7. Pianto Improvviso

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JISUNG POV:

<<Basta felix, evitiamo l'argomento >> mi misi le mani sul volto esasperato.

<<eddai eddai! Sono il tuo migliore amico e devo sapere tutto >> scacciò le mie mani sul viso scoprendomi la faccia arrossata.

Sapevo che una volta essere usciti dalla palestra mi avrebbe stressato.

Ci trovavamo a casa mia, tra poco saremmo dovuti recarci al parchetto davanti casa di Minho.

<< non stressarmi! >> gli lancia un indumento dritto in faccia sentendolo ridacchiare successivamente.
<< Ti vorrei ricordare che stai trascurando parecchio il tuo amico seungmin, vai ad importunare lui >> sbuffai una risata

<< nah, può sopravvivere senza di me, e poi ho il mio caro sungie che mi tiene compagnia>> mi strinse le guance facendomi assumere una faccia buffa che lo fece ridere per poi lasciarmi.

<< Sese come no, mica vieni per changbin >> risi scendendo le scale di casa seguito da lui.

Stranamente divenne serio tutto d' un colpo e non proferì parola fino a che non entrammo in macchina di mamma.

<<devo dirvi la verità.. >> prese a parlare lei << i vostri amici non mi sanno niente di buono, tutti con le sigarette in bocca.. Sono proprio dei bad boys >> ridacchiò

<<pensavo che volessi farci una ramanzina per le persone poco raccomandate che frequentiamo>> dissi ridendo guardando felix che abbozzò un sorriso.

Mh. Era successo qualcosa.

Gli feci un cuore con le dita per fargli sapere che andava tutto bene.

Dovevo parlarci in privato, non volevo che stesse male e fargli pensare che non avesse un amico con cui confidarsi.

Anche se io ero il primo a non riuscire a dirgli che ero gay..

<< nah, siete giovani dovete vivere la vostra gioventù appieno >> aggiunse mia madre fermando l'auto una volta ritrovati davanti casa di minho.

<< a dopo ragazzi >> ci salutò facendoci un occhiolino che fece finalmente ridere Felix.

<<tua madre è così extra, l'adoro>>

Annuii sorridendo circondandogli le spalle iniziando a camminare verso il parchetto davanti casa di minho.

Ero un po in ansia, mi avrebbe sicuramente baciato in palestra se non fosse arrivato felix e poi successivamente avrebbe fatto finta di niente, credo.

Non lo capisco. È come se tutti questi anni che l'ho frequentato siano andati in fumo, non mi sembra più il vecchio minho nei miei confronti.

Dovevo trovare il coraggio per affrontarlo e parlargli privatamente, non si poteva più continuare così.

Ci fermammo davanti al parco aspettando minho e gli altri notando che c'era un sacco di gente,  solitamente alle cinque di pomeriggio c'erano tante famiglie che si riunivano qui.

<< forse siamo venuti un po presto >> constatai.

<< tranquillo ora arriva minho >> mi sorrise

Sbuffai. Come se la mia preoccupazione fosse di vedere Minho.

<< ma i messaggi non li leggi mai? >>

Ci girammo di scatto notando minho davanti a noi con una sigaretta in bocca e un cipiglio sul volto.

Era troppo bello, mi sentivo una 13enne in calore.

𝑺𝖙𝖗𝖆𝖎𝖌𝖍𝖙-𝖒𝖎𝖓𝖘𝖚𝖓𝖌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora