8• Capitolo

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-SVEGLIA! SVEGLIA! SVEGLIAAA!- Qualcuno mi urlò nelle orecchie e subito dopo un secchio d'acqua gelida mi arrivò addosso. Mi alzai di scatto e davanti a me c'era... Ian? Cosa?! Cazzo ma tutti in camera mia stanno? Io sto in intimo, cazzo! Bene, da domani chiedo un pigiama a nonna e mi cambio solo in bagno. Mo' che cazzo voleva questo. -Ma che ti sei fumato?! Roba forte immagino. Esci da camera mia.- Lui mi guardò divertito, soffermandosi sul mio davanzale, mi alzai di scatto le lenzuola, che erano bagnate, quindi non coprivano un granché attaccate alla mia pelle. -Ma come, prima, dici che esci con me e poi mi cacci da camera tua? Eh, no, non va bene.- Sbiancai. -Cosa? E chi di avrebbe detto questa cazzata?!- Bene, sicuramente Kyle l'ha detto a Luke, che l'ha detto a Ian, che ora è qui davanti a me. Sempre meglio di David, mi sa di psicopatico quel ragazzo. -Oh, nessuno, solo tuo fratello con un altro tipo che sembrava mi volesse uccidere.- E sono diventati due gli psicopatici della mia vita. -Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo.- Mi alzai non curandomi del fatto che ero in mutande, mentre Ian continuava a guardarmi il culo. -Tu che hai risposto? Quando te l'hanno chiesto?- Continuai a camminare avanti e indietro per la camera. -Ho risposto di si.- E fece un sorrisetto malizioso. -Me l'hanno chiesto poco fa.- Pensa Deborah, pensa. -Devi far finta che usciamo insieme.- Pensa meglio, Deborah. -Prima però voglio fare un accordo.- Che cazzo vuole adesso?! -Allora prima di tutto. Me la devi dare. Sempre e comunque. Secondo. Devi dirmi il perché. Terzo. Posso baciarti e toccarti dove voglio in pubblico. Accetti?-. Ma vaffanculo. -Allora, no, si e no. Ecco la mia controproposta. Allora. Posso darti al massimo un bacio in pubblico e in privato puoi solo guardare, senza toccare. Accetti?- Dissi imitando la sua voce. -Solo per l'inizio, Grayson, poi sei tu che mi pregherai di farlo. Accetto, ma ora dimmi il perché.- Devo dirglielo per forza? -Allora, c'è uno stalker, quello che prima ti voleva uccidere, che per forza mi vuole scopare. La tua è solo una scusa. Ora perdonami ma scendo, che ho fame.- Stava per dirmi qualcosa ma gli chiusi la porta in faccia e andai in cucina. Senza curarmi di chi ci fosse aprii il frigo. -Che vista!- Mi girai all'improvviso. Ma è un hobby guardarmi il culo?! Presto diventerà uno sport olimpico. -Ma che cazzo?!- Kyle. Lo sapevo che era lui. -Perché sei nella mia cucina?- Tutti oggi dovevano capitare?! -Se dormi sempre così dovrei venire più spesso... Comunque ho parlato con "quello con cui esci"- Disse facendo le virgolette -E allora? Pensi me ne fregi qualcosa?! Me ne fotto altamente di ciò che fai.- Oggi che sono in mutande in casa si presentano cani e porci. -Comunque non mi piace tanto, sono meglio io... Dovresti uscire con me.- Sta guardando quel panino con parecchio interesse. -Secondo me, staresti più a tuo agio uscendo con quel panino...- Si formò un sorriso su quella faccia di cazzo. È un sì? -Simpatica, come sempre. Comunque ho deciso di non uscire dalla tua vita. So' che esci con quello ma non mi interessa più di tanto, quindi ti starò appiccicato, aspettando che vi lasciate.- Ah, ma non molla? Poi un braccio si posò sulla mia spalla. Ian. -Stai tranquillo non ci lasceremo tanto facilmente, vero piccola?- E fece un sorrisetto. Piccola lo vai a dire a tua sorella. Tolsi il suo braccio dalle mie spalle e mi limitai ad annuire facendo un piccolo sorrisetto. Ricevendo uno sguardo omicida da entrambi. Da Kyle, ho capito, ma da Ian? Non è colpa mia se si prende troppe confidenze, il suo braccio sulle mie spalle non lo voglio.

Ho il presentimento che sarà una lunga estate.

Maledettamente StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora