13• Capitolo

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Quella fu la prima mattina, in un'intera settimana, in cui mi svegliai da sola. E infatti fu una mattinata egregia.
Non fui disturbata da nessuno, fino all'ora di pranzo: prima dalla consueta chiamata giornaliera di Kyle e poi da una chiamata da parte di Maddie, che mi avvertiva di aver passato una serata fantastica e che avrebbe voluto portami a conoscere le sue amiche. Al che mi spaventai. Non ero brava a socializzare. Lei era stata un'eccezione straordinaria. Ma mi aveva assicurato che erano delle brave persone, due delle quali sue cugine, nonché sorelle tra di loro, e quindi accettai.
Quel pomeriggio tentai di vestirmi nel modo più decente possibile, per non fare brutta figura. Misi una gonna bianca con dentro una maglia elegante nera e un paio di tacchi neri.
Ma quando arrivò Maddie con le sue amiche, mi resi conto di non poter star vestita nel modo più sbagliato.
C'era una ragazza dalla folta chioma rossa, che sembrava più un arancione molto acceso, che aveva un jeans e una canotta nera, semplice.
Quella che dedussi fosse la sorella minore, vista la somigliante chioma arancio, aveva una canotta nera, con su scritto qualcosa sopra, sotto uno strano pantalone molto largo, fucsia zebrato.
Una ragazza dai capelli molto chiari, con sfumature bionde, invece aveva un top che la lasciava praticamente nuda, con dei pantaloncini (per esagerare) bianchi.
L'ultima, la bionda, sembrava la più elegante, aveva una maglietta bianca, con sopra una giacchetta nera e dei pantaloni giallo chiaro.
Le due sorelle avevano delle converse nere. Quella mezza nuda, dei tacchi enormi (ti pareva...). Mentre la bionda, ovviamente, aveva dei tacchi molto più belli dei miei.
Mi fissavano... Ed erano inquietanti.
Guardai anche Maddie, lei aveva un cappottino, nonostante il caldo infernale di fuori, con dei pantaloncini con le calze e una maglia decorata, ai piedi aveva degli scarponcini.
Maddie mi fissò confusa. -Cos'hai addosso?- mi chiese, facendo gesti con le mani.
-Indumenti?- "...Quelli che non ha la tua amica!" Volevo aggiungere, ma lo tenni per me, le ragazze accennarono un sorrisetto.
-Ti conosco da meno di una settimana, ma lo so persino io che tu non ti vesti così.-
-Volevo sembrare un pochino più civile, però ho appena capito che non serviva, a quanto pare...- accennai anch'io un sorriso. Maddie scosse la testa, ridendo e mi trascinò verso la rossa arancione. -Deborah lei è Frances. Frances lei è Maddie.- fece le presentazioni.
Poi mi trascinò dalla sorella della rossa arancione. -Deborah, Martine. Martine, Deborah. Che per la cronaca sono le mie cugine.- spiegò e poi mi trascinò dall'altra con le sfumature in testa... -Deborah, Claire. Claire, Deborah.- ... E dall'altra ancora. Appena le fui vicina, mi resi conto di non averla vista bene in faccia, infatti precedetti Maddie che stava che presentarci. -Joanna!- lei mi guardò bene e i suoi occhi si spalancarono. -Deborah!- ci abbracciammo e quando ci staccammo, fissammo Maddie. -Già... Vi conoscete?- chiese, un po' stranita.
-Certo! Ci siamo conosciute al campo scuola estivo, da bambine, non è così, Banana?- disse e anche i miei occhi si spalancarono. -Dio, te lo ricordi ancora? Ciliegia!!- ridemmo insieme, mentre le altre tre scoppiarono a ridere insieme a noi. Maddie ci fissava ancora stupefatta. -Non farci caso, al campo eravamo migliori amiche... E ci davamo nomi... Il mio era Banana..- risi e a poco a poco iniziò a ridere anche Maddie. -Tu hai una faccia da Pesca. Benvenuta tra noi.- allargai le braccia, per indicare qualcosa di grosso, anche se eravamo solo io e Joanna. -Bene, ora che ci conosciamo tutte, che ne dite di uscire un po'?- propose Maddie. Io guardai in basso e decisi che probabilmente era meglio se mi fossi cambiata. -Solo un attimo e torno, mi cambio!- dissi, ma Maddie mi tirò per il braccio. -Dai che stai benissimo! E poi è tardi, sono due ore che stiamo qui!- disse, volevo aggiungere che erano qui da neanche dieci minuti, ma rimasi in silenzio.

***

Dopo un viaggio in auto, che sembrava non finire mai (per colpa della minuscola macchina di Maddie, con dentro sei persone, o forse perché avevo una rossa in braccio che cantava Eminem insieme a quella con le sfumature in testa, di cui non ricordo il nome), finalmente arrivammo.
Ci trovammo davanti a... Un albergo? Sì, un albergo...
-Perché siamo in un albergo...?- chiesi.
-Perché questo albergo è il nostro punto di riferimento!- disse... Sono tanto cattiva se non mi ricordo i nomi di queste ragazze...? Io guardai la rossa confusa.
-Non so come spiegare! Io e Maddie siamo cugine... E i nostri nonni hanno questo albergo e quindi... Stiamo sempre qui!- continuò la rossa... Oh, okay, iniziai a capire...
-Ma... Quindi... Tipo... Che facciamo adesso...?- chiesi, perché, a quanto pareva, ero l'unica all'oscuro. Non che ci fosse da meravigliarsi, le avevo appena incontrate, però...
-Stasera c'è una festa! E tu sei già pronta, quindi, ora entriamo, noi andiamo a prepararci e tu ci aspetti nella hall, okay? Okay.- poi Maddie uscì dalla macchina e uscii anche io. Mi meravigliai di tutta la sfarzosità dell'hotel, ovunque c'era scritto 'Boardwalk Hotel' carino come nome, non originale, ma carino...
Le ragazze sparirono subito dopo avermi abbandonata su un divanetto di pelle color oro, come più o meno tutto lì dentro.

***

Dopo mezz'ora d'ora non riuscivo più a tenere le palpebre aperte, dopo tre quarti d'ora era già nel mondo dei sogni.
Almeno un'ora dopo si degnarono di scendere... Vestite uguali, solo un po' più truccate... Già.
-Ma avete aiutato qualcuno a partorire?! Perché non siete ancora pronte?!- urlai, non in faccia a una specifica.
-Calma, è che sono successi dei casini, però siamo pronte, dai andiamo nella sala!- mi accarezzò entrambe le spalle Maddie, come per rassicurarmi. Le seguii nella sala, continuando a pensare che in un ora sarei uscita da quella stanza aggiustata come Megan Fox, e non come il suo cane deforme. Senza offesa per le ragazze, però... E che cazzo!
Appena entrate nella sala, musica da vecchi ci assalì.
E continuò così per mezz'ora, dopo aver preso posto al tavolo, aver mangiato il secondo e provato svariate volte a uscire da lì, il mio eroe (la rossa), si alzò e andò dal dj, chiedendo canzoni più movimentate. Pochi secondi dopo dalla casse uscirono le prime note di Bailando, urlarono tutti quanti e si precipitarono in pista, tutti tranne me. Ero stanca di sentire quella canzone ovunque, in macchina, in televisione, in radio. Così rimasi seduta al mio posto, stranamente rimase anche Maddie che subito mi chiese: -Tuo fratello ti ha parlato di me...?- non sapevo che cosa risponderle, se le dicevo la verità ci sarebbe rimasta malissimo, visto che Luke non ha minimamente accennato a lei, le avessi mentito ci sarebbe rimasta ancora peggio, allora decisi di dirle una mezza verità. -Non l'ho più sentito da ieri.- non era del tutto falso, anche se vivevamo insieme, stavamo stravaccati tutto il giorno sul divano e le uniche frasi che ci rivolgevamo erano: "Mi passi il telecomando?" "No". Maddie rimase delusa dalla mia risposta, ma non del tutto, perché poi mi prese per il polso trascinandomi in pista, facendomi anche sbattere contro una pianta, accanto al dj. Mi guardai un po' attorno, in pista c'era chiunque, dagli anziani che si muovevano meglio di me alle bambine che sembravano delle puttanelle. Dagli uomini trascinati in pista dalle loro donne a Kyle e David. KYLE E DAVID?! Merda. Da quand'è che sono amici?! Mi nascosi dietro la pianta, come solo un cazzo di agente segreto sa fare e cercai di uscire dalla sala, ma appena raggiunsi l'uscita, andai a sbattere contro un muro di muscoli.
"Fa che non siano loro. Fa che non siano loro."
E credo che il Signore mi ascoltò, perché dietro di me trovai solo un figo. Non ai livelli di Ian, ma di certo non molto più in basso. Capelli biondi e occhi verdi. Solo questo mi bastò per decidere di portarlo a letto. -Vuoi svignartela anche tu, eh? Posso farti compagnia?- mi chiese, sorrisi e prima che potessi rispondere, da dietro di me apparì la rossa. Ma come cazzo si chiamano ste ragazze?! -Adam, mi dispiace, questa volta no. È qui con noi. Sparisci.- detto questo mi trascinò via da quella visione celestiale. Mimai uno 'scusa' con le labbra e il ragazzo sparì dalla mia visuale. Mi girai verso la rossa e strabuzzai gli occhi. -Perché l'hai fatto?!- stavo per urlarle contro, ma mi trattenni guardando tutte le persone che c'erano.
-È mio fratello, lo conosco, lascialo stare, credimi, è meglio.- e poi tornò a ballare, ma non prima di aver tentato di tirarmi con lei.
Mi ritrovai a pensare che erano così diversi, era abbastanza strano che fossero fratelli. Però anche io e mio fratello eravamo molto diversi, quindi non ci pensai troppo.

***

La serata filò liscia, cioè, io attaccata a una pianta che tentavo di infilzarmi con una forchetta e quelle cinque a ballare.
Quei due rincoglioniti di Kyle e David non si accorsero di me.
Avevo anche chiesto a Maddie i nomi delle ragazze, che mi ero prontamente scritta sulla mano.
Però, quando verso la fine della serata, le ragazze si avvicinarono a me, mi preoccupai e notai anche che erano solo quattro.
-Ehy, Deb! Andiamo in bagno?! Dai andiamo, è di là!!- mi incitò Maddie, però, prima, mentre tentavo di strozzarmi con la borsetta Joanna, avevo anche girato un po' per la sala, sempre tentando di non farmi scoprire dai due coglioni, e avevo visto che il bagno era dalla parte opposta a quella da loro indicata. -Ma non era da quella...- e mentre lo dicevo iniziai a girarmi, ma mi si parò davanti Joanna e Martine. -È rotto quello!- disse la piccola rossa. -Ma no! Ci sono and-...- iniziai di nuovo a girarmi, ma arrivarono anche Frances e Maddie che tentarono di portarmi fuori dalla sala. Girai la testa, ma nulla, c'era Joanna da un lato e la piccola rossa dall'altro. Stufa e curiosa (perché chiaramente non volevano farmi vedere cosa c'era dietro), mi liberai dalla loro presa e corsi verso il centro della sala. Però mi fermai all'improvviso nel bel mezzo della sala, mentre gli anziani che ballavano il tango mi venivano addosso.
Avevo già visto la stessa scena in discoteca. Ma, non lo so, stavo iniziando a provare qualcosa per quel ragazzo e dopo la passeggiata pensavo che per lui fosse lo stesso. Ma a quanto pare non era così. Ed è ancora più doloroso quando sono due persone che conosci, a baciarsi infondo alla sala. Sì, perché infondo alla sala, c'erano Claire e Ian che si scambiavano saliva.

Maledettamente StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora