Non fare cavolate, mi ripeto come un mantra il giorno dopo, mentre entro nell'edificio dell'FBI. Fingiti normale e non troppo emozionata, continuo, mordendomi il labbro. E innamorati solo del tuo nuovo lavoro.
Gonfio il petto d'orgoglio una volta al decimo piano. Come mi ha detto ieri Ty, mi danno il distintivo e la federa con la pistola, oltre che il cartellino con il mio nome. Agente Lewis. Suona anche bene.
Quando arrivo in sala riunioni c'è solo Ty. Sta guardando distrattamente il fascicolo che immagino dovremmo analizzare oggi. «Buongiorno.» Lo saluto, accennando un sorriso. Lui solleva gli occhi su di me e ricambia il sorriso.
«Lewis, vedo che sei puntuale come un orologio svizzero.» Guarda l'orologio. «Anzi, sei pure in anticipo.» Vorrei dirgli che per l'emozione stanotte non ho dormito, ho cercato tutti i crimini passati di Los Angeles cercando di capire chi era il colpevole prima ancora di leggerlo; ma per mia dignità non lo faccio.
Mi stringo semplicemente nelle spalle e mi siedo a qualche sedia di distanza. Restiamo in silenzio per un po' e per passare il tempo gioco con un braccialetto che mi ha regalato Abbie qualche mese fa. Non so cosa dire, ho il cuore che batte all'impazzata al pensiero che questo sia il mio primo giorno all'FBI. Finalmente.
Cinque minuti più tardi entrano quattro persone. Una di queste è Steven, che sbadiglia rumorosamente senza neanche portarsi la mano davanti la bocca. Nella squadra ci sono altre due donne ed un altro uomo, tutti più grandi di me. È Ty a presentarci. «Elodie, questi sono l'agente Cooper, Price e Myers. Lei è l'agente Lewis.»
Dò la mano a tutti. L'agente Cooper è una donna e mi dice di chiamarsi Sarah. Avrà tra i quaranta e i cinquant'anni, perciò quasi il doppio della mia età. Ha i capelli neri e gli occhi azzurri, ma nonostante alcune rughe agli angoli degli occhi ha la pelle più liscia della mia.
Gli agenti Price e Myers, invece, sono uomini. Il primo si chiama Camden, ed è quello più vicino alla mia età escludendo Ty e Steven. Ha i capelli biondi ed è alto, con un bel sorriso. Avrà trent'anni e passa, ma non più di quaranta. Il secondo si chiama Joey. Ha la pelle scura ed i capelli castani. È il più grande di tutti, ma è un bell'uomo nonostante le rughe. Più che una squadra dell'FBI mi sembrano dei modelli.
«È così bello avere un'altra presenza femminile in questa squadra.» Afferma Sarah, sedendosi di fianco a me e accavallando le gambe. «Mi piaci già.» Fa un occhiolino, dopo avermi fissato per qualche secondo.
Ty ridacchia e Joey mi batte il cinque. «Benvenuta a bordo, novellina.» Sorrido. Non credo di essere mai stata così felice in vita mia, neanche quando Abbie mi ha regalato un gioco da tavolo sugli omicidi per il compleanno. Un po' tetro come regalo, in realtà, ma mi ha reso comunque felice. Ci ho giocato per una settimana intera insieme a lei, che non era molto per la quale.
«Grazie.» Mi schiarisco la voce. «È un onore essere qui con voi.» Mi concentro sui loro sorridi o occhiolini, come nel caso di Sarah, per non mandare a quel paese Steven, che ha sbuffato rumorosamente.
Ty alza un pollice all'insù, poi apre la cartella che stava leggendo poco fa. «Purtroppo non siamo riuniti qui solo per conoscere Elodie, ma abbiamo già un caso.» Dalla cartella prende cinque fogli, che distribuisce ad ognuno di noi. Il mio cuore batte all'impazzata quando il pezzo di carta arriva anche a me.
In alto a sinistra c'è la foto di una ragazza dai capelli castani e corti, che le arrivano a malapena sotto il mento. È lei la vittima, ma ne ho la conferma quando leggo il nome. Nancy. Aveva appena vent'anni. «È stata trovata morta da suo fratello, si era appena trasferita lì. La ferita mortale è da arma da fuoco, dritto alla clavicola sinistra.» Ci spiega Ty, attaccando al tabellone la foto del corpo e delle condizioni in cui era. Ci metto un po' a trovare il coraggio per guardarle. Anche se sono stata addestrata con queste immagini, sapere di essere una delle prime persone a vederla mi fa stringere lo stomaco.
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Comeback
RomanceUna sorella con la parlantina, dei genitori completamente imbranati nel ruolo e zero amici sono le caratteristiche principali della semplice vita di Elodie. O almeno, finché non si convince che aiutare gli altri lavorando all'FBI è la giusta strada...