cap 8

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...persi l'equilibrio e caddi...

chiusi gli occhi aspettandomi l'impatto con il pavimento,
ma prima che potessi toccare per terra sentii due forti braccia afferrarmi saldamente...

così successivamente aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai a cinque centimetri dal viso di levi...

arrossii leggermente osservando la posizione in cui eravamo... le sue mani erano sui miei fianchi e i nostri nasi quasi si sfioravano...

levi sorrise e delicatamente mi aiutò a rialzarmi in piedi...

t/n: grazie levi- dissi guardandolo negli occhi

lui sorrise leggermente e poi posò lo sguardo sulla finestra che non ero riuscita a pulire...

t/n: penso che qui nessuno dei due sia in grado di arrivarci- dissi ridendo

lui si girò e mise il broncio per poi dire

levi: forse ho un'idea...- si avvicinò a me e si mise alle mie spalle prendendomi per i fianchi

t/n: ei ei ei che vuoi fare?! guarda che peso!- dissi io cercando di farmi mollare dal corvino

levi: ma che dici! e poi ci sono io- disse levi alzandomi per i fianchi avvicinandomi alla finestra

lo guardai per poi sorridergli...

t/n: va bene nanetto, come dici tu...

lui alzò gli occhi al cielo...

levi: non smetterai mai di chiamarmi così vero?- chiese alzando un sopracciglio

t/n: no mai- risposi sorridendogli e facendo l'occhiolino

levi sbuffò e così io tornai ad occuparmi della finestra pulendola...

t/n: fatto... puoi mettermi giù- dissi io girandomi verso il nanetto

levi: mmm non credo...- disse prendendomi meglio e posizionandomi a mo' di sacco di patate sulle sue spalle

t/n: hey! che vuoi fare?!

levi: shh mi sto vendicando!

sbuffai e alzai gli occhi al cielo mentre levi mi portava in giro per il corridoio sulle sue spalle... ad un certo punto si fermò e io mi girai per capire...

eravamo davanti la mia stanza

t/n: bene... ora posso scendere mi sta risalendo il tè

levi: uff va bene... ti è piaciuto il viaggetto?- chiese lui guardandomi e facendo una piccola risata

io scossi la testa e alzai gli occhi al cielo

t/n: sei proprio un nanetto rivaille

levi: mm senti chi parla guarda che nemmeno tu arrivavi alla finestra

t/n: si caro ma io sono una ragazza- dissi atteggiandomi

levi: tsk- disse poi il corvino voltandosi per dirigersi nella sua stanza

t/n: e un abbraccio per aver pulito quel porcile?- dissi con tono offeso e portandomi le braggia conserte al petto

levi: forse dopo- disse lui girandosi verso di me e alzando le spalle

t/n: forse dopo- dissi imitandolo

lui alzò gli occhi al cielo e poi se ne andò ma prima che entrò nella sua stanza si fece scappare un piccolo sorriso che soddisfatta notai

certo che dovete sempre provocarvi voi due eh

zitta tu

ahhh come devo fare io con te

Questione di sguardi (levi x fem-reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora