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- dove vogliamo andare oggi ?- la voce di Giulia rompe il silenzio, mentre addenta un biscotto che ha inzuppato nella grande tazza piena di latte sul tavolino.
- ci sono delle bici qui nel campeggio- dice Alessia - potremmo prenderle e andare a vedere un po' cosa c'è in giro- propone.
- oddio non ho voglia di pedalare- piagnucola Alice finendo il caffè in un sorso.
- eddai sei sempre la solita- la rimprovera Giulia che le siede vicino
- tu cosa vuoi fare?- mi chiede lei
- va bene prendere la bici per me- affermo, per poi girarmi verso Alice mimandole uno "scusa".
Lei in risposta alza il dito medio, facendo il broncio.
La verità è che continuo a pensare ad Arianna. Continuo ad immaginare io che le vado incontro e mi accoccolo sul sacco a pelo chiedendole scusa. Mi sembra impossibile che me lo sia sognato, cazzo, era così reale.
- Cami ci sei?- mi chiede Alessia passandomi una mano davanti agli occhi come per svegliarmi.
- si, arrivo. Sentite... vi dispiace se vi raggiungo tra un po' ? Avevo promesso ad Ambro di passare da lui e Arianna prima di andare in spiaggia-
- tranquilla vai- mi dice Gaia - ci chiami tu quando hai fatto e ti invio la posizione così ci raggiungi ok?-
- si ok- le sorrido
È la scusa più stupida che potesse venirmi in mente, e adesso che faccio ? Vado da Ambro e gli dico che sono passata a salutarlo? Sono stata con lui fino a 2 ore fa.
Mi incammino comunque, mi inventerò qualcosa durante il tragitto.
Sia la sua tenda che quella di Arianna sembrano vuote, decido comunque di entrare per controllare.
- stai cercando di rubare per caso?- una voce mi fa sussultare e rimango immobile, con la testa e il busto dentro la tenda, e il resto del corpo fuori. Un bellissimo spettacolo.
Con poca grazia riesco a girarmi e guardare fuori.
Arianna ride, guardandomi dall'alto in basso.
- dammi il tempo di uscire di qui senza smontare tutto- dico per poi alzarmi
- non dovresti essere con le tue amiche?- mi chiede Lei
- in realtà volevo parlare con te- dico senza ritegno, che poi era vero, tanto vale confessare subito.
- sono qui, dimmi- afferma incrociando le braccia
Cazzo, devo cercare di formulare una frase sensata
- ti va di fare un giro?-
Merda, ma cosa mi salta in mente.
- perché no. Tanto Ambro sta ancora dormendo quindi non ho nulla da fare-
- ok ehm- farfuglio incamminandomi non ho idea nemmeno io di dove.
Durante il tragitto non parliamo molto, ogni tanto Arianna mi chiede se so effettivamente dove la sto portando ma la risposta continua ad essere che nemmeno io lo so. Un cartello con su scritto "spiaggia libera , girare a destra" mi salva.
- ci siamo quasi- affermo con tutta la sicurezza possibile.
Ci sediamo sulla sabbia morbida, che istintivamente inizio a prendere tra le mani creando piccoli cumuli .
- quindi cosa volevi dirmi?- mi incalza Lei
- ecco sí, in realtà immagino che avrei dovuto dirlo prima, però mi dispiace per la scenata al parco. Non volevo cambiare umore così all'improvviso e non volevo che tu andassi via-
tengo gli occhi bassi.
- è tutto ok- sono le uniche parole che dice.
- hai ancora il ritratto che ti avevo fatto?- chiedo per cambiare velocemente discorso
- sí, l'ho tenuto, anche se devo dire che non mi somiglia granché-
- ma smettila- le dico tirandole un piccolo pugno sulla spalla - eppure stavo guardando te in quel momento- sorrido debolmente.
- sicura ?- mi domanda
- sicurissima. Te l'ho detto, ti ho fatto gli occhi grandi perché mi piacciono- dico guardandola
- poi i cappelli- continuo spostandogliene una ciocca dietro l'orecchio
- poi il naso- affermo ancora facendo scontrare la punta del mio con il suo, facendola ridere
- e poi la bocca- finisco.
Lei mi guarda in modo più insistente ed io non riesco a smettere di fissarle le labbra.
Distolgo lo sguardo.
- pensandoci bene avrei dovuto farti un ritratto delle mani, ormai sono più famose di te- dico
- già- afferma lei sfiorandomi il dorso della mano con la sua. Apro il palmo per intrecciare la mia con la sua, accarezzandola leggermente.
- cavolo ti faccio così schifo? Mi puoi anche guardare- mi rimprovera.
Alzo lo sguardo giusto il tempo di incrociare il suo.
- è bello qui. Mi piace il mare- affermo io - da piccola volevo troppo diventare una sirena. Sai ero fissata con H2O-
- ahhh certo capisco- dice lei ridendo
Gioco distrattamente con la sabbia, raccogliendo una grossa conchiglia.
- mettila all'orecchio. Così senti il mare- continuo io avvicinandomi a lei, accostandole la conchiglia.
Lei sorride.
- abbiamo fatto pace allora?- chiedo
- ci devo pensare in realtà- afferma lei.
- bhe certo, in effetti devi pensarci su e..-
- sto scherzando- mi dice, iniziando a ridere
- puoi smetterla di fare il broncio ora?- conclude iniziando a farmi un leggero solletico sui fianchi
- ei smettila. Non sto facendo il broncio-
- ah vuoi che la smetto?-
Inizio a ridere incessantemente.
Cazzo Gaia ha ragione. Sono felice quando sono con lei.

avrei voluto dirti || ARIETE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora