Cosenza contro le stalkers di Pomezia( scrittice cosentina)

3 0 0
                                    

Troppi misteri. Fitti intrighi e trame ordite senza freni. In fotografia Barbara De Grazia, scrittrice wattpad ossia Bella13Swan. Barbara De Grazia è il mio nome reale sulla carta d'identità elettronica. Non ho altri nomi
Ci concedono un giorno libero e ne approfittiamo per visitare la mia città natale: Cosenza.
Quando arriviamo, la prima tappa è sotto casa mia. Quella che è stata rubata durante la truffa della vendita.
Le Goblin la chiamano la loro vendetta.
Il pensiero è : "Le due penose ignoranti, hanno cercato una vendetta su una che neanche conoscono!"
Daniel al cellulare. Ha la voce alterata:"" "Quella vecchia puttana di Nikka, la sterile sgorbia adesso ha stancato. Ha problemi mentali evidenti e deve marcire in carcere. Lei e il fratello Nathan sono due pericolosi. Del progetto Buzz LIGHTYEAR non mi frega nulla. Questa prostituta si vende con gli amici del marito per portarli dalla sua parte. E poi la sputtanano raccontando la sua puzza vaginale di pesce marcio. Per non parlare delle ossessioni delle Goblin e dell'avvocato, il loro complice, quello con il naso lungo. È ossessionato dai vip. È un infelice quell'uomo. È omosessuale e non accetta la sua natura. È crudele. Il narcisismo patologico è una malattia mentale e come tale va riconosciuta.
È lui che fornisce le parrucche alle Goblin, è lui che ha fatto chiudere Estrella in quell'istituto. Offende e maltratta le donne, usa commettendo abusi il suo potere giudiziario per far del male.
Questo avvocato che tutti conoscono e che si finge amico, è di Cosenza ma lavora a Roma. Ha un fratello anche lui avvocato. Si occupa di adozioni internazionali. Non conoscono il rispetto. Agiscono solo nel male, minacciando una madre con il figlio minorenne. La spacciano per le Goblin. Queste due sono prostitute e stalkerizzano. Sono quattro anni e questa storia iniziata da Nikka non riesce a terminare. A seconda del ridicolo gioco di Nikka, pur di eliminare una rivale: Barbara diventa Nina, le due racchie Goblin o sua cugina Annalaura.
Non è nessuna di loro. Ieri su un mezzo pubblico è stata offesa da Alice Puzzarellis, una cicciona era sul mezzo, la PuzzaShine ha telefonato e ha iniziato ad urlare offendendo Barbara che suo malgrado ha udito le offese e poi ha iniziato a cantare come una pazza al cellulare! Loro offendono, minacciano lei e il figlio, ma i due avvocati delinquenti guardano solo se lei giustamente reagisce e risponde male! I maleducati sono i due nasoni avvocati. Sono ossessionati da lei, questa è la verità. Ne seguono la vita da anni. Stanno torturando! E questo per difendere due malate come le Goblin. Ti ricordo che in istituto con Estrella c'era una tizia bassissima e obesa che si faceva chiamare sia Rossella che Chiara. Figlia di delinquenti ignoranti del centro storico cosentino. Dove lo stesso truffatore ha un ufficio in Piazza Plebiscito."

Io e Tomazs ci voltiamo a fissarlo.
Con chi sta litigando?
Tomazs ne approfitta per domandarmi se ieri quel tizio sul pullman della Simet mi ha spaventata.
Abbiamo optato per un viaggio in pullman perché volevamo gustarci il tragitto, ma a pochi tratti dalla stazione Tiburtina, l'uomo ha iniziato a urlare ( tutto reale, non è frutto di fantasia. Era il 7 dicembre 2019)spaventandoci.
Una ragazza ha addirittura cambiato posto terrorizzata.
Urlava in preda ad una crisi isterica.
E picchiava una donna anziana seduta accanto a lui.
"Fatemi scendere! Sto male, cazzo, fermatevi!", urlava l'uomo. Naso lungo e lenti a contatto azzurre. I due autisti hanno provato a fermarlo, ma l'uomo ha minacciato anche loro.
Poi, girandosi verso di me ha urlato: " Puttana, hai casa e soldi, cosa vuoi ancora?"
Chi era questo esagitato?

Definito la marionetta delle Goblin.
Di Tomazs mi posso fidare.
Gli racconto di quando quest'uomo era seduto al tavolo del McDonald s di Cosenza poco distante da noi.
Ero con mio figlio minorenne, e lui si alzò a minacciarci.
Era ubriaco, puzzava di alcool e aveva ancora quelle ridicole lenti a contatto.
"Ti butto dalla finestra mostriciattolo! E tu puttana cosa hai da guardarmi?"
Lo fissavo schifata, e mi chiedevo piuttosto con chi litigasse prima di aggredire me e mio figlio!
Pochi minuti prima era seduto e batteva pugni sul tavolo. I dipendenti erano spaventati.
Io e mio figlio dovemmo uscire dal garage sotterraneo. Era quasi mezzanotte. E dovetti chiamare la polizia.
Era al cellulare con una tizia, le Goblin o Nikka, urlando: "Ma allora sei una puttana!"
Puzzava da far schifo.

I' ll Cross The Ocean to find your eyes again Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora