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La tensione ce nera, lui continuava a giocherellare con gli anelli che aveva sulle mani io, invece, cercavo di non guardalo.
Mr.Park: "Quindi?"
Io: "Ah..e-ehm nono sono ariete.."
Mr.Park: "...Stai giocando?"
Io: "N-no, ho solo risposto"
Mr.Park: "Rifaccio la domanda, hai già fatto sesso?"
Io: "N-no.."
Mr.Park: "Era così difficile da rispondere?"
Continuavo a guardare i suoi anelli a testa bassa, mentre avevo le mani dentro le gambe.
Mr.Park: "Se fai così non resisterò più, non metterti le mani dentro. Se no ti arriverà qualcos'altro dentro."
Io: "N-No.."

Le mie parole non sono gradite da lui che, con rabbia mi si avvicina inginocchiandosi con i talloni bassi per poi toccandomi i ginocchi.
Mr.Park: "Ora ti faccio vedere io quanto sei vergine-"
Non ho potuto ascoltare bene quello che diceva, sembra che non voleva nemmeno che sentivo le sue parole.
Io: "H-Huh?-"
Mi blocca le gambe per poi aprirmele con forza. Io da quel piccolo dolore, con le mani mi tengo alle sue spalle per poi stringergliele, la sua faccia era diventata piena di piacere in ciò che avevo fatto.
Mr.Park: "Ti piace stringere eh?"
Alza la testa lentamente verso di me, per poi guardarmi su e giù con gli occhi.

Mr.Park: "Vuoi stringere qualcos'altro tra le mani?"
Le parole che diceva, quella sensazione li. Era così strana che non capivo se era bella oppure no, che, per il mio imbarazzo mi nascondo tra i miei capelli riccioluti.

Il mio cuore batteva sempre più forte ogni volta che lui si avvicinava a me con il suo corpo.
Sapevo cosa stava pensando in quel momento che per stuzzicarmi ancora di più mi si butta addosso, arrivandomi proprio sul mio pacco. Mi sollevo leggermente col colpo, aveva comunque toccato una parte sensibile.

Mr.Park: "Ti vedo un po' nervoso~"
Continuo a respirare per calmarmi e non far uscire nulla di brutto dalla mia bocca.
Per poi vedendo che Mr.Park aspettava solo quello.
Mr.Park: "Fai il duro non è vero? Ti faccio vedere io qualcosa che diventa duro-"
Di colpo mi prende e mi butta sulla sua scrivania, ero innervosito dal fatto che l'ho fa solo per divertimento, soprattutto con donne. Vorrà solo vedere se lo resisto.

Così non li mostro più nulla, sto al suo gioco.
Mr.Park: "So che non mi resisti"
Io: "Credici"
Mr.Park: "Oh sai parlare."
Io: "A quanto pare-"
Cerco di risponderli più distaccato possibile, anche se non volevo nemmeno che finisce questo momento, credo.
Mi blocca tra le sue braccia sbattendo le mani sulla scrivania, ero in trappola.
Potevo nascondere tutto facendo l'indifferente, ma la mia espressione si capiva che lo volevo.
In tutti i modi provo a distogliere l'attenzione verso di lui, così cerco di liberamente.

Io: "Eh se facessi così?"
Mr.Park: "Hm?"
Essendo in trappola la parte sopra era bloccata, ma quella sotto...

Con i piedi entro dentro le gambe di lui palpandolo un po', fino al suo pacco che da lì la situazione sembra cambiata. Vedo che da il suo corpo non riesce a stare fermo. Si mordeva continuamente il labbro in modo aggressivo. Le sue mani che erano da parte a me si stringevano, e per finire talmente tratteneva il respiro che stava per uscirli un gemito.
Mr.Park: "H-Hm-"
Io: "Problemi capo? Vado a prenderle qualcosa se ha bisogno."
Lo guardo facendoli un sorriso, mentre lui mi guarda male.

Decido di staccarmi ed andarmene verso la porta, lasciandolo incompleto su ciò che stava facendo.
Mentre andavo però, dal nulla Mr.Park mi prende dalla nuca stringendo verso di lui dritto verso la sue lebbra, che, ci mancavano pochi millimetri da far toccare la mia e la sua bocca insieme.

Park mi prende dalla nuca stringendo verso di lui dritto verso la sue lebbra, che, ci mancavano pochi millimetri da far toccare la mia e la sua bocca insieme

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Continuava a toccarmi le labbra fino a infilarsene nella mia bocca, giocherellarci come se fosse da un'altra parte.
Mr.Park: "Ma tu pensi seriamente di non finire il tuo lavoro?! Col cazzo che pensi anche solo di soddisfarmi a metà per poi andartene! Ora tu stai qui finché te lo dico io!"
Io: "Non credo che tu possa farlo"
Mr.Park: "Sono il tuo superiore!"
Io: "Ma quello di soddisfarti non è il mio lavoro, poi sempre chiedere alle tue colleghe-"
Da quelle parole mi stringe ancor di più la nuca facendomi far emettere un piccolo gemito.

Mr.Park: "Tu non sei una mia collegA"
Si sofferma sulla "a" finale, ricordarmi in quel momento che ero un maschio..
Io: "Motivo in più allora, con permesso-"
Cerco di liberarmi da quella sua presa per andarmene, ma lui mi sbatte contro il muro dal dietro.
Mr.Park: "Motivo in più per non andare!"
Mi si avvicina da parte all'orecchio mordermelo e leccandomelo.

Quella sensazione di soddisfatto stava venendo sempre di più.
Mr.Park: "Non mi fermerò finché le tue gambe non tremeranno ti farò urlare fino a quando non sapranno il mio nome!"
Io: "Qua tutti lo sanno, non c'è nulla da dire!"
Mr.Park: "Mi stai facendo innervosire, lo so che mi vuoi!"
Non ho osato rispondere a quella sua affermazione che mi prende per il braccio e usciamo dal suo ufficio.
Io: "Cosa stai facendo?!"
Ma lui non rispondeva a ciò che chiedevo, saliamo su per le scale per non essere visti da nessuno ma alla fine arriviamo davanti una porta.
Mr.Park: "Ora vedi quanto farai il strafottente!"
Il mio modo di guardarlo era stranito sul fatto di non capire che cosa stesse facendo.

Apre la porta di colpo e mi butta su qualcosa di morbido. Sfortunatamente la luce era spenta perciò non potevo capire subito di cosa si trattasse.

Accende la luce, eravamo in una grande camera matrimoniale con coperte di seta grigia con degli armadi grandi attaccati al muro.
Ero a bocca aperta per quello che vedevo, per poi realizzare che ero seduto sul suo letto. Mi guardai attorno, era tutto così lussuoso.
Mi si avvicina sussurrandomi all'orecchio.
Mr.Park: "Ohh questa sarà solo la prima di tante volte in cui aprirai la bocca, stando seduto su dove sei ora"
La sua voce in quel momento era bassa e roca. Talmente era calda quella situazione, che chiusi subito la bocca senza pensarci.

Si distacca da me, andando verso uno dei suoi armadi, notai che si stava togliendo la camicia. Mentre io ero disteso sul letto e guardando la visuale della sua schiena.
Mr.Park: "Mi stai fissando?"

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