Capitolo 1
Pronta, era pronta..
Gli ingredienti dosati alla perfezione e gli incantesimi erano stati pronunciati, ora mancava solo l'atto finale, i sette prescelti.
Era perplesso per questa scelta decisa dal signore Oscuro, il futuro del mondo magico affidato a sette stronzetti figli di papà, piccoli boriosi ma che potevano essere altrettanto letali.
Di questi, nel folto gruppo di ventunenni, i tre che più lo impensierivano erano il trio al rovescio, ovvero il Silver trio, Nott, Zabini e Malfoy.
I più infidi, subdoli ma senz'altro i più intelligenti che la casa del potente Salazar avesse sfornato.Se li avesse dovuti descrivere, di loro avrebbe detto:
tutti e tre con una intelligenza decisamente superiore alla media, arguti e con le caratteristiche che tanto amava il fondatore della casa serpeverde, pericolosi quanto può essere una serpe.
Nott dal viso d'angelo, ma dal cuore nero e perverso.
Zabini dai modi gentili, che avrebbe incantato chiunque, ma con uno scatto degno del più letale dei serpenti.
Malfoy, lui era pericoloso e basta.
Prendeva senza chiedere e calpestava senza pietà. il suo solo credo era: “io sono Malfoy il resto è feccia.”Con passo lento, attraversò i corridoi bui, in mano la pozione, ora serviva solo l'ultimo ingrediente, sette gocce del sangue del signore Oscuro.
Alla sua vista, l'uomo dal viso serpentino gli fece cenno di entrare.
- E' pronta? -
- Si, mio signore, manca solo il vostro sangue - disse atono Severus con il capo chino e la fiala protesa verso di lui.
- Bene, va pure, ma vedi di non mancare domani sera, mi servi per recitare le formule. -
- Come desidera - e retrocedendo, sempre con lo sguardo verso il basso uscì.
Severus Piton ne aveva viste succedere molte di cose insolite da quando era al servizio dell’Oscuro, ma questo era oltre le sue aspettative.
Non sapeva cosa pensare del piano di suo signore, ma certo le vite di molte persone ne sarebbero state sconvolte.
Con il cuore pesante si chiese cosa ne avrebbe pensato Silente, di certo avrebbe avuto qualcosa di estremamente illuminante da dire, avrebbe voluto poterlo ascoltare…Bella entrò senza bussare nella camera del nipote, quella mattina era decisamente felice e canticchiava sottovoce, mentre apriva le pesanti tende senza delicatezza alcuna, irrorando la stanza di luce.
- Sorgi e splendi nipote, oggi è un gran giorno. - Mettendosi il cuscino sul capo, Draco maledì sua zia che non conosceva la discrezione.
- Forza pigrone, alza quelle tue chiappe ossute, ti devi preparare - riprese a trapanargli il cervello con quella voce cantilenante e stridula.
Merlino, cosa avrebbe dato perchè qualcuno la facesse tacere.
Anche se malvolentieri, doveva portarle rispetto. Era la sorella di sua madre. Si chiese se per caso sua nonna non l’avesse generata con un amante e non con suo marito, visto quanto era diversa da sua madre sempre così compita ed elegante.
- Zia Bella, se volete lasciarmi solo, vi raggiungerò a breve. – Borbottò, cercando di liberarsi di lei.
Invece di uscire, la donna si sedette scomposta su di una poltroncina, e giocherellò con la sua bacchetta, senza togliergli gli occhi di dosso.
- Oh caro, non mi sconvolgo per così poco, non dirmi che sei in imbarazzo? - Disse stuzzicandolo, fissandolo ostentatamente con aria di sfida.
Era convinta di metterlo in difficoltà e si divertiva un mondo a farlo.
STAI LEGGENDO
Serva Di Un Solo Padrone. (Dramione)
Fanfictionin un mondo oscuro fatto di sangue, padroni e asserviti, dopo la morte di Harry Potter, Voldemort gioca a fare Dio con il mondo. Ora una nuova contorta idea è balenata nel suo cervello corrotto. A farne le spese sette giovani rampolli di nobile sang...