Costruire || Giulia Stabile

Capitolo 4

La mattina seguente stavo molto meglio, sentivo il peso sullo stomaco che aveva caratterizzato gli ultimi giorni, magicamente sparito. In più, fortunatamente, in Accademia avrei fatto lezioni di classico per quasi tutta la settimana, quindi non avrei visto Matteo più di tanto e questo era un punto a favore per me.

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Chiara » Lola, sei sveglia?
Chiara » Chi dorme non pija lezione di classico

Giulia » Buongiorno amo

Chiara » Alla buonora

Giulia » Tra 15 minuti sotto casa mia

Entrai in bagno e mi guardai allo specchio. Nonostante avessi dormito bene, le mie occhiaie non mi abbandonavano mai. Feci una doccia calda e sistemai i capelli, impossibili da domare ma ci provavo lo stesso.

Arriviamo in Accademia con qualche minuto di anticipo e mi fermai a parlare con Tommi. Era un ballerino eccellente nonostante prendesse lezioni di danza solo da qualche anno.

"So che vi siete lasciati" - interruppe i nostri discorsi sulle lezioni in Accademia di questa settimana.

"Si" - ammisi. Mi turbava un po' il fatto che probabilmente, se lo sapeva Tommaso, era ormai una notizia di pubblico dominio e probabilmente il mio amico aveva constato la mia preoccupazione.

"A me l'ha detto Martina, che è stata informata da Rosa. E poi vabbè, a Rosa l'ha detto Deddy, ovviamente".

Rosa e Deddy stavano insieme da un sacco di tempo ormai, si erano conosciuti all'interno della scuola proprio come me e Sangiovanni e andavano molto d'accordo, nonostante i caratteri abissalmente diversi. Rosa era una delle mie compagne di stanza durante la permanenza in casetta e le volevo molto bene, anche se avevamo ideologie molto diverse, artisticamente parlando.

"Come mai vi siete lasciati?"- mi chiese Tommi.

Non mi andava di raccontagli di Matteo, della mia confusione in testa e di tutto ciò che era successo durante la settimana. Probabilmente una parte di me si vergognava per ciò che aveva fatto e la restante parte del mio essere, non aveva ancora realizzato.

"È una storia lunga" - mi limitai a rispondere.

Cosa pensavo davvero? Penso che nella vita di ogni persona ci sia l'amore della vita e l'amore per la tua vita.

L'amore della vita sarà sempre il tuo punto debole, per molto tempo, anche se non va bene.
Ma l'amore per la tua vita è quello che ti fa bene, che è reciproco, che ha dialogo e maturità. Ed forse è il più grande dilemma nella vita: stare con qualcuno per cui daresti il ​​mondo o costruire un nuovo mondo con qualcuno? C'è chi trova tutto questo in una persona, ma la maggior parte di noi ne avrà sempre due: quello che ha funzionato e quello che la gente voleva che funzionasse. Sta a noi aprire la porta a nuovi cactus o abbracciare quello che già abbiamo, ma le spine ci trafiggeranno sempre. Cambia solo la nostra visione.

"Va bene, non ne vuoi parlare, recepito" - esclamò Tommi sorridendo. "Ho uno scoop eccezionale da comunicarvi per cambiare discorso in modo scoppiettante".

Nel frattempo anche Chiara si era avvicinata a noi. Mi aveva rivelato mentre venivamo in Accademia che Tommaso gli stava davvero simpatico e la cosa non mi aveva stupita per nulla.

"Il professor Costa ha rinunciato alla cattedra di moderno e probabilmente ci vorrà del tempo per rimpiazzarlo" - disse contento, probabilmente perché avremmo avuto più tempo libero durante la sostituzione.