chi?

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Arrivo in questa nuova città Hong Kong, Sudest della Cina. Non conosco nessuno qua, tutti mi continuano a guardare perché non sapevo dov'ero o cosa stavo facendo.
Mi presento mi chiamo Zenko Choi.

Questa città è così grande che non so nemmeno da dove incominciare

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Questa città è così grande che non so nemmeno da dove incominciare. Sono arrivato qua per il mio lavoro. Faccio parte della LG group come assistente del mio capo.
Mi sveglio presto mi preparo e mi dirigo verso casa sua, quando arrivo alla sua casa, ovvero villa, era così grande che c'era ancora un sacco di spazio al suo interno.
Non so nemmeno se sarò alla sua altezza o se sono vestito bene, davanti a me arriva una ragazza.
X: "Salve, lei è il Mr.Choi?"
Io: "Si!"
X: "Okay, prego mi segua."
Per non far mettere in vista la mia timidezza, rimango ben composto e deciso.

Saliamo su troppe scale che mi manca il respiro, la sua villa aveva tante finestre che si poteva vedere tutto l'interno, la cosa che più notavo è che c'erano solo donne.
Appena entriamo giravano un sacco di donne di tutti i tipi, more, bionde,..
Mi sento abbastanza a disagio, ma a quando pare il mio capo no.
X: "Non si spaventi, il boss ama avere attorno a se l'arte delle donne."
Io: "A-Ah va bene."
X: "È già bello che lei è qua, e soprattutto che sia un maschio. Potrete diventare ottimi soci!"
Io: "A-Ah...s-si.."
X: "Prego, prosegua dritto."
Mi indica la direzione con un sorriso, era abbastanza imbarazzante non sapere nemmeno dove andare. Incomincio a incamminarmi lentamente verso la prima stanza che mi capiti.
E busso.

X: "Si?"
Il suo tono era molto basso ma deciso, come se fosse provocatorio.
Io: "E-Ehm..sono il suo nuovo assistente.."
X: "Entra pure!"
Appena entro non cera molta luce, ma potevo capire benissimo cosa avevo attorno. C'erano due ragazze nude su delle sedie mentre il mio capo lì a guardarle, o meglio dire a disegnarle. Cado subito appena faccio il primo passo, per imbarazzo gli chiedo scusa.
X: "Non mi dire che non hai mai visto una donna nuda?"
Mi guarda alzando un sopracciglio mentre aveva la sua sigaretta in mano.
Io: "Mi scusi.."

Le sue mani erano ricoperte di tatuaggi, potevo intravedere pure alcuni sul collo

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Le sue mani erano ricoperte di tatuaggi, potevo intravedere pure alcuni sul collo.
X: "Beh? Che aspetti, passami una matita, su aiutami a disegnare."
Io: "Si certamente."
Mi avvicino a lui pian piano, mentre lui giocherellava con la sua sigaretta.
X: "Ah cazzo devo dirti, ehm mi poi chiamare Mr.Park. Se ho bisogno di qualcosa tu arrivi subito e nulla. Obbediscimi sempre e andrai bene."
Io: "S-Si"
Mr.Park: "Aiutami a passarmi le cose di cui o bisogno."
Le due ragazze erano lì nude a guardarci, è una cosa così inquietante. Mentre lui fumava e disegnava senza problemi, una delle due ragazze però continuava a fissarmi. E per il Mr.Park questa cosa non gli andava bene, alza lo sguardo verso di me e mi fulmina con gli occhi.
Io: "Hm?"
Mr.Park: "Passami quello."
Io: "..."

Il suo modo di fare era indifferenze, me lo sentivo. Dopo un po' noto che c'era uno specchio e lui mi stava fissando da lì, il mio battito incomincia a battermi più forte, avevo fatto qualcosa di sbagliato?
Il suo disegno era finalmente finito.
Mr.Park: "Cosa ne pensi?"
Io: "A-Ah..è molto preciso. Mi piace!"
Gli sorrido, ma lui non ricambia il mio sorriso e rimane sempre serio e al suo posto.
Mr.Park: "Preferirei la prossima volta vedere altre angolazioni..no?"
Io: "Farà del suo meglio la prossima volta, huh non che questo non lo sia!"
Mr.Park: "Certo."
Si lecca i suoi canini per poi le sue labbra.

Faccio finta di nulla e prendo la cartella con le cose che mi ha chiesto di fare Mr.Park.
I giorni passano anche se effettivamente non mi trovo all'altezza per questo lavoro, ogni giorno ne combino una.
Per riassumere; lunedì gli ho rovesciato addosso il caffè a Mr.Park sulla sua camicia preferita, martedì sono inciampato e ho fatto cadere tutte i suoi fogli che mi aveva chiesto di riordinarli, mercoledì ho dovuto aiutare Mr.Park con i suoi disegni che, stranamente non è successo nulla, tranne che lui continuava a guardarmi leggermente in modo diverso. Insomma una settimana abbastanza disastrosa, eppure è sono la prima, anche se in tutti quei giorni non mi avesse ancora licenziato aspetterà solo il momento giusto però mi dava dei sguardi che non capivo. Come se fosse fare qualcosa, probabilmente licenziarmi.

Mr.Park: "Zenko, potresti venire un attimo con me?"
Io: "E-Ehm..si-"
Mr.Park: "Perfetto mi segua."
È vestito tutto più scuro, elegante al punto giusto le maniche se le stava tirando su mentre camminavamo. Probabilmente mi vorrà licenziare, il mio passo rallentava mentre lui procede più avanti.
Mr.Park: "Cosa hai?"
Io: "N-nulla"
Mr.Park: "Ti vedo più distaccato."
Io: "Non lo sarò più."
Mr.Park: "Stammi davanti allora!"
Io: "Huh?-"
Il mio piccolo versetto cambiava direttamente l'espressione di Mr.Park, si trattiene il respiro fino al suo ufficio.
Entriamo e c'erano le sue 5 ragazze preferite ad aspettarlo.
Io: "Mr.Park, vuole che esco così da aver la sua privacy?"

Di solito quando nel suo ufficio ci sono delle ragazze significa o che vuole disegnare e che se le vuole fare.

Mr.Park: "Ragazze uscite, devo parlare col ragazzo."
Io: "H-Huh n-no ma la prego non si disturbi se vuole facciamo un altro giorno!"
Mi fulmina con lo sguardo per farmi stare zitto. Così rimango dietro di lui a testa bassa e in silenzio.
Le ragazze escono e lui sbatte la porta.
Mr.Park: "Perché ti comporti così! Se voglio te ora, non c'è nessuna discussione!"
Io: "M-Mi scusi..."
Mi indica dove sedermi mentre lui sale sul tavolo a gambe incrociate davanti a me.
Mr.Park: "Ora ti farò delle domande, e tu mi rispondi a tutte quelle che ti dirò!"
Io: "C-Certo.."

Le prime domande erano abbastanza facili, parlavano del lavoro o da dove provenivo, insomma cose così. Ma quelle che venivano dopo...
Mr.Park: "Sei già venuto?"
Io: "Huh?"
Mr.Park: "Nel senso qua, a Hong Kong.."
Io: "Ah no.."
Durante tutte le domande lui non smetteva di fissarmi da giù a su con gli occhi tutto il tempo.
Per poi farmi quella domanda.
Mr.Park: "Stai con qualcuno?"
Io: "N-No"
Mr.Park: "Perciò sarai vergine no?."
Io: "..."

Era così imbarazzante questa situazione che divento leggermente rosso.
Mr.Park: "Che carino.."

Come Due Anime Sfocate Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora