•Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1•

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Si era innamorata. Innamorata del suo migliore amico, per giunta. Così, all'improvviso.
Kiyomi e i gemelli Miya erano amici d'infanzia, essendo che i loro genitori si frequentavano spesso. Avevano iniziato ad andare all'Inarizaki High insieme e dopo un anno, la ragazza si era innamorata di Atsumu. Entrambi erano alzatori titolari della loro squadra, per questo, dopo gli allenamenti delle rispettive squadre, si fermavano in palestra per sistemare qualcosa delle loro prestazioni in campo e, grazie alla vicinanza, o forse a causa di essa, lei era letteralmente caduta ai suoi piedi, come tutte le ragazze. Osamu, invece, continuava ad essere il suo migliore amico indiscusso. Poi, dopo un lungo periodo parecchio travagliato, Atsumu e Kiyomi si erano fidanzati, grazie alla sicurezza del ragazzo che, alla fine di una partita, si era lanciato sulle labbra di lei, confessandole il suo amore, ricambiato dalla, ormai, fidanzata.

Kiyomi andava regolarmente a vedere gli allenamenti dei ragazzi, per questo conosceva tutta la squadra. Le erano simpatici, tranne Suna, Suna Rintarou, non che fosse antipatico, semplicemente la sua strana apatia la metteva leggermente a disagio. Non le faceva nè caldo nè freddo, la sua presenza, sebbene lo trovasse abbastanza affascinante. Ma il suo cuore era solo di Atsumu Miya.
K:«Hey Atsumu»
A:«Oh ma chi si rivede! Finalmente sei arrivata piccoletta, non ci speravo nemmeno più»
K:«Scusate il ritardo»
O:«Scusa, lui lo saluti e me no?»
A:«Ovvio, la mia piccoletta preferisce me»
K:«Scusami Osamu-san»

Quella sera, dopo gli allenamenti della squadra femminile, a cui Atsumu aveva assistito parlando al fratello di quanto brava fosse la sua 'piccoletta', i ragazzi si avviarono insieme verso casa. Atsumu continuava ad insistere sul voler passare la notte da lei, sotto i continui raccomandamenti del fratello. Infine, dopo un litigio tra i due gemelli, come era solito accadere, Atsumu fu costretto a tornarsene a casa, lasciando la ragazza con un bacio tutt'altro che dolce. Lei si accorse solamente qualche minuto dopo di non essere sola. Suna sapeva essere veramente molto silenzioso.
Anche Kiyomi era una ragazza di poche parole, sebbene a scuola fosse molto popolare, tutto grazie  al suo bell'aspetto e al sorriso che sapeva dipingersi sul volto. Il fatto di essere conosciuta era anche a causa dei fratelli Miya, ma lei aveva sempre amato la calma e il silenzio, cosa che contraddiceva del tutto la sua scelta di essere la fidanzata di Atsumu.

Non proferirono parola per tutto il tragitto, Kiyomi aveva il presentimento che lui non l'avesse nemmeno notata. In verità, il ragazzo, la stava osservando da parecchio, con quegli occhi verdi e semichiusi, memorizzando ogni particolare. Come era vestita, come teneva lo sguardo basso, persino come camminava. Tutto. Voleva capire cosa ci trovasse Kiyomi in Atsumu, essendo che lui considerava il ragazzo un egocentrico e altezzoso bambino, sebbene fosse un suo amico, migliore amico, per la precisione. Da un po' aveva messo gli occhi sulla ragazza, notando quanto lei cercasse di evitarlo o di non badarlo. Capire il motivo di questa freddezza era uno dei suoi desideri. Non le aveva mai fatto nulla di male, anzi. Si comportava come al solito, restando calmo e silenzioso.
Ma perchè si stava facendo così tante paranoie sulla ragazza di un suo amico? Decise così di lasciar perdere.

Kiyomi entrò in casa, salutando il ragazzo dietro di lei con un cenno della mano.
Imbarazzante. Era stato imbarazzante camminare con accanto Suna. Però, in verità, la sua compagnia le era piaciuta, finalmente qualcuno che non era chiassoso e assillante, ma quel ragazzo metteva veramente in soggezzione.
Non fece nemmeno in tempo ad entrare in doccia che il suo telefono squillò. Atsumu. Possibile che non potesse stare da solo per dieci minuti?
K:«Dimmi»
A:«Che fai?»
K:«Stavo per entrare in doccia ma mi hai chiamato»
A:«Uh, quindi sei nuda?»
K:«Si Atsumu. Ma non farti strane idee. Perchè mi hai chiamato?»
A:«'samu è uscito, volevo venire lì a farti compagnia»
K:«Puoi venire tra mezz'ora»
A:«Ma certo, ci vediamo dopo piccoletta»

Ed era di nuovo in ritardo. La ragazza aveva già finito di asciugarsi e sistemarsi i capelli, quindi dedusse fosse passata un'ora.
Improvvisamente, mentre lei chiacchierava via chat con le ragazze della squadra di pallavolo, Atsumu fece il suo ingresso in casa, bagnato fradicio, il problema era che fuori non stava piovendo. Dopo essersi fatto aiutare ad asciugarsi i capelli tinti, spiegò alla ragazza che Osamu lo aveva visto e lo aveva bagnato con la canna dell'acqua per non essere simasto in casa. Lei scoppiò a ridere, beccandosi un'occhiataccia dal ragazzo. Si stesero sul divano, abbracciati, a cercare un film da guardare. Dopo aver discusso sulla scelta tra film romantico o di avventura, optarono per una serie di Netflix che stava guardando Kiyomi, "Orange is the new black".
Fecero in tempo a guardare due puntate, forse poco di più, che già stavano dormendo beatamente.

Era inverno e le giornate si facevano sempre più corte, facendo si che il buio arrivasse prima.
In realtà, la stagione invernale, era la preferita di Kiyomi, il caldo non le piaceva, tantomeno i costumi, la spiaggia, il sudore che moltiplicava. Però le vacanze estive non le batteva nessuno. L'inverno, di bello, aveva che la ragazza poteva passare più tempo con la squadra, allenandosi di più, c'erano i nazionali e poi lì nevicava spesso.

La mano di Atsumu andò a posarsi esattamente sul seno di Kiyomi, facendola sussultare. Lo guardò storto, ora non del tutto sicura che il ragazzo stesse dormendo, ricredendosi poco dopo sentendolo russare sonoramente. Segno che lei non sarebbe riuscita a dormire. Molte cose le davano fastidio, soprattutto le persone che russavano. Era un rumore che proprio non tollerava. Di solito, il suo ragazzo, respirava rumorosamente, cosa che non la irritava, anzi, il respiro dei ragazzi l'aveva sempre attratta, ma quando russava, si sarebbe staccata le orecchie a morsi. Osamu, al contrario del fratello, dopo un trauma infantile riguardante una Kiyomi di sette anni che gli urlava addosso dopo averlo sentito ronfare, non lo aveva più fatto. Kiyomi si ritrovò a pensare a se i ragazzi della squadra russavano, scommetteva che Ojiro Aran, l'asso, lo faceva sempre, mentre Suna, quando dormiva, doveva essere la persona più silenziosa della Terra, esattamente come lo era nella realtà.
Ma perchè stava ancora pensando a quell'apatico di Suna?
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Angolo Autrice

Primo capitolo di questa storia ;)
Che ne pensate? Dirò più volte che questa trama è particolare, per non dire strana✌🏻
Detto questo, alla prossima guys♡︎♡︎

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