23. Essere se stessi

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CHAN POV:

<< CHAAAAN!>> Mi richiamò la mia cara e dolce amica e collega di lavoro

Alzai gli occhi dal telefono facendole un cenno con la testa

<<Allora ci sei! Sai, ti ho visto piuttosto concentrato e ho pensato che fosse il momento giusto per importunarti>> mi lanciò un panno dritto in viso per poi sghignazzare

Scossi la testa divertito, a volte sembrava più piccola di me

<< sembri una bambina >>

Lei si mise una mano sul petto colpita dalle mie parole << non mi hai mai fatto un complimento così bello in tutta la tua vita >>

<< come sei drammatica >> gli sorrisi

Purtroppo in questi giorni ero molto assente di mente, non riuscivo a smettere di pensare alla strana situazione che si era creata nella mia vita.
Avevo un debito da saldare, e avevo messo di mezzo pure seungmin, di fatto la cosa mi faceva stare ancora peggio.

Come uno sciocco lui è andato a dirlo a Hyunjin, ma evidentemente non sa di suo padre, ne sono convinto al cento per cento.

A parte questo, la situazione adesso mi sembra piuttosto tranquilla, anche troppo, è da tre giorni che quella merda non mi chiama per quei soldi.

Se solo avessi messo più giudizio da giovane non mi sarei ritrovato così...

Ma ormai è inutile piangere sul latte versato, è il momento di agire e di prendermi le mie responsabilità.

Se mi arresteranno, avranno pure dei buoni motivi, ma lo voglio in carcere con me quello stronzo.

<< Ahia ti sei incantato di nuovo...>> sussurrò la più grande risvegliandomi dal mio stato di trans.
<< Tanto ora stiamo chiudendo, sei libero di rimuginare sui tuoi problemi quanto vuoi,  ma sappi una cosa, io ci sono per qualsiasi motivo, ti conosco da quando eri piccolo e ti voglio bene come un fratello, ricordatelo channie>> mi mise una mano sulla spalla per confortarmi

D'istinto l'abbracciai, un abbraccio tra familiari, perché lei faceva parte della mia famiglia.

<< ti voglio bene pure io>>

<< oww, che carino che sei - mi arruffò i capelli - dai possiamo andare ora >>

<< era l'ora >> ridacchiai, anche se sapevo che pure stanotte non avrei dormito.

Avevo bisogno di seungmin accanto a me

Così dopo aver abbandonato il mio posto di lavoro, lo chiamai, ormai si era abituato alle mie telefonate ad orari improponibili.

<< Pronto..?>> lo sentii palesemente sbadigliare

<< Sei già a letto? Ti ho disturbato?>>

<< Sai che non mi disturbi mai, ma si, ero già a letto >>

<< Scusami, è che ho veramente bisogno di sentirti e magari vederti>> risi nervosamente, mi dispiaceva ogni volta rompergli.

<<hey, va tutto bene channie, ma mi dispiace deluderti non posso vederti stasera. I miei genitori sono in casa e già una volta sono scappato di nascosto... non me l'hanno fatto passare liscia >>

Dal suo tono di voce capii che era seriamente dispiaciuto, anche lui probabilmente voleva vedermi, dato che per via del lavoro e altri impegni vari non avevamo mai abbastanza tempo per vederci.
In più il fatto che i suoi mi odiassero non aiutava per niente.

𝑺𝖙𝖗𝖆𝖎𝖌𝖍𝖙-𝖒𝖎𝖓𝖘𝖚𝖓𝖌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora