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-Non credo che entri tutto qui dentro - dico, riemergendo dal bagagliaio della mia povera macchina ormai strapieno. Ci sono almeno 3 valigie riempite fino all'orlo, l'attrezzatura per il campeggio e altri scatoloni che occupano metà dei posti dietro. Ormai è tradizione per me e le mie amiche andare in campeggio per Ferragosto .
Staremo lì una settimana, giusto per riprenderci dalla sera del 15 e non dover ripartire per tornare a casa il giorno dopo, anche perché io non riuscirei a guidare e vorrei evitare di mandare tutte all'altro mondo.
Abbiamo preso due macchine, la mia e quella di Anna, con lei ci sono Giulia ed Alessia. Eravamo troppe per riuscire ad entrare nel mio incredibile veicolo, ma ogni anno è così. Quando ancora non avevamo la patente ci toccava prendere il treno ed occupavamo sempre metà del vagone, per non parlare della tenda pieghevole che in un modo o nell'altro riuscivamo sempre ad incastrare tra le sedute del treno, per poi impiegare 10 minuti buoni e qualche occhiataccia da parte dei passeggeri, per farla venire fuori.
- questa volta la musica la fai scegliere a me- dice Ali che a malapena riesco a vedere, coperta dagli scatoloni.
- e va benee, puoi usare il mio spotify- ribatto
"La Canzone Nostra" riempie l'aria  e in un attimo sia io che Gaia ci ritroviamo a cantare con Alice.
- shhh shhh- dice appena inizia la parte di Salmo.
Ogni volta ripete che è la sua parte preferita e la canta facendoci un piccolo balletto di accompagnamento. Un classico.
La destinazione di quest'anno l'abbiamo scelta tirando a sorte, letteralmente. Alla fine è andata per Rimini, sicure che avremmo trovato alcool e discoteche. Perfetto!
Da Firenze non ci vuole moltissimo e infatti in poco tempo ci siamo. Il campeggio è davvero grande ed è anche vicino ad una spiaggia libera che sembra perfetta per fare un po' quello che vogliamo.
- questa volta la monti tu la tenda Alessia- le urla quasi Alice appena scendiamo dalla macchina, puntandole il dito con fare minaccioso. Scoppiando poi a ridere.
- ma , ma cosa dici?- ribatte lei continuando
- l'anno scorso ho gonfiato i materassi, sei tu che non hai fatto nulla-
- ero impegnata a litigare con il tipo che continuava a dire che gli avevamo rubato il posto- continua Alice
- va benee, facciamo che la montiamo io e Camilla insieme ad Anna- dice Giulia che, come sempre, riesce a metterci tutte d'accordo.
Quella strana litigata per decidere chi deve montare questa benedetta tenda succede tutti gli anni e chissà come mai tutti gli anni Alice e Alessia alla fine non la montano mai per davvero. Comincio a pensare che si siano messe d'accordo.
- credo che questo debba andare qui vicino al chiodo- continua Giulia parlando con me
- sisi aspetta proviamo così-
- vi serve una mano?- dice una voce maschile proprio dietro alle mie spalle
Mi volto e ....
- Ambro?- dico stupita ed un po' confusa.
- l'unico e solo - continua lui con un sorriso
Mi abbraccia e così anche io
- come mai qui? - gli domando
- Ferragosto. Ci sembrava un'idea carina, anche se per montare quella tenda ci abbiamo messo letteralmente mezz'ora, e poi Gaia mi ha detto che sareste state qui anche voi-
- già sono davvero impossibili da montare- dico ridendo, saltando la parte in cui scopro che Gaia ha praticamente invitato Ambro a venire con noi e non penso che sia venuto da solo.
- se vuoi darci una mano sei ben accetto ah e ragazze lui è Ambro, un amico-
- ciao ragazze! È un piacere-
Tutte sembrano essere contente di conoscerlo.
- Ambro ma dove sei finito? Non riesco a mettere a posto tutto da -
Una voce femminile.
- ei Ari- dice Gaia all'improvviso
Cazzo.
- non si saluta nemmeno più?- domanda Arianna con tono sarcastico anche se immagino non abbia voglia di scherzare come se non fosse successo nulla. Ma poi sta parlando con me?
Non riesco a girarmi, o almeno, c'è una parte di me che vorrebbe vederla, vederla e dirle ciao. Chiederle come sta, dirle che mi dispiace e che mi era mancata. Sono dei brividi freddi quelli che percorrono tutto il mio corpo. Ma perché sono così agitata? Che cazzo Camilla, girati.
Lei è lì, vicino a Gaia, e mi sta guardando.
I raggi del sole, leggeri, le cadono morbidi sulle spalle e si soffermano sul viso, accarezzandoglielo. La mia mente divaga e immagino le mie dita che lentamente le accarezzano i lineamenti delicati ed io che le lascio  tanti piccoli baci.
Credo di essere rimasta in silenzio per un po' e solo una nuvoletta che oscura quel sole stupendo mi ha risvegliato  da quello stato di trance.
- scusa non ti avevo sentita arrivare- le dico portando nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
- ciao comunque- continuo accennando un sorriso
- ciao- risponde lei.
- vi conoscete voi due ?- irrompe Anna venendo al mio fianco.
- diciamo di sì - le risponde Arianna
- al concerto ti ricordi? Te ne avevo parlato - le dico io come per rassicurarla
- ah si ho capito, tu sei Ariete. Camilla parla sempre di te, ti adora- conclude Anna.
Vorrei sotterrarmi in questo momento.
- ah si? Bene - dice Arianna guardandomi quel tanto che basta per farmi abbassare leggermente il capo.

avrei voluto dirti || ARIETE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora