06 "Dobbiamo parlare!"

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- Ci vediamo domani. Ciao Mela!

Thomas mi saluta dopo avermi accompagnata a casa. Ricambio con un sorriso e mi accingo ad inserire la chiave nella serratura della porta d'ingresso. Ripenso intanto a quanto successo fuori la scuola. Come è possibile che non si ricordi di Ombra?

Dopo la sua strana risposta avevo insistito ancora un po' ma ho capito dalla sua espressione che non stava scherzando. All'inizio credo pensasse che fossi io quella che cercava di scherzare. E quando ha visto che ero fin troppo seria si è davvero stranito. "Quel posto è sempre stato vuoto!" quelle parole risuonano nella mia testa mentre apro la porta ed entro in casa.
Durante il tragitto in treno abbiamo conversato ben poco. Più che mai il pensiero di Ombra aveva invaso la mia mente e non riuscivo a scacciarlo via. Persino la verifica da poco finita è passata in secondo piano. Cosa mi sta succedendo?

La casa è vuota, come al solito la mamma arriverà più tardi. Stranamente non ho per niente fame. Persino il cibo non riesce a farsi strada nei miei pensieri. Vado dritta in camera e mi stendo sul mio enorme letto. Prendo il cellulare dalla tasca e do una controllata a Whatsapp. Nessun messaggio. Ma aspetta un momento... Ombra era stata aggiunta nel gruppo ieri! Vado immediatamente a spulciare la lista dei membri.
Solo quindici contatti, tutti già salvati sul mio telefono. Scorro quindi i messaggi di ieri per recuperare quello che diceva che Stefan aveva aggiunto un nuovo membro. Arrivo in pochi secondi alla parte dove tutti mi ringraziano per avergli detto della verifica, continuo superando il mio messaggio e... niente! Non c'è. Inizio seriamente a pensare di stare impazzendo. Sono davvero stata capace di immaginarmi l'arrivo di una nuova ragazza in classe?!

Incredula decido di mettere via il cellulare lasciandolo sulla mia destra. Mi porto poi entrambe le mani sugli occhi ed emetto un profondo respiro. Il mio cervello si sta sforzando di trovare una spiegazione logica a tutto questo. Ma l'unica che riesce a formulare è che stia impazzendo sul serio. Ed io non l'accetto. Fino a due giorni fa pensavo solo che avrei iniziato il mio ultimo anno di scuola, che avrei rivisto i miei amici, che volevo godermi ogni attimo prima di entrare a far parte ufficialmente del mondo degli adulti. E non lo sto facendo per niente. Ho trascorso questi primi giorni ad ossessionarmi su un sogno. Col senno di poi, avrei preferito passare la notte insonne.

Non riesco a stare qui, sola. Penso troppo e rischio di farmi esplodere la testa. Afferro di nuovo il mio cellulare e mando un messaggio a Thomas. "Sto venendo a casa tua. Dobbiamo parlare!" Mi rialzo in gran fretta. Forse troppo in fretta. Per un attimo mi gira la testa ed è come se la stanza mi ruotasse attorno. Mi accascio leggermente sul letto. Chiudo gli occhi e mi calmo. Intanto Thomas mi ha già risposto. "Ok, ti aspetto!" Ho bisogno di una sana dose di logica e razionalità per riprendermi. E chi altri scegliere se non il mio migliore amico?! Mi rimetto in piedi e mi dirigo verso la porta di ingresso. Prima di uscire controllo di avere le chiavi di casa in tasca. Chiudo la porta alle mie spalle. Destinazione: casa di Thomas.

Credo proprio che gli dirò tutto, solo così potrò rinsavire e tornare alla normalità. Per fortuna non viviamo troppo distanti e non devo spostarmi con la circumvesuviana. Una volta al giorno è più che sufficiente per me. Nonostante l'autunno sia alle porte il cielo è chiaro e fa abbastanza caldo da poter stare tranquillamente a maniche corte. Mentre cammino a passo veloce, nella mia mente si ripetono frammenti di immagini del sogno che ho fatto due notti fa, di Ombra in classe e di Thomas che mi guarda con sospetto quando oggi gli ho chiesto di lei. Come fosse un film che non finisce mai e che riparte dall'inizio appena giunge al termine. Mi chiedo cosa Thomas penserà di me quando gli dirò quello che sto vivendo. La nostra amicizia è grande ed è nata anni fa ma ciò non vuol dire che è indistruttibile. Temo che penserà che sono pazza, che non voglia più avere a che fare con me. Ho sempre questa paura che le persone a me care mi abbandonino. Non posso farci granché, mi è già successo una volta. Ed ha lasciato un vuoto dentro di me incolmabile.

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