PROLOGO

2.6K 65 3
                                        

Se la storia ti piace, anche solo un voto mi aiuta tantissimo a continuare!

"Giulia, sveglia, dai!"
La voce di mia madre mi strappa da un sogno in cui sto ancora ballando sul palco di Amici. Mi strofino gli occhi e fisso il soffitto della mia stanza. Casa. Roma. Dopo mesi di adrenalina, interviste e riflettori, essere qui sembra quasi strano. Come se fossi tornata indietro, ma con una versione di me che non conosco ancora del tutto.
"Arrivo, mà!" borbotto, afferrando il telefono dal comodino. Lo schermo è un delirio: notifiche di Instagram, messaggi, tag. Un casino totale. Non mi ci abituerò mai. Fino a pochi mesi fa ero solo Giulia, la ragazza che ballava in una scuola di danza a Roma e sognava in grande. Ora sono Giulia Stabile, la vincitrice di Amici 20. E, cavolo, a volte mi sembra ancora di vivere nel sogno di qualcun altro.
Mi alzo, i piedi nudi sul parquet fresco. Mi fermo davanti allo specchio appeso alla parete. Non è solo uno specchio, è una prova. Ogni mattina mi ci piazzo davanti e mi chiedo: "Ok, Giulia, chi sei oggi?". E oggi, per la prima volta da tanto, mi piace quello che vedo. Non è la fama, non è il trofeo di Amici. È che sto iniziando a credere in me stessa, e questa è la vittoria più grande.
Un colpo alla porta mi fa sobbalzare. "AVANTI!" urlo, ma non serve, perché Chiara, la mia migliore amica, entra come un tornado. "BUONGIORNO, CAMPIONESSA!" strilla, con un sorriso che potrebbe illuminare tutta Roma. Ha i capelli raccolti in una coda disordinata e una felpa oversize che probabilmente ha rubato a suo fratello. "Indovina chi sta organizzando la festa più epica dell'estate per festeggiare la tua vittoria?"
"Tu, immagino?" rido, mentre lei si lancia sul mio letto, mandando all'aria un cuscino.
"Esatto! Stasera si balla, e non accetto scuse!" dice, spalancando le tende con un gesto da diva. La luce del sole inonda la stanza, e per un attimo mi sembra di essere tornata ai pomeriggi con Chiara, quando sognavamo il futuro senza sapere che il mio sarebbe cambiato così in fretta.
"Chiara, non so se sono pronta per una festa..." inizio, ma lei mi zittisce, tirando fuori dall'armadio un paio di jeans chiari e una maglietta con delle stelline glitterate. "Questa è perfetta. Semplice ma con carattere. Come te."
Arrossisco. Non sono mai stata brava con i complimenti, ma con Chiara è diverso. Lei mi conosce da sempre, da prima di Amici, da prima che il mondo sapesse chi fossi. È la mia roccia, il mio promemoria che, anche con tutta questa fama, sono ancora Giulia.

Più tardi
"Potevi scrivermi, no?"
La voce di Sangiovanni al telefono è un mix di rabbia e delusione. Non lo vedo, ma me lo immagino: i ricci che gli cadono sugli occhi, la felpa larga, quella ruga sulla fronte che spunta quando è incazzato. E, cavolo, so che ha ragione.
"Gio, scusa, davvero," dico, mordendomi il labbro. "È stata una giornata assurda. La festa di Chiara, la mia famiglia, la gente che non vedevo da mesi... non ho avuto un secondo libero."
Silenzio. Poi un sospiro. "Giulia, lo so che sei sotto pressione. Anch'io, con le interviste, il disco nuovo, tutto quanto... ma se ci teniamo, il tempo si trova. Sempre."
Le sue parole mi colpiscono come un pugno. Sangiovanni è così: diretto, sincero, anche quando fa male. E ha ragione. "Gio, non volevo..." inizio, ma lui mi interrompe.
"Ne parliamo dopo, ok? Ora goditi la tua festa." E riattacca.
Resto lì, con il telefono in mano, il cuore che mi martella nel petto. È la nostra prima vera discussione, e non so come gestirla. Non sono brava con queste cose, non sono brava a dire quello che provo. E con Sangiovanni è tutto più intenso. Perché non è solo un ragazzo. È lui. Quello che mi ha fatto tremare il cuore sul palco di Amici, quello con cui ho condiviso sogni, risate e paure. E ora ho paura di averlo ferito.
"Giulia, muoviti!" Chiara mi trascina dentro casa, dove la festa è già un caos totale. Musica a tutto volume, bicchieri di plastica ovunque, risate che si mescolano al ritmo di una canzone di Blanco. Ci sono un sacco di persone, alcune le conosco, altre no. Amici di Chiara, probabilmente. Mi sento un po' fuori posto, anche se tutti mi sorridono e mi chiamano "la star".
"Ehi, la regina di Amici!" Una voce maschile mi fa voltare. È un ragazzo, alto, moro, con un sorriso che sembra uscito da un film. Ha gli occhi azzurri, di quelli che ti fanno quasi dimenticare come ti chiami. "Non ci conosciamo, ma... wow, sei proprio Giulia Stabile."
"Ehm, sì, sono io," dico, un po' in imbarazzo. "E tu sei...?"
"Matteo," risponde, con un sorrisetto divertito. "Piacere. Ho guardato tutto Amici, e sei stata pazzesca. Sul serio."
Rido, perché non so cos'altro fare. "Grazie... credo?"
Lui scoppia a ridere, e c'è qualcosa nel suo modo di fare che mi mette a mio agio. È simpatico, diretto, e per un attimo mi dimentico del litigio con Sangiovanni. Ma solo per un attimo. Perché mentre Matteo mi racconta qualcosa di una partita di calcetto, il mio sguardo cade sul telefono. Nessun messaggio. Nessuna chiamata. E il senso di colpa mi stringe lo stomaco.

Costruire || Giulia StabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora