4• Capitolo

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Mi prese per il polso e mi girò, ce l'avevo a 2 centimetri dal viso, riuscì a liberarmi e lo guardai male ma lui mi sorrise, stavo per svenire "Mi ha sorriso!" No! Non devo far notare che m'interessa ancora. Continuai a guardarlo male e visto che nessuno parlava, iniziai a parlare io.

-Che diamine vuoi, Meet?- Dissi acida.

-Così acida già di prima mattina?-

Mi girai e feci per aprire la porta e di nuovo mi prese per il polso e mi girò, aveva una stretta così fottutamente forte! Faceva un male cane, stavo per fare una smorfia di dolore quando sentì qualcosa di caldo sulle mie labbre, aprì gli occhi e lui era vicino, troppo vicino, sentivo il suo respiro. Nonostante tutto era piacevole ma poi sentì qualcosa picchiettare sulle mie labbra, a quel gesto indietregiai, lui mi guardò confuso.

-Ma che cazzo fai?!? Ripeto. Cosa vuoi?- Quasi urlavo

-Scusa, pensavo che tu...- Non lo lasciai finire

-Io cosa? Pensi che il mondo debba inginocchiarsi a te!- Lo spostai, mi misi le cuffiie alle orecchie e iniziai a vagare per la città. Senza neanche accorgermene erano diventate le 21, corsi verso casa e lui era ancora lì davanti, con nonchalance lo evitai e cercai di entrare, ma lui non mi lasciò entrare, lo guardai con sguardo omicida e lo spostai, ma mi prese il polso, di nuovo, no!

-Ho sentito che ti trasferirai..-

-Bravo, ora vuoi un biscotto?-

-Simpatica, comunque dove ti trasferirai?-

-Visto che sei così bravo a scoprire le cose perché non lo scopri da solo?-

-Ma andiamo..- Non lo lasciai finire e entrai in casa, sentì solo uno "Scusa", mi battè forte il cuore stavo quasi per piangere ma arrivò mio fratello. Mi guardava confuso

-Cos'hai? Ehy, ma hai gli occhi lucidi!- Disse abbastanza confuso

-Non ho niente, ok? Lasciami in pace! Tu non devi uscire? Vattene!- Mi guardò ancora più confuso

-Uscire? Diamine sono le 21.30. Vai a vestirti!- Mi spostò e guardò all'occhiolino della porta poi continuò -Chi è quello fuori? Lo conosci? Hai gli occhi lucidi per colpa sua?- Mi guardò quasi incazzato.

-No, smettila! Fatti i cazzi tuoi! Non hai ragione di fare tutto ciò che vuoi! Fanculo!- E corsi di sopra con le lacrime agli occhi! Mi rimbobava in testa quello che aveva sussurato "Scusa". Perché mai mi aveva chiesto scusa? Che voleva? Ah, non avevo tempo per pensarci, tra 30 minuti dovevamo partire per l'aereoporto e mamma e papà non sono ancora arrivati. Andai in bagno e mi feci la doccia. Mi misi solo un asciugamano per le mani non trovando quello normale, tanto in casa c'era solo Luke. Uscì dal bagno con i capelli bagnati e andai in camera mia, fiondandomi dentro l'armadio.

-Hey, bellezza.- Mi girai spaventata e caddi nell'armadio, sentì qualcuno che mi porse la mano, la scacciai e mi alzai infuriata. -Wow, non indossi biancheria intima.- Ero confusa ma poi mi resi conto che avevo un asciugamano raso patata ed ero caduta gambe all'aria! Poi vidi chi era.. Kyle! Ora lo uccido. Lo fulmai con lo sguardo. -CHE CAZZO CI FAI IN CAMERA MIA!- Urlai a sguarcia gola!

-Tuo fratello mi ha aperto, è simpatico ha la mia stessa età!- Come se non lo sapessi! Gli sono andata dietro 3 anni! TRE ANNI! Non mi ha calcolata per 5 anni e poi stranamente si interessa a me? Strano.

-Ripeto. CHE CAZZO CI FAI QUI?!?- Urlai. Rimase spiazzato.

-Oh, calmina ragazzina!- Ho 18 anni lui 21, perché mi chiamano ragazzina?!

-Mi rispondi?- Cercai di calmarmi.

-Sono venuto a farti visita. Sai mi mancherai... Comunque ho gironzolato per camera tua e ho scoperto tante cose su di te. Ti trasferirai a New York. Ti piace Christina Aguilera. Ti sta antipatico tuo fratello e sei vergine.- Disse le ultime 2 parole con un sorriso malizioso.

-Come cazzo le sai tutte queste cose?!?- Inizia ad agitarmi.

-Il tuo diario. Dovresti metterci un lucchetto. Comunque anche a me stanno antipatiche Megan e le amiche... E la parte in cui dichiari i tuoi sentimenti per me mi ha spiazzato, cioè una Grayson che ama una persona? Pazzesco. Poi però ho letto che avevi perso interesse per me e lì ti ho riconosciuto. E' stato bello conoscere la Deborah del passato!- Stavo per assalirlo ma mi calmai.

-Ma perché i cazzi tuoi non te li fai mai? Primo. Non mi è mai servito un cazzo di lucchetto, perché non è mai entrato nessun coglione in camera mia. Secondo. Se ti stava antipatica non ti mettevi con lei. Terzo. Era tipo 3 anni fa quando mi piacevi ora per te non provo niente. Forse solo disgusto e quarto, tu non sai un cazzo di me. Ora se ti spiace dovrei cambiarmi. Quindi..- Dissi indicando la porta poi sorrise

-In tal caso rimango.- Ma io lo cacciai, prima di uscire mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurò all'orecchio "Mi mancherai, io ti mancherò?" Disse con voce sensuale. Mille brividi mi sorpassarono lasciando spazio al disgusto, gli feci un sorriso malizioso e gli sussurai a mia volta "Perchè non lo scopri da solo?" E lo cacciai dalla stanza. Rise di gusto. Ripensavo a quello che aveva detto "Mi mancherai". Vabbè ma si sa è un coglione. Vuole solo portarmi a letto, ma lui sapeva che sarei partita quindi... Cosa voleva? Mi accasciai e sospirai.

-Hey bellezza! Che hai?- Ero seduta accanto alla porta e aprendola mi aveva spinta. Già ero incazzata di mio che quel coglione aveva letto il mio diario poi mi aveva spinto. Lo odio. Che vuole ancora?

-Che vuoi ancora? Quando mi lascerai in pace?- Menomale che mi traferisco, mi ha già rotto le palle! Si avvicinò a me e mi sussurò "Oh cara, piccola, Deborah, pensavo mi conoscessi. Non ti lascerò mai." Mi girai dalla sua parte e sorrisi "Convinto tu. Ti ricordo che mi trasferirò a 3 mila chilometri di distanza." Gli sussurai e gli feci l'occhiolino. Mentre usciva mi guardò e mi mimò con le labbra "Tranquilla. Ti troverò ovunque andrai." E uscì chiudendosi la porta alle spalle. Ci rimasi proprio di merda.

Maledettamente StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora