«Il fatto che voi tre abbiate fatto lo stesso sogno, non è una coincidenza.»
La professoressa McGranitt guardò i tre studenti intenti ora a darsi un'occhiata veloce, quasi a chiedersi spiegazioni a vicenda in silenzio. Lee Jordan aggrottò le sopracciglia alla ragazza bionda al suo fianco, che taceva quasi in imbarazzo per non avergli detto nulla... ma anche lei poteva dire lo stesso di lui, no?
«Cosa intende dire, professoressa?»
Il ragazzo Corvonero, Ethan Roberts, spezzò il silenzio, richiamando l'attenzione della più anziana. In tutta risposta, questa si schiarì leggermente la voce e dopo un secondo tornò a parlare.
«Sappiamo tutti la storia di Hogwarts, mi auguro, visto che siete tutti all'ultimo anno.» attese un accenno dai tre più giovani, per poi proseguire.
«Bene... come ben sappiamo, la scuola fu fondata dai quattro maghi più famosi in circolazione nel decimo secolo, e, come è noto, ci furono delle divergenze su chi far entrare nella scuola e chi no. Si narra, però, che prima ancora di queste dispute i quattro fondatori fecero una promessa, e cioè che non avrebbero permesso a nessuno, e ripeto nessuno, di mettere in pericolo la scuola e la possibilità di tramandare il loro sapere ai giovani maghi. Se così fosse stato, avrebbero scelto loro stessi un mago, o una strega, in procinto di compiere la maggiore età per rappresentare ogni casata e difendere la scuola dall'imminente pericolo.»
«Cosa diavolo vorr-»
«Per alcuni..» con un tono leggermente più alto e fermo, la professoressa McGranitt interruppe Lee Jordan che zittì subito, fulminandolo con gli occhi,« lo stato di sangue del mago e della strega scelto non erano fondamentali, e questa fu la goccia che fece traboccare il vaso per Salazar Serpeverde per poi... be', sappiamo tutti le conseguenze.»
«E cosa succede a questi studenti? E perché proprio noi?»
La McGranitt fece qualche passo verso la scrivania, avvicinandosi alla sedia e riprendendo a parlare. Trovava giusto che gli alunni avessero delle domande ed era anche evidente che fossero spiazzati da tutto ciò. Come biasimarli? Lei stessa lo era.
«Pare che questi studenti scelti non solo abbiano le caratteristiche adatte per aderire a questo... compito, se così si può chiamare, come la lealtà, il coraggio, l'astuzia e l'ingegno, ma che rappresentino le loro case con gli elementi che appartengono ad esse.»
«Scusi professoressa... in che senso l'elemento che appartiene ad ogni casa?» Anne chiese, riuscendo a ritrovare la voce che pareva esser perduta chissà dove.
«Nel senso che Tassorosso appartiene all'elemento della Terra, Corvonero all'Aria, Grifondoro al Fuoco e Serpeverde all'Acqua.»[...]
I tre uscirono dall'aula più confusi di prima, chiudendo la porta alle loro spalle in modo silenzioso, nel frattempo che la vita a Hogwarts continuava come se niente fosse. Seppur gli era sembrato che fossero entrati in quella stanza ore prima - e solo Dio sa quanto avrebbero dato per avere una punizione piuttosto che quello, in verità non era passata nemmeno mezz'ora. Le urla e gli schiamazzi echeggiavano come ogni pomeriggio e nessuno pareva notare quei tre visi pallidi in mezzo al corridoio, fermi come statue.
Anche volendo, non riuscivano a trovare le parole adatte.
«Io... è il caso che vada. Ci vediamo.» disse frettolosamente Anne, corrugando la fronte confusa, rivolgendo uno sguardo ai due ragazzi.
«Già... è il caso che vada anche io.»
«Idem.»
Si salutarono con un cenno del capo nel frattempo che Anne si voltò e si diresse verso la sala comune dei Tassorosso.
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The Protectors
Viễn tưởngAnne Evans alla fine del quinto anno della scuola di Hogwarts si ritroverà inaspettatamente più vicina a un giovane Grifondoro, Lee Jordan, in quanto i rispettivi genitori, dopo un anno di frequenza, hanno deciso di unire le due famiglie. Anne incon...