Primae noctis.

712 25 1
                                    


Capitolo 3.

Con la coda dell'occhio aveva visto Draco salire l'imponente scalone in marmo.

Hermione con passo lento, come una condannata diretta al patibolo, lo seguì, o almeno cercò, ma lui era come svanito, risucchiato nei meandri di quei bui corridoi.

Si girava su se stessa, non sapeva dove andare e quale fosse la porta, dietro la quale lui era scomparso.
Quella casa era come un labirinto, incerta si fermò, guardandosi intorno.

- E ora? Accidenti, potevi anche aspettare - brontolò fra se e se, maledicendolo in silenzio.

Una voce la fece trasalire, nel buio apparve il suo ex professore.

- Persa?! -

- Mi.. Mi ha spaventato professor Piton, si, mi sono persa. – Ammise con un filo di voce.

- Prima porta in fondo al corridoio, ma da domani verrete spostati - disse quasi fosse ovvio. Lei ringraziandolo si girò, per dirigersi verso quello che considerava la più crudele delle torture, ma l'uomo, prima di sparire con uno svolazzo di mantello, le consigliò

- Cerca di non fare l'eroina. Per una volta, pensa a te stessa e vedi di non irritarlo, e forse la vita non sarà così pessima con lui. Buona fortuna. – Come al suo solito Piton era stato asciutto e secco. Non si sprecava in lunghi discorsi, non era da lui.

" Wow, mi ha messo in guardia dal suo figlioccio. Deve stimarlo molto " pensò sarcastica.

Bussò alla porta ed ad un secco

- Avanti -  spinse la pesante anta,  e per un momento fu sul punto di girarsi ed uscire.

Malfoy era completamente nudo ed usciva dal bagno, asciugandosi con una morbida spugna.

Cercando di distogliere lo sguardo arrossendo, entrò e rimase sulla porta impalata, non sapendo bene come comportarsi.
L’istinto era girare i tacchi e fuggire.

Lui lanciandole addosso l'asciugamano, con aria di chi non voleva essere interrotto mentre stava per fare una dichiarazione, diede forma ai suoi pensieri sputandoglieli addosso.

- Alla buonora, pensavo di dover mettere in atto le mie minacce. Allora mettiamo in chiaro un paio di cose : non ti considero mia moglie, ma solo una serva con privilegi, quindi non illuderti di godere particolari attenzioni da parte mia.  Mi dovrai rispetto e deferenza, per te è un onore essere al mio " servizio ". Io ho potere di vita e morte su di te, non scordarlo. Se ti dico salta, tu devi chiedere solo quanto in alto. Ogni disubbidienza verrà punita. In pubblico starai sempre un passo dietro di me, dovrai capire al volo quello che voglio e quando lo voglio, mi servirai e i nostri contatti si limiteranno al copulare per la procreazione. Quindi niente lamentele o piagnistei, non li tollero! - Poi girandosi la guardò, e vide che aveva ancora il capo chino, ghignò per la sua pudicizia e riprese cercando di ferirla,  - Non mi piacciono le donne sporche e trasandate, quindi vedi cosa puoi fare per quel nido di uccelli che hai in testa. Il resto te lo spiegherò man mano. Sorridi, avrai una lunga vita al mio servizio mezzosangue. Ah ultima cosa, dormirai sul divano, mi da fastidio condividere il letto con qualcuno, se non per farmi una sana scopata. Ora va a farti una doccia, assomigli all'elfa di mia madre. - Aveva parlato con tono freddo, come se lei non avesse nè un cuore, nè un anima. Solo una lunga tirata per definire i limiti del suo posto e del suo ruolo. “Nel corso degli ultimi anni devo dire che è peggiorato” pensò lei che, sempre a capo chino, ma solo per evitare di rispondere e dargli la soddisfazione di punirla, si diresse in bagno. - Un ultima cosa - disse lui, questa è la più importante - Non amo che qualcuno mi contraddica e la pazienza non è qualcosa d contemplato nel mio vocabolario. - Hermione era oramai satura e, sbattendo la porta dietro le spalle, gli urlò

Serva Di Un Solo Padrone. (Dramione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora