ᴘᴀʀᴛᴇ ᴜɴᴅɪᴄᴇsɪᴍᴀ

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nevicava ancora quando tomioka si svegliò il mattino successivo.

anche dopo aver aperto gli occhi, tomioka non si mosse per almeno un'ora fino a quando il suo stomaco vuoto iniziò a lamentarsi, ricordandogli ch'era andato a letto senza cena la scorsa notte. armeggiò con le coperte alla ricerca del cellullare, controllando l'ora e borbottando quando si rese conto di aver dormito per a malapena cinque ore. collegò il telefono alla corrente una volta che lo schermo divenne nero, scarico, prima di lasciare con riluttanza il suo letto caldo e accogliente; dopo essersi alzato, cercò sabito nella stanza, aspettandosi di trovarlo addormentato al suo fianco sul letto, ma non lo trovò. questa volta si svegliò in una stanza fredda e vuota.

tomioka lentamente si cambiò nei suoi abiti invernali prima di lasciare la sua stanza per mangiare qualcosa, trascinando i piedi sul tappeto verso la cucina, sfregandosi la stanchezza lontano dagli occhi. viene accolto da tsutako in cucina, seduta in silenzio nella tavola da pranzo sorseggiando il suo caffè mentre scorreva sul telefono. sembrava stesse a posto, rilassata, come se non fosse infastidita da quello ch'era successo la notte prima, facendo sospirare tomioka di sollievo; almeno, qualcuno in questa stava bene.

tsutako distolse lo sguardo dal suo telefono solo quando tomioka si sedette di fronte a lei, mettendo la sua ciotola con cereali e latte sul tavolo da pranzo, catturando il suo sguardo. bevve un sorso di caffè prima di sorridergli.

"buongiorno, giyuu," disse. "già in piedi?"

"si," disse, iniziando la colazione. "io, uh- ho deciso di fare visita. a lui."

tsutako impiegò un momento per capire di chi stesse parlando. "oh," disse solo. "vuoi che venga con te?"

"uh-uh," rispose, lasciando terminare la conversazione. tsutako gli lanciò uno sguardo preoccupato e pietoso, ma non volle costringerlo.

dopo aver terminato la colazione, tomioka torno in camera per cambiarsi e lavarsi i denti prima di uscire di casa. afferrò il telefono e cercò di spazzolarsi con le dita i capelli per poi arrendersi, salutando tsutako nel mentre usciva, scegliendo di non usare la macchina solo per oggi - pensò di mandare un sms a sabito per fargli sapere dov'era diretto, ma sapeva che non avrebbe dovuto. sabito riusciva sempre a trovarlo magicamente, così finivano per incontrarsi ancor prima di giungere a destinazione.

tomioka continuò a camminare lentamente e silenziosamente per la città, un luogo già in mente ma ancora riluttante a raggiungerlo effettivamente, come se avesse paura di incontrare qualcosa di diverso dalle altre volte o che qualcosa sarebbe cambiato una volta uscito, nonostante sapesse che non sarebbe successo. finì col fermarsi dentro un bar non molto tempo dopo che uscì di casa per raccogliere il coraggio, scegliendo di perdere tempo mandando alcuni messaggi a tsutako, shinazugawa o persino kochou, ma terminò tutto con un sospiro e la richiesta di un caffè.

non lo vedeva da otto mesi.

merda.

"merda." mormorò tra sé giyuu, imprecando sotto voce. la cameriera arrivò con il caffè non molto dopo.

dopo aver pagato, tomioka si fermo in un negozio di fiori per comprare due mazzi di fiori di ciliegio prima di recarsi al cimitero.

si fermò prima alla tomba di masachika, posizionando delicatamente i fiori davanti alla lapide e chiudendo gli occhi per una rapida preghiera. dopo che la preghiera fu finita, pulì la pietra e rimase lì per un momento, fissando le lettere d'oro incise sul granito nero, le parole "in amorevole memoria di masachika kumeno - 1999-2012" lo fissavano spettralmente ricordandogli che avrebbe avuto la sua età se la morte non lo avesse reclamato in così giovane età.

tomioka stette sulla tomba di masachika per almeno dieci buoni minuti prima di decidere finalmente di andare avanti, trascinando i piedi sulla neve, le mani tremanti sia per il freddo che per l'ansia mentre si dirigeva alla tomba successiva a cui avrebbe fatto visita, promettendo a masachika che sarebbe tornato più spesso. il sole era nascosto dietro le nuvole scure, la neve che cadeva dal cielo in minuscoli fiocchi di neve mentre camminava lentamente verso la sua destinazione finale.

contrariamente a quanto pensava, tomioka non incontrò sabito mentre andava al cimitero, ma finì per trovarlo già lì, ad aspettarlo sulla tomba a cui avrebbe fatto visita, in piedi sulla lapide di granito nero che lo guardava con occhi affettuosi ed un sorriso dolce.

"buongiorno, giyuu," lo salutò sabito, la voce suadente e gentile, le mani dietro la schiena. in questo modo, in piedi sopra la lapide, sabito era circa sessanta centimetri più alto di tomioka.

"non stare sopra la lapide in questo modo," disse tomioka una volta che gli si fu avvicinato, posando delicatamente l'altro bouquet davanti alla pietra nera. "è irrispettoso."

"lo è?" sabito chiese con finta innocenza, sorridendo. tuttavia, non saltò giù dalla lapide. "ti sei fermato prima da masachika?"

"mhm", concordò tomioka, gli occhi mentre pregava in silenzio. terminata la preghiera, voltò le spalle a sabito e si sedette sulla tomba, nella neve, poggiando la schiena sulla pietra. "come sapevi che stavo arrivando?"

"l'ho percepito", rispose semplicemente sabito, curvando il corpo in avanti e guardando tomioka dall'alto. tomioka alzò gli occhi al cielo e appoggiò il mento sulle ginocchia, di fronte alle pietre intorno a loro. "di', giyuu. che programmi hai per oggi?"

"fa freddo", rispose tomioka. "probabilmente resterò a casa. perché?"

"visto che sei in vena di visite, perché non ne approfitti per andare a trovare il vecchio e makomo? gli manchi, cavolo. sono passati sei mesi dall'ultima volta che li hai visti. makomo ha detto che ti farà il culo appena ti vede."

"hm", mormorò tomioka, rimpicciolendosi nella sua felpa con cappuccio a causa dell'aria fredda e della neve, riflettendo. "finché mi prepara una torta al cioccolato va bene."

"la conosci", ridacchiò sabito, bilanciando il suo peso sulla pietra solo su una gamba. "lei ti ama. noi tutti lo facciamo."

"hm", disse di nuovo tomioka, decidendo di stare in piedi prima che la neve potesse formare uno strato su di lui. una volta che si alzò e pulì i vestiti, sabito saltò giù dalla pietra ed atterrò sulla neve con un tonfo. "d'accordo."

quando tomioka si fermò davanti alla pietra che stava visitando e le lanciò un'ultima occhiata, sabito rimase in silenzio accanto a lui, le mani dietro la schiena ed un lieve sorriso sul volto.

"sei pronto a lasciarmi andare?"

tomioka fissò per un momento la lapide, poi si voltò a guardare sabito e di nuovo la pietra, mordendosi il labbro. "no", rispose, scuotendo la testa. "non ancora."

sabito gli rivolse un lieve sorriso di rassicurazione, lasciando che tomioka indugiasse. "va bene."

tomioka guardò sabito di sbieco, sentendo il cuore pesante sul petto, si sporse in avanti per pulire la pietra come aveva fatto con quella di masachika. dopo averlo fatto, si voltò per incrociare lo sguardo di sabito, che continuava a guardarlo con un tenero sorriso, e annuì leggermente. il sorriso di sabito si trasformò rapidamente in uno scaltro mentre si affrettava per tenere la mano di tomioka quando l'uomo si voltò, tornando alla tomba.

"di', giyuu. hai voglia di un frullato in questo momento?"

tomioka gli lanciò uno sguardo per nulla impressionato, "sta nevicando", disse, lasciando che sabito intrecciasse le dita mentre si allontanavano dalla tomba, abbandonando la lapide nera incisa con sofisticate lettere d'oro dietro.

"in amorevole memoria di urokodaki sabito - 1999-2012"

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