Le luci blu e rosse creavano giochi di colori e ombre che, insieme alle voci e al calore del falò, accompagnavano la musica elettronica ad alto volume in uscita dalle casse vicino alla console.
Alla festa c'erano tutti, proprio tutti.
Il falò di fine stagione era una tradizione molto sentita dai ragazzi della Marble Hills High School. Partecipavano tutti gli studenti, dal primo all'ultimo anno.
Il falò era considerato, dai liceali, quasi come un rito di iniziazione per l'anno successivo e come un saluto per gli studenti in uscita dall'ultimo anno in preparazione al diploma. I pochi che non vi prendevano parte erano gli abituali solitari che passavano gli intervalli a gironzolare per i corridoi della scuola o gongolando nella biblioteca, osservando tutto e tutti senza dare nell'occhio poiché pareva fossero invisibili.
La festa si svolgeva nell'ampio giardino della scuola e durava quasi tutta la notte.
Marble Hills era una cittadina non molto grande ma c'era almeno una scuola per ogni grado. Il nome della contea di Marble era dovuto alla presenza, a ovest, di cave di marmo intorno alle quali si erano sviluppate le abitazioni e le imprese, dando vita alla città.
La Marble Hills High School era un edifico dalle mura rosso mattone intervallate da semicolonne di cemento bianco. Era molto grande e ospitava tutti gli studenti della contea dai quattordici ai diciannove anni. Il cortile era di grosse dimensioni e si estendeva girando intorno all'edifico ad eccezione della fermata degli autobus accanto al parcheggio delle auto.
Il falò era stato allestito nel cortile davanti all'entrata principale della scuola e irradiava calore percepibile per tutti i presenti. L'impalcatura fiammeggiante era alta più di due metri e assumeva una strana forma conica rovesciata. Oltre alla musica, alle luci e al focolare c'erano bibite e qualcosa da mangiare. Alcuni studenti del terzo e quarto anno trovavano sempre il modo di introdurre gli alcolici alla festa anche se ciò era calorosamente sconsigliato dai membri del collegio docenti, ovvero tutti gli insegnanti della scuola, compreso il preside. Proprio per questo, ogni anno, c'erano gli ubriachi di turno da cui era meglio stare alla larga. Poi, immancabilmente, c'erano gli studenti che si consideravano l'anima della festa, magari alcuni di loro lo erano veramente, ad altri invece piaceva solo darsi delle arie. Alexandra non era tra questi ma non aveva affatto problemi a relazionarsi con gli altri. Aveva una cerchia ristretta di amici con cui faceva sia gruppi di studio sia uscite pomeridiane al bowling o al cinema. Tra questi c'erano appunto anche le sue più fidate amiche Frannie e Camille.
Ora, le tre ragazze ballavano a ritmo di musica in mezzo alla moltitudine di gente con un bicchiere di Coca in mano. C'era chi, conoscendo i testi delle canzoni, le cantava a squarciagola, chi ballava come se non ci fosse un domani per attirare le attenzioni di qualche ragazzo o ragazza, e chi cercava di risultare il più normale possibile. Alexandra amava questo tipo di feste che, a Marble Hills, venivano spesso e volentieri organizzate, non solo dalla scuola.
«Alex, ti prego, fermiamoci un secondo», disse all'improvviso Frannie ansimando dopo aver ballato tanto.
«Già stanca Frannie?!», rispose Alexandra in tono canzonatorio. Ridendo le tre amiche si spostarono verso i tavolini di legno del cortile dove era possibile sedersi e scambiare due chiacchiere poiché la musica non si sentiva più troppo forte.
«Mi fanno male i piedi», si lamentò Camille sedendosi sul legno e sfilandosi delle bellissime scarpe con i tacchi.
«Potevi evitare di metterti quegli affari», rise Frannie e Alex le andò dietro.
«Vuoi scherzare? Mi rendono super sexy questi "affari"», ribatté Camille ridacchiando.
Alexandra si lasciò scivolare lo sguardo lungo le gambe fino ai piedi. Aveva scelto di indossare dei comodissimi stivaletti camoscio con i quali, volendo, avrebbe potuto ballare per tutta la notte. Li aveva abbinati ad un paio di short di jeans neri, un top con le spalline grigio scuro e una camicia a quadri rossi e neri legata in vita.
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I ragazzi di Marble Hills [IN PAUSA]
Novela JuvenilQuando si vive in quella che appare come la cittadina più normale del mondo è difficile credere che la propria vita possa essere stravolta da un momento all'altro. Alexandra Correll non lo credeva di certo. Lei è un'adolescente che vive nella cont...