? La doccia è abbastanza grande per entrambi» durante pronuncia questa frase si toglie i pantaloni e si inumidisce le labbra con la lingua: okay basta, devo scappare altrimenti gli salto addosso e non mi fermo più «Te l'ho già detto non desidero la tua "compagnia" Robert. Buonanotte io vado»
«Vedremo» mi fa l'occhiolino, ma prima che possa continuare sono già fuori diretta ad un bagno per potermi buttare un'ettolitro di acqua ghiacciata in faccia così da riprendermi prima di passare in studio da Giuse che sono già certa mi tratterrà fino a fine turno.

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Spazio Autrice
Perdonatemi se ho impiegato un po' ad aggiornare, ma purtroppo non ho molto tempo.
Che dite la nostra protagonista riuscirà a vincere o sarà Robert a farla cadere in tentazione? Per scoprirlo aspettate i prossimi capitoli ;)

Kiss, kiss :)

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