Liv e Kathy erano a cena con Suzanne e Luke, quella sera. Jamson era murato in camera per un orale che doveva sostenere da remoto il giorno successivo e Suzanne si stava lamentando di quanto fosse intrattabile, da giorni. Kathy si sentiva un po' meglio: aveva partecipato alle lezioni quella mattina. Nel pomeriggio era crollata in camera, ma al momento aveva solo voglia di stare in mezzo ai ragazzi e non pensare a Tom. Luke stava riportando , invece, strane voci udite dai compagni di basket: alcuni dicevano che David era morto, altri sussurravano che fosse stato mutato. Nessuno aveva nominato Tom e Roxy era scomparsa dal pomeriggio, forse a cercare Michael, forse ...
Un'ombra sulla soglia della mensa interruppe i suoi pensieri. Non serviva un rosso per vedere che aveva pianto. Indicò Kathy e le invitò a raggiungerla. La giovane batté la mano sulla spalla di Liv. Anche lei capì all'istante che c'era qualcosa che non andava. Afferrò un panino dal vassoio e la seguì. Kathy la fissò contrariata.
«Non lavoro bene a stomaco vuoto.» Liv le rispose per le rime con una smorfia e raggiunse Roxy; quindi, le strappò il portatile dalle mani.
Kathy andò loro dietro, ma era abbastanza lenta, non poteva accelerare il passo: i punti sulla schiena le tiravano e aveva paura di farli saltare. Le ritrovò in ascensore. Roxy aveva messo una mano sulla fotocellula perché le porte rimanessero aperte fino a che non fosse arrivata anche lei.
Per l'intero tragitto Roxy non proferì parola, ma non poteva fermare i suoi pensieri. Quello che era successo a David sembrava averla turbata profondamente. Kathy percepiva le paure di entrambe accavallarsi alle sue, come se le loro voci rimbombassero nella sua testa. Una parte di lei avrebbe tanto voluto non ascoltare, un'altra non poteva farne a meno. E soprattutto: che fine aveva fatto Tom? Le tremavano le mani. Le porte si aprirono al piano zero e Roxy virò decisa verso la postazione in fondo alla sala. Quando Kathy vide il tavolo vuoto non riuscì a trattenere le lacrime. Si bloccò in mezzo alla sala. Roxy inspirò profondamente, tornò sui suoi passi e la trascinò verso la scrivania.
«Andrà tutto bene, adesso devi concentrarti, ho bisogno di te, di voi... Ti prego!»
«Lui è ...»
«Ferito, ma vivo. Lo tengono in osservazione per stanotte, quindi non possiamo contare sul suo aiuto. So che quello che vi sto per chiedere non è facile, ma abbiamo una sola cartuccia e non intendo sbagliare mira. Dobbiamo fare centro.»
«Tu vuoi lanciare la petizione questa notte? Con tutto quello che è successo?» sbottò la giovane mutante sbalordita.
«Sono gli ordini di David!»
Liv le guardava a turno stupita ed eccitata allo stesso tempo. «Quindi, lo facciamo davvero?»
«Questo è il portatile di Tom. Sopra c'è un video che va allegato alla petizione. Le visualizzazioni di quel filmato faranno quasi quanto le firme. Voglio che ci clicchino tutti» spiegò Roxy.
Liv, intanto, si era seduta alla postazione di Tom, aveva accesso velocemente gli schermi e aperto il portatile, curiosa. Stava per avviare il file, quando Kathy la fermò.
«Ti hanno detto cosa è stato ripreso?»
«Si vedono Jacob Finnegan ed Helene Wolfe... Tom ha parlato di un esperimento, uno dei tanti.»
Kathy si sedette sedendosi lentamente al fianco di Liv e le fece segno di procedere. Roxy era in piedi dietro di loro. Quando vide la dottoressa Helene Wolfe col volto coperto da una mascherina entrare nella stanza, il suo cuore si fermò. Poi osservò Jacob, incerta. Aveva i capelli chiarissimi. "Strano" pensò. Si ricordavo di lui con quei bizzarri ciuffi azzurri e gli occhi tinti di un colore che nelle giornate di sole virava al violaceo.
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The Lotus Academy
Ciencia Ficción#WATTYS 2021 WINNER - Fantascienza# CIO' CHE NEGHI TI SOTTOMETTE, CIO' CHE ACCETTI TI TRASFORMA Marzo 2015, Kathy si appresta ad effettuare l'esame genetico obbligatorio per tutti gli studenti americani al raggiungimento della maggiore età. I genito...