ᴘᴀʀᴛᴇ sᴇsᴛᴀ

384 20 10
                                    

vi consiglio caldamente l'ascolto della canzonenel mentre che leggete

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

vi consiglio caldamente l'ascolto
della canzone
nel mentre che leggete.

-

un'ora e sesso nella vasca dopo, tomioka si ritrovò sdraiato sul petto di sabito sul suo letto, sotto le coperte, ad ascoltare con gli occhi chiusi i dolci mormorii mentre il ragazzo dai capelli color pesca intonava le note di una canzone che suonava sul suo cellulare sopra il comodino.

tomioka non conosceva la band, ma apprezzava la melodia ed il suono rilassante della voce di sabito mentre cantava col cantante, la sua voce non più alta di un sussurro.

tracciava schemi invisibili sulla schiena di tomioka con la punta delle dita, così gentile da intontire giyuu che sentiva le palpebre appesantite dalla stanchezza; non era molto dopo mezzogiorno, ma il tempo stava iniziando ad essere più freddo e le nuvole nascondevano i raggi del sole, rendendo l'atmosfera ancora più accogliente e pigra di quanto non fosse prima.

"come ti senti, amore mio?" chiese sabito sussurrando, la voce poco più alta della canzone al telefono.

"hm," mormorò giyuu ad occhi chiusi, rannicchiandosi nel petto di sabito e seppellendo il naso nella curvatura del collo. "bianco - rosa."

sabito mormorò, baciando la sommità della testa del corvino e tenendolo più vicino dalla vita. "bene," disse. "anche io sono felice."

dopo ciò, caddero in un confortevole silenzio, e proprio mentre tomioka stava per arrendersi alla sua stanchezza e quindi addormentarsi, sabito gli sgusciò improvvisamente da sotto di lui e si alzò, facendo battere lentamente le palpebre di tomioka, per aumentare il volume del telefono.

"cosa stai facendo?" chiese tomioka, occhi socchiusi ed annebbiati per il sonno, guardando sabito allungare la mano verso di lui.

"dai," disse il pesca, "balliamo."

tomioka ridacchiò, imbarazzato. "io non ballo."

"tutti ballano," gli rispose, inarcando un sopracciglio. "devi solo ignorare ciò che gli altri pensano di te quando lo fai."

"sabito."

"dai, solo un ballo," insistette, imbronciato. "prometto di non arrabbiarmi se mi calpesti il piede."

giyuu sospirò, spostandosi per appoggiare il peso sul gomito sinistro, "a volte sai essere davvero fastidioso, lo sapevi?"

sabito sorrise: "certo che sì, è il mio fascino," disse, poi si inchinò esageratamente verso tomioka e gli porse la mano. "tomioka giyuu-sama. vuoi darmi l'onore di questo ballo?"

i cieli sono blu come noi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora