Quei dettagli di te🧡||Lele Giaccari.

>44.🧡

Buongiorno da Londra e dalla pioggerellina mattutina! Indovinate chi stamattina voleva uscire in giro per la città e invece è costretto a rimanere a casa?
Esatto, io.
E anche Lele.
Uff, spero passino il fretta le prossime ore.
Comunque la casa è molto carina, è a due piani e ha un grande giardino tutt'intorno. Al primo piano c'è l'ingresso abbastanza spazioso, un living room, una cucina e una sala da pranzo; salendo le scale si arriva al piano superiore che comprende due bagni, due camere da letto e una specie di ripostiglio non molto grande. E infine ieri pomeriggio ho scoperto che si può salire fin sopra al tetto, a quell'altezza possiamo ammirare il bel panorama, gran parte della città imsomma, che bello! Qui siamo su una collina, un po più alta del resto di Londra, non siamo in capo al mondo ma il panorama è pur sempre bello.

Mamma e Domenico sono molto contenti della nostra visita, peccato che lavorino gran parte della giornata, tornano a casa ogni giorno alle 5:30 del pomeriggio e sono in azienda dalle 8 del mattino. Stamattina volevamo alzarci per salutarli prima del lavoro ma io e Lele dormivamo come due sassi:( ieri il viaggio ci ha stancati abbastanza, eppure all'inizio non sembrava così straziante la cosa.

«Lelooo mangiamo?» urlo dal piano di sotto per farmi sentire.

Si, abbiamo i vicini di casa ma sono lontani qualche metro, qui è una schiera intera di case e villette ma ognuno se ne sta per i cavoli suoi.

«Andiamo? E dove?» domanda titubante affacciandosi dalle scale mentre si asciuga il viso con una tovaglietta.

«Da nessuna parte con la pioggia. Ho detto mangiamo?» scandisco bene l'ultima parola.

«Ah...si, certo, che ti va per colazione?» sorride e mi raggiunge.

«Pensavo alla colazione americana, non mi va nulla di dolce, che dici?»

«Va bene. Papà e tua madre avranno uova, bacon e pane da tostare?»

«Aspetta...» andiamo in cucina e inizio a rovistare in frigorifero. «Uova e bacon sono qui!» li prendo e glieli mostro vittoriosa.

«Si stanno americanizzando sti due!» ride di giusto. «Chissà dove sta il pane da toast.» inizia a sbirciare in ogni cassetto e anta della cucina.

«Prova in quelli in alto.» propongo.

«No, eccolo qua, giusto quattro fette.»

«Magari più tardi usciremo a comprare qualcosa, ci sarà un supermercato qua vicino?»

«Sicuramente. O almeno spero.» sospira divertito mentre va alla ricerca di una pentola.

«Che fai? Prepari tu?» mi alzo sulle punte dei piedi e lo bacio sulla guancia.

Lui ricambia sulle labbra.

«Si, tu prepari la tavola?» sorride.

«Okay..anche se ho dimenticato dove si trovano le posate..» inizio a cercarle nei cassetti sotto ai fornelli.

«Che scema! Te dormi ancora me sa..» mi prende in giro intanto che prepara le uova strapazzate.

«Mi sa di si..» sbadiglio. «Se continua a piovere giuro che mi rimetto nel letto a dormire.» prendo qualcosa da bere e la porto in tavola.

«Ti imiteró allora.» fa l'occhiolino.

Lele porta ai nostri posti due piatti con le uova strapazzate e il bacon arrostito, e io di fianco ripongo due fette di pane ciascuno, appena tostato.
La colazione americana(?) è molto più saziante, e quasi la preferisco alla classica italiana dolce, piena di zuccheri ed energia che si brucia velocemente, molte volte anche poco nutriente.
Chissà, magari tornando a casa prenderò il vizio di alternare tra colazione salata e dolce.

.

.

«Cosa ce ne facciamo questo pomeriggio?»

«Andiamo a fare la spesa come due sposini innamorati.» propone lui con la testa nel mondo dei sogni.

«Tutto qui? Qualcosa di più produttivo?» sbuffo e gioco con la lampo della felpa.

«Pioverà anche sto pomeriggio, quindi direi quasi nulla. Forse per la spesa dovremmo aspettare che tornino papà e Adriana.»

«Ancora pioggia? Ne ho già abbastanza, stop!» faccio finta di svenire accasciandomi sul letto.

«Domani annunciano bel tempo, quindi programmiamo qualcosa per domani pomeriggio.»

«Andiamo al negozio enorme degli M&M's?» chiedo elettrizzata e speranzosa.

«Perfetto, sarà la nostra prima tappa! Poi vediamo tutto il resto..»

«Non dimenticarti del famoso giro sulla ruota panoramica.» gli punto il dito contro mettendolo in guardia.

«Sissignora.» alza le mani al cielo sorpreso. «Ti porterò anche là.» sorride.

Ricambio il sorriso e ci baciamo.

«Quindi per oggi?» chiede lui a sua volta.

«Se siamo costretti a rimanere a casa io direi maratona dei Fantagenitori!» mi precipito al piano di sotto e lui mi raggiunge sul divano nel living room.

Preferisco questa TV, sembra un maxischermo talmente che è grande! Quella in camera invece è più piccolina, credo che la utilizzeremo davvero poco e niente.
Ehm, si.. per motivi che vi lascio immaginare, forse.
Che degrado HAHAHAHA, si scherza friendss.

«Non t'ho detto né si né no, cosa ti fa pensare che io voglia vedere due ore intere i cartoni animati, se non di più?» Lele mi guarda e alza un sopracciglio.

«Il fatto che tu mi abbia seguita fin qui senza ribattere.» rispondo orgogliosa intanto che accendo il tutto.

«Non mi hai dato il tempo di rispondere.» incrocia le braccia al petto.

«Potevi anche non seguirmi.» lo guardo male.

«Sto scherzando scema, metti i cartoni animati adesso.» mi abbraccia e io mi accoccolo al suo petto.

Dopo due ore e mezza trascorse a guardare i Fantagenitori, mia mamma e Domenico ci ritrovano sul divano mezzi addormentati, mentre fuori la pioggia continua a ticchettare sulle tegole dei tetti, sulle strade e qualsiasi altra cosa si trovi al di sotto di essa.
Peccato che siano già andati loro a fare la spesa, io e Lele volevamo renderci utili in qualche modo...
Così ci mettiamo subito all'opera e sistemiamo tutto nei rispettivi scaffali o cassetti della cucina.
Mamma stasera vuole preparare un piatto londinese, è qui da quasi due mesi e già ha reso sua la cucina del posto! Quale delizia ci preparerà mai? Lo scoprirò stasera a cena!

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[Spazio autrice]:
Ciao ragazze! Il prossimo capitolo uscirà domani nel tardo pomeriggio, per la settimana prossima vi avviserò con un piccolo annuncio.

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