- Hai esagerato, come al solito!- Se fosse così forte come dice Ombra, non sarebbe svenuta.
- Ma non ha nemmeno iniziato il suo percorso...
Sento voci che discutono in lontananza. Stanno parlando di me. Sono davvero svenuta? Sono distesa su una superficie soffice. Non voglio aprire gli occhi per ora.
- Nemmeno i Terreni svengono per un banale glamour. Al massimo ci si diverte troppo... - quella voce deve essere del ragazzo che ha tentato di baciarmi.
- Sei sempre così superficiale. – questa deve essere Felicia. Me la immagino con un'espressione di disapprovazione stampata sul viso.
Sento dei passi avvicinarsi. Qualcuno che arriva da una direzione diversa da quella dove il gruppo si trova. Il mio battito accelera. Sento che chiunque sia, si è fermato vicino a me.
- Ci date un taglio!? – ed ovviamente è la ragazza senza nome. – la nostra Bambi, qui, è sveglia.
D'istinto apro gli occhi, lentamente. Lei è davanti a me, all'estremità del divano su cui sono distesa. Il suo sguardo mi intimidisce più di prima. Le altre si precipitano verso di me dall'atrio. Nel giro di un istante mi ritrovo nuovamente accerchiata da questi estranei.
- Eva!! Come ti senti? – mi fa Ombra, avvicinandosi leggermente più degli altri.
- Sto bene! – sto mentendo. Sono spaventata. Ho un tintinnio che mi rimbomba nei timpani e non so ancora cosa sta succedendo. Ma non voglio sembrare debole. Devo trovare il modo di andare via.
La ragazza senza nome accenna un sogghigno.
- Prendi, mangia un biscotto. Ti farà stare meglio.
Felicia mi porge un piatto di biscotti a forma di mezza luna. Sono ricoperti da una glassa di un colore diverso per ciascuno di essi. Respingo il piatto con una mano, rifiutando, e mi alzo in gran fretta. Per un attimo mi è sembrato che la stanza avesse ruotato su se stessa. Mi accascio leggermente sull'estremità del divano, portandomi la mano alla tempia. Chiudo gli occhi qualche secondo e faccio un profondo respiro.
- Devo andare a casa!
Mi guardo attorno. Riconosco l'enorme lampadario alla mia sinistra, con accanto l'enorme scala in marmo. Mi dirigo dunque verso l'uscita. Questa volta sarei capace di sfondare quella porta a mani nude pur di andarmene.
- Eva, aspetta! – Ombra cerca di seguirmi mentre le altre restano in salotto. Io la ignoro e mantengo il passo, proprio come la prima volta.
- Ciao Bella Addormentata!
Qualcuno ostacola la mia fuga. E' lo stesso ragazzo che da quanto ho capito ha causato il mio svenimento. Sebbene non sappia come. Cerco di schivarlo da un lato ma lui si sposta e mi blocca la strada. Volto quindi dall'altro ma lui fa lo stesso.
- Vai da qualche parte? – mi fa con un sorriso compiaciuto.
- Cri, smettila! – esclama Ombra che intanto ci ha raggiunti.
La mia testa sta esplodendo. Pensieri ed emozioni nascono, crescono ed esplodono in me come fuochi d'artificio durante una tipica notte di Capodanno. Sono spaventata, confusa, furiosa, intimidita e non so più che altro. Tutto però si sintetizza nel desiderio di voler lasciare questa casa e tornare alla mia.
- Ma lei non vuole andare via, vero? – mi fa lui poggiando una mano sulla mia spalla. Improvvisamente sento che tutti quei pensieri e quelle emozioni scivolano via, uno ad uno. Lasciandomi vuota ma calma. E' la stessa sensazione che ho provato prima di svenire. Il mio sguardo si volta per un attimo verso Ombra. Sembra preoccupata. Poi torna fisso su quello del ragazzo. Il mio respiro si fa affannato.
STAI LEGGENDO
The Keeper
FantasíaEva è un'adolescente come tutti gli altri. Vive in una città normale, frequenta una scuola normale ed affronta problemi normali che ogni ragazza alla sua età si ritrova a dover affrontare. Qualcosa però cambia all'ultimo anno delle superiori. E' com...