Si ritorna nel luogo dove si è vissuti. Ci si perde per altri motivi. Ma la strada giusta si trova sempre.
Il tour per Cosenza prosegue questa volta indisturbato.
Tomazs ci confida che l'Italia gli piace molto.
E che è rimasto incantato dall' acquedotto Merone.
Lo capisco, amo anche io quel posto.Daniel, approfittando di un momento di distrazione di Tomazs, è al cellulare con Jonathan, mi mostra l'edificio dove Estrella è finita a causa di Nikka.
" Vedi su in alto? In collina, quell'edificio giallo? Poco sotto il Castello Svevo!"
Nella foto si vede benissimo.Ci sta raggiungendo. Facciamo un'altra tappa per rifocillarci.
Ordino del succo d'ananas il mio preferito e un dolce.
(Foto e racconto di Barbara De Grazia)
Daniel non sta più nella pelle e chiede al nostro amico cosa si è detto al telefono con Jonathan.A quanto pare hanno parlato di lavoro.
E gli ha anche chiesto dove eravamo finiti.
Tomazs ci fa l'occhiolino: "Ovviamente non gli ho detto nulla!"Questa volta è il mio cellulare a squillare.
È Paris.
È arrabbiata perché l'abbiamo lasciata al lavoro, ma ovviamente ci sta raggiungendo a Cosenza.
Lo racconto a loro che scoppiano a ridere.
Paris è sempre la solita!Daniel e Tomazs parlano del loro lavoro, e mi raccontano di quando un loro collega, Alvar Lopez, aveva trovato un vero alligatore nel camper che usavano per spostarsi.
Nessuno ha mai capito come ci fosse finito lì.
"In realtà", dice Tomazs sbellicandosi, "il vero alligatore era proprio il regista!"I ragazzi mi propongono di restare in zona per andare a mangiare una pizza alla Strega.
Fuori fa ancora abbastanza freddo.
Tomazs controlla notifiche sul cellulare e trova Nina che ha postato una foto.
Inizia a borbottare, poi si gira verso di noi: "Jonathan è privo di gusto! È bruttissima davvero. Borse sotto gli occhi e soprattutto denti sporchi e gialli!"
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I' ll Cross The Ocean to find your eyes again
General FictionRacconto wattpad del 2017.Cancellato nel dicembre 2018. Lo sto riscrivendo in aggiunta a parti scritte precedentemente, quindi è in revisione. È un racconto in parte autobiografico dedicato a mio padre CESARE DE GRAZIA. Il mio nome è Barbara De Graz...