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Y/n pov

'' M-MA , METTIMI Giù'' cercai di dimenarmi ma niente. Più gli tiravo schiaffi e pugni sulla schiena e più lui stringeva la presa sul mio fianco, al che però si stancò e decise di farmi scendere un po' più giù, continuando a tenermi salda. Lui camminava indisturbato mentre la mia faccia era a poco da terra.

- questa me la paga-

Dopo un po' arrivammo davanti ad una grotta non troppo profonda. Dabi disse 2 parole che non capii e si aprii un portale.

- deve essere quello per i mondo dei demoni...aspe, CHE NO''

'' TI PREGO, NO, LASCIAMI ANDARE! ''

'' starai bene vedrai''

Entrammo nel portale e una forte sensazione di freddo mi colpisce, il demone mi mette giù, in quel momento vidi il portale ancora aperto e provai a correrci dentro ma si chiuse.

Mi accasciai a terra dalla disperazione , come ho fatto a finire in quella situazione...

- Keygo dove sei, ti prego vieni qui-

Il demone mi prende per il braccio, facendomi alzare, e inizia a camminare . Io lo seguo senza storie, ormai sono veramente fottuta.

Camminavamo su un lungo ponte che è sopra a un abisso , sembrava  non avesse fine, neanche la luce arriva fino sotto. Dabi mi teneva stretta a se .

Io piangevo silenziosamente , le lacrime non si fermavano. In quel momento pensavo non tanto alle mie ali o alla mia situazione ma a quanto avrò messo in pena mio fratello.

Uscirà di matto quando ritornerà, e il bello e che non ho lascito neanche un biglietto su dove andavo.
Più penso a lui e più le lacrime cadono attirando l' attenzione del demone.

'' andiamo non piangere bambolina, sai a noi demoni ci piace di più vedere le persone soffrire, quindi io la smetterei'' cercai di dargli retta, e asciugai le lacrime ma non servi quasi a niente visto che continuavano s uscire indisturbate.

Finalmente vidi la fine del ponte.

''  devo a presentarti a qualcuno, però... tu cerca solo di fare come ti dico, lui e la pazienza sono due cose opposte '' era nervoso, questo si sentiva. Iniziai a tremare, più andavo avanti e più faceva freddo.

'' tieni'' mi disse iniziandosi a levare la giacca, mettendola sulle mie spalle e io rimasi stupita dal gesto,
- perché tutta questa gentilezza?-

'' g-grazie''

Arriviamo davanti a una porta enorme che si apri da sola. Entrammo e ai lati ci sono statue e pilastri, sotto di noi c'e un tappeto enorme, rosso sangue, che andava dritto verso un piedistallo dove sopra c' e un trono.

C'e qualcosa o meglio qualcuno. Si alza una figura snella allargando le braccia alla nostra vista

'' FINALMENTE''

'' non essere affrettato Shigaraki ''

aveva molte mani lungo il corpo . Mentre si avvicina, si toglie la mano che aveva in faccia, rivelando il suo volto pieno di cicatrici.

'' le hai dato anche la giacca, che cortese, forza presentamela, chi è quest umana che ha fatto breccia in te''

'' lei non è un umana...'' disse mentre si gratto la nuca

'' eh?'' rimase spiazzato dalla risposta del corvino

'' si... em lei è una Dea''

'' MA CHE STAI DICENDO , NON SENTO LA SUA AURA''

'' è una storia interessante credimi ''

'' SPIEGA''

'' dopo adesso è tardi'' disse facendogli uno strano gesto con gli occhi

'' oh capisco, bhe allora a dopo ''

C'è ne usciamo da quella stanza e dopo aver fatto delle scale e un corridoi ne raggiungiamo un altra. Mi fece entrare per prima e dopo che anche lui è entrato chiuse la porta a chiave, mi passa vicino e raggiunge il letto dove si stende e sbadiglia. Io mi voltai alla porta per vedere le chiavi ma non c'erano più.

'' cercavi queste'' alzo un braccio e con un dito faceva roteare le chiavi.
- bastardo-

'' perché non vieni qua e ti stendi , è stata una serata faticosa no?'' declinai l'offerta , non ci tenevo, ma a lui sembra non andare bene. Si alza mi prende per una mano e mi butta sul letto con molta facilità, troppa. Cerco di rialzarmi ma lui mi blocca tenendomi per i fianchi.

- Se riesco ad uscirmene giuro che mi inizio ad allenare perché ho la forza di un Bradipo-

Cercai di togliere le sue mani da me ma niente, la sua presa era forte ma non mi faceva male. Senza neanche accorgermene mi portò su di lui, facendomi sedere su si lui, cercavo di scendere ma niente. Sul suo viso si creò in sorriso di lussuria, e dopo un po' capì cosa lo causò. Sotto di me sentivo qualcosa muoversi e quando realizzai cosa fosse arrossii per la vergogna.

'' RAZZA DI PERVERTITO SMETTILA''

'' io non sto facendo niente, è colpa tua'' lo disse con fare calmo godendosi quel momento.

cercavo di muovermi ma niente, anzi capii solo dopo che stavo solo peggiorando la situazione

'' se fai così lo provochi, io starei ferma'' disse chiudendo gli occhi e sprofondando il capo tra le coperte. Io ero lì immobile , con il suo coso sotto che si fa sentire . Tutto questo mi mette a disagio.

non ho mai avuto rapporti con gli altri , mio fratello stava sempre con me e non mi faceva stare con nessuno. E da soli a passare a questo bhe... era uno strano salto, però più passava il tempo e più quella situazione iniziò a piacermi o meglio non mi dava più tanto fastidio...

𝙳𝚞𝚎 𝙼𝚘𝚗𝚍𝚒 𝙾𝚙𝚙𝚘𝚜𝚝𝚒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora