ᴘᴀʀᴛᴇ ɴᴏɴᴀ

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arrivarono a casa di uzui circa mezz'ora dopo, riuscirono a sentire già la canzone ad alto volume nella casa ed il terreno sobbalzare ancora prima di svoltare nel viale di uzui. la strada era affollata dalle macchine e si poteva vedere alcune persone chiacchierare davanti casa sua con bicchieri e bottiglie d'alcol tra le mani, altre sembravano già ubriache. tomioka scivolò sul sedile nel momento in cui sabito parcheggiò vicino al marciapiede, un po' lontano dalla casa.

dopo aver parcheggiato e spento la macchina, sabito si voltò verso giyuu, ma guardando verso l'abitazione. "shinobu non ha detto che la festa sarebbe iniziata alle dieci?" chiese con una risatina. tomioka fece un suono di accordo, "allora perché diavolo sono solo le otto e c'è già gente ubriaca?"

giyuu borbottò, ma non rispose. era una domanda retorica.

stettero in macchina un altro po' prima di decidere di unirsi alla festa per i loro amici. tomioka sospirò, seguendo sabito in silenzio fino alla casa mentre cercava di mescolarsi nei suoi vestiti e passare inosservato tra le persone ubriache, odiando come si sentisse come se tutti avessero gli occhi su di lui anche se sapeva di essere un fiore di campo e probabilmente a nessuno sarebbe importato di lui, non quando avevano alcol e lussuria a circondarli.

tomioka si pentì di aver accettato di venire alla festa nell'esatto momento in cui lui e sabito entrarono in casa e furono accolti da persone ancora più ubriache che fuori, abbastanza da farlo sentire leggermente claustrofobico.

quando sabito si accorse di quanto fosse a disagio e smarrito, allungò la mano e intrecciò le loro dita, dando una stretta di conforto e sorridendo dolcemente a tomioka.

"andiamo," disse sabito, la voce attutita dalla musica ad alto volume e dalle persone che chiacchieravano. tomioka si limitò ad annuire e lasciò che lo trascinasse a camminare tra la gente, cercando i loro amici in quel mare di essersi umani ubriachi, sudati e arrapati.

dopo alcuni minuti di ricerca massiccia e senza fine, finirono per trovare i loro amici in soggiorno, quasi nascosti su un divano riservato in fondo alla stanza, chiacchierando allegramente bevendo e ridendo.

kochou era completamente impegnata in una conversazione con kanroji con un braccio appoggiato su divano, tenendo anche con una tazza con una bevanda colorata; accanto obanai, ma all'estremo opposto di lui, sedeva rengoku, i suoi capelli luminosi erano un riflettore immediato per le persone.

con shinazugawa in grembo, che lo baciava così intensamente che probabilmente avrebbero potuto essere arrestati per esposizione indecente, se fossero stati d'altra parte. ma ad una festa, dove le persone vanno per scopare ed ubriacarsi, a chi vuoi importasse? alle persone intorno a loro non sembravano nemmeno preoccuparsi del fatto che si stessero mangiando vivi a vicenda. ora tomioka poteva comprendere perché sabito sembrava sorpreso quando non era a conoscenza di questa...cosa, stava succedendo tra loro.

"puoi andare da loro da solo?" chiese all'improvviso sabito, le labbra incollate all'orecchio di sabito a causa del rumore. "ho davvero, davvero bisogno di usare il bagno."

tomioka guardò i loro amici, non molto lontani da loro e ancora ignari della loro presenza, quindi annuì a sabito. "starò bene," disse. "solo...non impiegare troppo tempo."

"non lo farò, non preoccuparti," rispose sabito, avvicinando la testa di tomioka per baciarlo sulla fronte prima di lasciarlo per il bagno con piccoli salti e la mano a pugno lungo i fianchi. tomioka lo guardò scomparire tra la gente con una risatina prima di sospirare e dirigersi verso i suoi amici.

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