Costruire || Giulia Stabile

Capitolo 8

I giorni sul calendario continuavano a essere cancellati da una X rossa mentre io continuavo a pensare a te. Il ticchettio dell'orologio non si è mai fermato in tutto questo tempo e io continuo a pensare a te. Ci sono giorni in cui sono bloccata in una stazione di ricordi, aspettando il treno di un amore che è passato. Vorrei smettere di aspettarti ma ironia della sorte: ti cerco ancora in lontananza e trovo solo l'eco della tua assenza. Voglio solo smettere di pensarti, voglio solo che il caos dentro la mia testa si calmi.

Ci sono altri giorni invece, come oggi, in cui mi amo un po' di più e ricordo che sono giovane, ho una vita davanti e mille occasioni che mi aspettano dietro l'angolo, se non facessi altro che auto-sabotarmi privandomi di vivere la mia vita.

Il mio telefono squilla. Ormai sono nella fase in cui tengo vicine a me cosi poche persone che quando arriva un messaggio o una chiamata so già chi è, senza avere il bisogno di controllare il nome.

Chiara » ogni tanto rispondi quindi!
Giulia » ogni tanto si
Chiara » come stai?
Giulia » in bilico, come al solito
Chiara » sei di una noia mortale, comunque, ho una notizia che ti farà tremare dalla felicità
Giulia » a meno che non ci sia lui in casa tua, dubito, ma dimmi pure
Chiara » dato che è estate e siamo nel fiore della gioventù mi sono permessa di prenotare una vacanza da urlo e non puoi dire di no perché ho già comprato tutto e non restituiscono i soldi
Giulia » ma sei pazza?
Chiara » anche, tra le tante cose
Giulia » non se ne parla neanche e poi ti ricordo che ho una famiglia e non posso decidere da sola
Chiara » ma se è stata tua madre a farmi venire l'idea, smettila e fai la valigia che dopodomani partiamo
Giulia » non se ne parla neanche e poi non posso accettare un regalo simile
Chiara » invece lo accetterai perché siamo praticamente sorelle e questo non è nulla e non dovresti farti questo genere di problemi con me
Giulia » poi non farei altro che rovinarti la vacanza credimi
Chiara » BASTA! tu farai la valigia e partirai, fine della storia... se proprio vuoi ripagarmi in qualche modo, lascia la negatività sul comodino e almeno prova a convincerti che puoi anche solo tenere in considerazione di divertirti
Giulia » ...va bene.

Staccammo la telefonata, appoggiai il cellulare sopra il comodino e mi buttai sul letto con le braccia spalancate. Sbuffai. Non volevo andare in vacanza, non era quello di cui avevo bisogno in questo momento, avrei solamente rovinato quei giorni alla mia migliore amica ed era l'ultima cosa che volevo fare perché non sono mai stata una persona egoista e so che è giusto vivere la propria vita senza influenzare negativamente quella degli altri.

Col senno di poi non le avevo neanche chiesto dove saremmo andate. Pensandoci bene mi resi conto di quanto fossi cambiata negli ultimi mesi, tempo fa non avrei mai detto di no ad un viaggio, per nessuna ragione al mondo.

Bussarono alla porta proprio in quel momento, interrompendo i miei pensieri.

"Avanti".

Entró mia mamma, non parlavamo ormai da molto.
Avevamo sempre avuto un rapporto fantastico, di quelli che auguro a tutti. Non mi aveva mai lasciata da sola, neanche un attimo, mi era sempre stata vicina in ogni singolo modo in cui una madre può star vicino alla figlia. È stata la mia prima fan, la prima a credere in me prima che lo facesse chiunque altro, me compresa.

"Come stai?" - mi chiese lei seria, col volto preoccupato. Ultimamente era sempre quella l'espressione con cui si rivolgevano a me le persone.
"Bene" - biascico.
Si siede accanto a me e mi accarezza il viso, il suo sguardo si ammorbidisce e accenna un sorriso.
"Sei più assente del solito ultimamente".
Non le ho mai spiegato davvero tutto per filo e per segno ma una caratteristica di mia madre è il riuscire a capire tutto con un solo sguardo, magari non sapeva i dettagli di tutto il casino successo con Sangio, però di sicuro ne aveva immaginato tutto indovinandone la maggior parte.
"Va tutto bene mamma, davvero" - risposi.
"Allora penso che preparerai la valigia il prima possibile, dato che va tutto bene come dici tu" - disse ridendo mentre si alzava dal letto. Mi aveva fregata sotto un certo punto di vista. Anche se le avessi detto il contrario avrebbe trovato un modo per far in modo che io la preparassi la valigia ed era inutile insistere o opporsi.