fake love

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Stavamo salendo le mille scale per poi arrivare davanti alla porta dove, ci apre una delle ragazze. Il mio occhio cade subito su quello che aveva addosso, ovvero l'accappatoio di Mr.Park.

Grace: "Non mi dire che l'hai fatto con il capo?"
La ragazza era felice della sua risposta e da quello che aveva fatto con lui. Mentre io mi trattengo dentro per non piangere.
Entriamo a casa sua, dove c'era Mr.Park proprio davanti a me.
Mr.Park: "Buongiorno anche a te"
Grace risponde al posto mio e mi prende per mano e mi porta fuori.
Grace: "Scusi ma il nostro turno di lavoro non è ancora incominciato."
Usciamo fuori senza nemmeno guardarlo.
Io: "Grazie mille.."
Grace vedendo che era giù di morale, cerca in tutti i modi di farmi ridere. Ma i miei occhi guadavano solo lui, che, dalla finestra era lì a guardaci.

Dopo vari tentativi riesce a farmi ridere, finito il caffè entriamo ci salutiamo

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Dopo vari tentativi riesce a farmi ridere, finito il caffè entriamo ci salutiamo.
Io: "Ci vediamo dopo."
Grace mi sorride e io mi dirigo verso l'ufficio del Mr.Park.
Più mi avvicinavo più mi saliva l'ansia di quel pensiero, il pensiero che io e lui l'avevamo fatto..PER BEN DUE VOLTE.

Mr.Park: "Così tu e Grace-"
Di scatto mi giro e lo vedo andandoci a sbattere contro.
Io: "C-Cosa? A-Ah ehm no."
Mr.Park: "Ah no?"
Io: "Sono affari che non ti riguardano.."
Mr.Park: "Ah davvero? Non mi riguardano?"
Io: "S-Si.."
Mi sposta i capelli dietro l'orecchio e io a passo veloce cammino verso il suo ufficio.
Mentre lui in tre passi mi raggiunge.
Mr.Park: "Come mai così ansioso? Stai scappando da me?"
Evito la sua domanda con una di lavoro.
Io: "Oggi devi leggere un documento, e poi firmare questo..."
Continuava a guardarmi senza prestare attenzione a quello che dicevo.
Io: "Oggi devo andare via in orario, devo uscire fuori-"

Arriviamo davanti alla porta del suo ufficio, fino a quando lui mi sbatte contro la porta.
Mr.Park: "Mi stai irritando, con chi esci?"
Io: "I-Io- non sono affari tuoi-"
Mr.Park: "Beh almeno un po' si visto che abbiamo fatto sesso per ben due volte! Dove tu sei venuto~"
Me lo sussurra in modo perfido.

Finché una sua mano non mi tocca le labbra per poi incominciare a giocherellarci a suo piacimento.
Io: "Perché lo fai a me? E non a quella che ti sei fatto sta mattina?"
Mr.Park: "Geloso baby~?"
Evito la sua domanda per poi entrare nel suo ufficio e lasciarli i documenti.
Io: "Come le ho già detto, deve leggere questo documento, e firmarne degli altri! Se ha bisogno sarò dall'altra parte, capito?"
Mentre lui stava entrando nel suo ufficio io a passo veloce esco fuori chiudendo la porta.

Le ore passando da quella ultima discussione, e il mio turno stava per finire. Intanto guardavo come Grace stava leggendo i documenti che andranno al Mr.Park, era così perfetta che non trovavo nemmeno una sua imperfezione. Perfetta pure per qualsiasi uomo, mentre io...-
Suona il telefono.
'Portami un caffè nero, ora'
Obbedisco hai suoi ordini e glielo porto. Busso ed entro.
Io: "Ecco a lei-"
Appena alzo lo sguardo vedo un ragazzo più grande di me seduto davanti a Mr.Park.
Mr.Park: "Grazie, lascialo lì."
Glielo appoggio brutalmente sul tavolo per poi andarmene.
Io: "Il mio turno è finito, arrivederci!"
Stringo i pugni e esco fuori senza guardalo in faccia.

Vedo Grace che mi aspetta davanti alla sua macchina.
Grace: "Allora dove vuoi andare a mangiare sta sera?"
Io: "Dove vuoi tu, ho una fame!"
Grace mi sorride, dopo essere arrivati ad un piccolo bar e aver mangiato ritorniamo sazi.

Le settimane successive passavano in fretta, io e Mr.Park non ci parlavamo quasi mai mentre io e Grace stavamo sempre di più legando. Giravano vari sguardi al lavoro e Mr.Park sembra che la cosa non gli piacesse. La voglia di sentirlo di nuovo dentro di me ogni giorno saliva sempre di più, il mio cuore quando lo vedo incomincia a battere più forte.

Gli porto il caffè, il caffè nero nel suo ufficio.
Io: "Ecco a lei, il suo caffè nero, come il suo cuore."
Gli sorrido facendoli in finto inchino.
Io: "Le serve altro?"
Mr.Park: "Tu pensi di avere tutto questo potere? Su di me?"
Io: "Perché ce l'ho?"
Si alza dalla sedia e mi si incammina verso di me.
Mr.Park: "Ridimmelo!"
Faccio dei passi in dietro, mentre lui li fa in avanti.
Mr.Park: "Tutti questi giorni ad ignorarmi..mentre tu esci e fai quel cazzo che ti pare!"
Io: "Parli tu?! Che ogni giorno ho il pensiero che abbiamo fatto sesso, mentre tu! Tu che scopi altre senza avere un briciolo di compassione?!"
Mr.Park: "..."
Io: "Ora non dici niente?! Bah!"

Mi prende per la mano e usciamo dall'ufficio per portami in camera.
Io: "N-No!"
Apre la porta e si siede su una sedia.
Mr.Park: "Pensi che con te non abbia provato nulla? Beh ti do una notizia, loro non mi soddisfano come lo fai tu, non le faccio entrare in camera mia, non vengo mai e non lo faccio durare così tanto ma soprattutto tu sei un maschio!"

Cerco di trattenere le lacrime il più possibile, ma scendono comunque. Mi guarda e mi fa segno di salire sulle sue gambe. Così a gambe aperte mi sedio su di lui e mi asciuga le lacrime mente con una mano la mette dietro il mio culo.
Mr.Park: "Non ignorarmi, io ti voglio!"
Mi accarezza il mio viso delicatamente, ma io stavo per scivolare dalle sue gambe così faccio un balzo sopra di lui sentendo qualcosa di duro provenire dai suoi pantaloni.

Come Due Anime Sfocate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora