>18.🧡

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«Cazz.. ho tolto un bel po di roba che non mettevo più...» spalanco gli occhi guardando il mucchio di vestiti estivi sul mio letto.

Sto facendo il cambio stagione anche se non siamo ancora in estate. Mancano ancora maggio e i primi 20 giorni di giugno.

«Ho notato! Tranquilla, mi prenderò tutto io!» esulta entusiasta Melania.

Melania è una delle mie tante cugine, è qualche anno più grande di me ma siamo davvero tanto legate. Oggi è venuta qui a casa nuova per la prima volta, pian piano stiamo invitando tutti i parenti nella mia nuova dimora, e oggi è stato il suo turno. In verità l'ho chiamata a pranzo per passare del tempo insieme, non la vedevo da un po quindi ne ho approfittato; per giunta questo pomeriggio dovevo passarlo da sola, mamma e Domenico sono a lavoro e Lele è a casa dei suoi amici. Credo ritornerà tra poco.

«Vedi? C'è anche uno dei tuoi vestitini preferiti, più fortuna di questa..!» ridacchio.

«Spero non mi stia corto, ho qualche centimetro in più di te quindi ho paura di sfociare nel volgare.» dice pensierosa prendendo in mano il vestito.

Già, Melania ha avuto la fortuna di essere circa 173 cm di altezza, beata lei!

«Quando torni a casa provalo e poi fammi sapere, ma sicuramente ti starà bene!» le faccio l'occhiolino. «Prego cuginetta, scegli tutto quello che ti va, sai bene che le mie cose le tratto bene, è tutto come nuovo!» proseguo io con fare teatrale.

«Vero! Okay.. allora mi metto all'opera!» fa un mini applauso e comincia a rovistare tra i vestiti che ho messo da parte.

In poco tempo ha scelto un paio di pantaloncini, qualche maglietta crop a maniche corte, una giacca di pelle e dei vestiti ancora col cartellino vicino.
Si, compro davvero fin troppe cose, per fortuna era roba scontata, li avrò pagati all'incirca 7€ l'uno. Io e i saldi andiamo molto d'accordo!
Le prendo una busta per riporre tutto, poi mi annuncia che è arrivata l'ora di tornare a casa, quindi la saluto con un mega abbraccio e un bacio; dopo neanche mezzo minuto, ecco che ritorna il mio Lello!

«Marti annamo ar Mc?» chiede senza neanche salutare.

«Ciao anche a te eh!» lo riprendo e ridacchio. «Ma così a caso?» continuo.

«No, dai vuoi venire? Voglio passare un po di tempo con te prima che io me ne vada.» spiega.

Come?!

«Aspetta.. in che senso te ne vai?» alzo un sopracciglio.

«Vado ad esplorare Saturno.» mi sorpassa e va a posare le chiavi dell'auto sul tavolo del salotto.

«Dai fai il serioo!» lo rimprovero scoppiando poi a ridere.

«Domani vado da mia mamma per qualche giorno. So che è poco, ma vorrei passare del tempo da solo in tua compagnia.» sorride.

«Oh..si certo! Ma adesso? Cioè, andiamo adesso? È quasi ora di cena.» dico guardando l'orologio che segna le 19:57.

«Si, sei pronta o devi cambiarti?» domanda squadrandomi da capo a piedi. «Nah vai bene così.» afferma subito; «Tranne per le ciabatte!» ride di gusto.

«Lascia stare il mio micio!» lo guardo male puntandogli il dito contro. «Corro! Solo un attimo.» vado in camera da letto a mettere le scarpe e prendere una giacca.

Ritorno da lui e così andiamo al Mc, partendo con la sua macchina e sfrecciando per le strade di Roma.
Uffa però, non ci sarà per alcuni giorni e a me già manca adesso.🥺 Però sono contenta per lui, ha detto che andrà a trovare sua mamma e sua sorella, da come mi ha detto ha anche una nipotina di nome Giorgia. Che bello!
Quante cose sto scoprendo di lui, mi piace quando mi parla della sua famiglia e in generale di sé stesso e della sua vita. È interessante e io lo ascolto con molto piacere.

Il Mc è strapieno, è un miracolo aver trovato un posto per due; l'unica cosa negativa è che i nostri panini sono arrivati dopo mezz'ora, Lele è rimasto intrappolato nella fila per tutto quel tempo e io ora mi sento in colpa. Gli ho detto di volermi alzare io al suo posto, ma lui ha insistito a farmi rimanere lì e prendere tutto da solo, anche perché così avremmo rischiato di non trovare più quel misero tavolino per due. E su questo ha ragione.

«Senti, senza offesa per i tuoi nuggets ma è più buono il mio tasty bacon.» lo guardo di sottecchi.

«Stronza, i nuggets nse battono.» Lele mi fa una linguaccia e poi scoppiamo a ridere.

La nostra cena continua tra battibecchi divertenti, frecciatine e insulti; si, ci vogliamo davvero tanto bene ihihi.
Ne approfittiamo per fare un giro nelle strade della nostra amata città. Che bello vedere la gente passeggiare in gruppo, ridere, scherzare e dimenticarsi dei problemi della vita quotidiana. Solo a me tutto ciò dà quel senso di spensieratezza e tranquillità?

Non ho mai passato tutto questo tempo insieme a Lele, senza nessun altro, e devo dire che la cosa mi piace tanto. Sono felice in sua compagnia, mi piacerebbe che passassimo più tempo così, da soli, a divertirci in giro per Roma o in qualche altro posto. Mi ricorda tanto l'amicizia tra me e un mio ipotetico migliore amico, che mi è sempre piaciuto avere ma non ho mai avuto.

Ma si può definire "migliore amico" un ragazzo che ti fa venire le farfalle allo stomaco con un semplice sorriso?
Ripeto.
Cosa mi sta succedendo?
È forse un segno questo?

Sono le 23:40 e siamo tornati a casa da un po. I nostri genitori dormivano già appena io e Lele abbiamo varcato la porta di casa, avranno avuto una giornata impegnativa a lavoro forse.
Domani ce l'avrò anch'io a scuola, si salvi chi può!

«A che ora partirai domani?» chiedo al mio coinquilino intento a prepararsi un mini bagaglio a mano.

«Mattina presto, ma solo perché prima voglio passare al centro commerciale a comprare qualcosa di nuovo.» spiega chiudendo la valigia.

«Tutta sta valigia per quanti giorni?» ridacchio.

«Boh quattro, o poco più.. molte cose però sono per Giogió.» sorride da bambino tenero.

«Che zio dolce che c'ha sta Giogió!» gli butto le braccia al collo e lo abbraccio.

Lui ricambia la stretta. Gli do la buonanotte, ma quando sto per tornarmene in camera lui mi prende delicatamente per un polso.
Alzo un sopracciglio in segno di volere spiegazioni, tipo a dire «che c'è?».

«Ehm.. ti va di..» fa una piccola pausa; «..restare?» mi guarda.

«Restare?» ripeto scuotendo la testa.

«Si. Insomma, dormo meglio.. con te.» mi lascia il polso e accenna un sorriso.

«V-va bene, si.» balbetto quasi, e sorrido ad occhi bassi.

«Grazie.» fa un passo avanti e mi prende il viso tra le mani, mi posa un bacio sulla fronte e va a mettersi sotto le coperte lasciandomi spazio.

Rimango immobile di fronte a lui, in piedi.
Cavoli perché mi bloccooo.

<Forza, so che vuoi andarci!>
Si che voglio, però aiuto.. vai a dormire!
<Scusa ti lascio stare..>
Lol.

«Non avere vergogna però, altrimenti ce resto male!» mi prende in giro lui.

«Dai Lelee!» metto un finto broncio e poi rido di me stessa, seguita anche dalla sua risata.

<Il mio posto preferito
è accanto a te.>✨

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[Spazio autrice]:
Heila!
Non so voi ma io sto amando il fatto che i due protagonisti si stiano avvicinando sempre di più🥰
Presto arriveranno anche dei pov di Lele.. ne ho già scritti un paio!

Lasciate una 🌟 se il capitolo vi è piaciuto, ci aggiorniamo sabato!

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Quei dettagli di te🧡||Lele Giaccari.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora